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Targets professionali irrinunciabili – Luca Gramaccioni
Accetto volentieri l’invito di Andrea Russo ad argomentare e parlare un po’ di formazione per agenti immobiliari partendo da un presupposto: non esiste al mondo un professionista degno di questo nome che non sia focalizzato sul proprio sviluppo personale.
Un vero professionista legge, si informa, studia, frequenta seminari e video-corsi, partecipa ai webinar e, molto spesso, ha un coach personale che lo aiuta a prendere decisioni più consapevoli (chiamatemi!!!).
Se vuoi essere un vero professionista ma, soprattutto, vuoi fare della tua agenzia qualcosa di speciale e di estremamente proficuo, devi occuparti del miglioramento professionale e personale di chiunque ne faccia parte.
Chiaro che, in primis, sarai tu a cercare di migliorare facendoti spesso domande del tipo “Cosa devo imparare per guadagnare di più?”, “in cosa devo diventare più abile”, “come posso aumentare i miei tassi di conversione?”, “cosa posso approfondire le cose che so già fare?”, “Cosa hanno bisogno di apprendere i miei collaboratori per guadagnare di più o essere più produttivi per me e per loro stessi?”, “In cosa posso farli migliorare? Cosa gli manca? Quale carenza devono correggere? In quale fase del loro lavoro?”.
Non è possibile pensare di sapere tutto, di saperlo tradurre in azione in modo perfetto e di farlo perfettamente ad un alto livello di intensità e numeri: puoi, per un attimo, immaginare che, forse, potresti non essere il miglior agente immobiliare dell’Universo? Allora anche tu hai qualcosa da migliorare e questo lo farai solo se te lo poni come un obiettivo da raggiungere.
Potresti avere una serie di obietti formativi come:
a) Numero minimo di libri letti al mese (romanzi esclusi)
b) Numero minimo di scambi culturali con colleghi nelle loro agenzie
c) Numero minimo di corsi Tecnico/amministrativi svolti all’anno (finanza, legislazione, controllo di gestione, urbanistica, informatica)
d) Numero minimo di seminari gestionali seguiti all’anno (gestione risorse umane, team building, selezione)
e) Numero minimo di seminari commerciali seguiti ogni anno (metodologia, negoziazione, comunicazione, telemarketing, webmarketing…)
f) Numero minimo di role play settimanali su acquisizioni ed appuntamenti di vendita per mettere in pratica ciò che si è appreso
g) Numero necessario di seminari, libri, audio di motivazione ogni singolo mese, ogni settimana, ogni giorno!
C’è sempre bisogno di migliorare le proprie conoscenze in tutte le aree importanti del tuo lavoro e ricorda: non si finisce mai di imparare e chi apprende tanto sfrutta meglio le occasioni per arricchirsi e, per questo, tutte le attività che implicano la formazione sono poi traducibili in targets professionali irrinunciabili.
Puoi immaginare per un attimo di voler diventare un agente migliore di quello che sei? Può essere possibile? Puoi fare meglio e di più di quello che fai ora? Allora non puoi rinunciare a formarti nei modi e nei tempi che i tuoi obiettivi ti permettono: più sei ambizioso, maggiore sarà il tuo sforzo verso il miglioramento personale.
Essere ben motivati è doveroso e necessario (vedi lettera g), ma lo è ancor di più essere davvero preparati perché è l’unico modo per sbaragliare la concorrenza ed aumentare le quote di mercato.
Come si dice in America: puoi aspettