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Notizie d’agenzia Ottobre 2010 / 5

Al via in Toscana l’iter per il piano casa da 44 milioni di euro

(AGI) – Firenze, 23 ott. – Ammonta a quasi 44 milioni di euro lo stanziamento di fondi statali e regionali che consentiranno di realizzare la tranche toscana del piano nazionale di edilizia abitativa. Il piano ha iniziato in questi giorni il suo iter ufficiale con la pubblicazione sul Burt, Bollettino ufficiale della Regione Toscana, dell’avviso per i Comuni che avranno tempo fino al prossimo 30 novembre di presentare le relative domande. I fondi del piano (meta’ statali meta’ regionali) saranno impiegati per interventi di edilizia popolare, alloggi a canone sostenibile e per la realizzazione di servizi e attrezzature in vari comuni. Complessivamente si stima potranno essere realizzati fino a 350 alloggi. “E’ un investimento significativo e prezioso soprattutto in questa fase, in cui all’emergenza abitativa si aggiungono le difficolta’ legate alla crisi economica” ha spiegato l’assessore al welfare e alle politche per la casa Salvatore Allocca. Le risorse rientrano nel piano nazionale di edilizia abitativa il quale prevede che siano le Regioni a individuare, attraverso un programma coordinato, le linee di intervento cui destinare lo stanziamento. La Toscana ha redatto il proprio programma scegliendo due linee di intervento: l’incremento degli alloggi di ERP (per i comuni con popolazione inferiore a 30 mila abitanti) e la realizzazione di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale che include ERP, alloggi a canone sostenibile, edilizia libera (privata e a compartecipazione pubblico-privato) e servizi ed attrezzature destinate ai territori (per i comuni con piu’ di 30 mila abitanti). Entro la fine dell’anno, sulla base delle proposte avanzate dai singoli comuni, dovrebbe essere sottoscritto l’accordo di programma con il governo a cui seguira’ l’emanazione dei bandi. Nel corso del 2011 gran parte delle realizzazioni previste potranno essere gia’ cantierate.

Fonte: Agi.it

http://www.agi.it/firenze/notizie/201010231313-…-rt10070-al_via_in_toscana_l_iter_per_il_piano_casa_da_44_milioni_di_euro

Cina: immobiliare China Vanke, +6, 1% utili terzo trimestre

(AGI) Shanghai – L’immobiliare China Vanke ha segnato un aumento del 6,1% degli utili netti nel terzo trimestre.

I profitti si sono attestati a 459,5 milioni di yuan (equivalenti a 69,01 milioni di dollari) nel periodo tra giugno e settembre rispetto ai 433 milioni del corrispondente trimestre 2009.

China Vanke, leader nazionale del settore, ha beneficiato dell’aumento di vendite delle unita’ di dimensioni minori.

Fonte: Agi.it

http://www.agi.it/iphone/notizie/201010241532-eco-rom0062-cina_immobiliare_china_vanke_6_1_utili_terzo_trimestre

Spagna: il prezzo case scende ancora

Al livello del 2005, tre anni di crisi immobiliare

(ANSA) – MADRID, 15 OTT – Continua a scendere il prezzo delle case in Spagna, nel terzo trimestre di quest’anno a 1.832 euro al metro quadrato. Il dato e’ del 3,4% inferiore a quello di un anno fa, secondo il ministero della Casa spagnolo. Dopo tre anni di crisi immobiliare, i prezzi di mercato continuano la loro discesa raggiungendo per la prima volta i livelli del 2005. Il costo del metro quadrato edificato aveva raggiunto il livello massimo nel primo trimestre 2008, superando i 2.100 euro.

Fonte: Ansa.it

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/10/15/visualizza_new.html_1732534614.html

Notizie d’agenzia Ottobre 2010 / 4

Notizie d’agenzia Ottobre 2010 / 3

Notizie d’agenzia Ottobre 2010 / 2

Notizie d’agenzia Ottobre 2010 / 1

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China aims to contain bubble economy

Holding down real estate, consumer goods prices will be key to achieving stable growth

BEIJING–The decisive factor in China’s efforts to guide its fast-growing economy toward sustainable expansion will be whether the nation can hold down soaring prices in real estate and consumer goods through such measures as the interest rate hike implemented earlier this week, analysts have said.

China’s economy grew 9.6 percent in the July-September quarter compared with a year earlier, posting slower year-on-year growth for the second consecutive quarter but still expanding at a rapid clip.

“The Chinese economy has begun exhibiting stability. It’s in an important phase of transition from a rapid recovery to stable growth,” Sheng Laiyun, a spokesperson for the National Bureau of Statistics of China, said at a press conference Thursday.

Sheng’s remarks suggest China’s rapid recovery following the so-called Lehman shock has ended and the economy has entered a phase aimed at stable growth.

China’s economy posted 11.9 percent growth in the January-March period, but its expansion pace slowed to 10.3 percent in April-June.

While there was widespread concern over a sharp economic slowdown for the July-September quarter, the downturn was limited to only a 0.7 percentage point drop from the previous quarter.

“The Chinese government was confident the economic slowdown would be more moderate than the 9.38 percent growth the market had expected,” said Takamoto Suzuki, a senior economist at Mizuho Research Institute.

These factors are believed to be behind the surprise interest rate hike implemented Wednesday.

The People’s Bank of China arranged the latest interest hike so the longer the term of the time deposit, the greater the extent of the rate hike. By enhancing the appeal of longer-term time deposits, the central bank is apparently trying to guide money invested in real estate to deposits instead.

The bank also raised the rate on loans of more than one year by 0.2 percentage point, while raising the rate on one-year loans by 0.25 percentage point.

By making the rate on shorter-term loans higher, the central bank is apparently trying to hold down the volume of speculative funds.

The pace of the rise in real estate prices in China slowed due to tighter regulations adopted since April. But the volume of transactions has gradually recovered, posting a month-on-month increase in September for the first time in four months, creating strong anxiety over the bubble economy of artificially inflated real estate prices.

With a meeting of finance and central bank chiefs of the Group of 20 leading economies scheduled for the weekend in South Korea, some observers believe the rate hike was meant to demonstrate China’s acceptance of the yuan’s appreciation.

On the other hand, however, the yuan’s reference rate, which the central bank releases every morning to guide the currency’s exchange rate, was set Wednesday 0.3 percent lower against the dollar from the previous day, in line with the global trend of buying back the dollar.

As Beijing moved in two different directions–the rate hike that will lead to the yuan’s rise and the cut in the yuan’s reference rate that will lead to the currency’s depreciation–the prevailing view among the market players is that the rate hike does not mean Beijing will allow the yuan’s appreciation.

“The regulations implemented by the government on real estate since spring have failed. The latest rate hike was implemented primarily as a measure to deal with [soaring] real estate prices,” said Yuan Gangming, a researcher at Tsinghua Unviersity’s Center for China in the World Economy.

Yuan’s remarks suggest the latest rate hike was aimed more at calming the overheated domestic economy than considering the calls for the appreciation of the yuan from the United States and other countries.

By: Yasushi Kouchi

From: Yomiuri.com

http://www.yomiuri.co.jp/dy/business/T101022004413.htm

 

Greece Must Spur Real-Estate for Economic Growth

News from New York Real Estate

Brazil Enjoying a Growing Number of Potential Housing Buyers

Real Estate Collapse Spells Havoc in Dubai

 

Cina, in un anno vendite immobiliari a +75,5%

Non si arresta lo sprint del mercato immobiliare cinese. Le vendite di case nel Paese sono cresciute nel corso del 2009 del 75,5% rispetto all’anno precedente, per un controvalore pari a 4.400 miliardi di yuan (644 miliardi di dollari). A guidare la crescita, che continua a preoccupare gli analisti, sono state soprattutto le città più orientali, in testa Zhejiang e Shanghai.

I dati sulle vendite seguono l’annuncio della scorsa settimana relativo crescita dei prezzi, che hanno fatto registrare un +7,8% a dicembre: l’aumento più alto degli ultimi 18 mesi. Un quadro complessivo, insomma, che lascia poco spazio alle interpretazioni e mostra un bolla in crescita nel sistema immobiliare cinese. Proprio nel tentativo di arginare le speculazioni, lo scorso mese il governo di Pechino ha deciso di introdurre una tassa straordinarie sulle vendite di case effettuate entro cinque anni dalla precedente acquisizione. «Continuiamo a vedere cifre molto preoccupanti, anche se un crollo dei prezzi dovrebbe per ora essere scongiurato dallo scarso apporto dei nuovi immobili», ha spiegato l’economista Lu Ting all’agenzia Bloomberg.

Dal punto di vista delle aree vendute, l’incremento è stato pari al 42% rispetto al 2008, con 937 milioni di metri quadri di immobili passati di mano lo scorso anno, secondo l’ufficio nazionale statistico cinese. Va sottolineato, comunque, come a dicembre si sia registrato un lieve rallentamento della crescita, dal momento che considerando il periodo gennaio-novembre l’aumento delle compravendite è stato dell‘86,8%.

Fonte: Valori.it

http://www.valori.it/italian/finanza-globale.php?idnews=1950

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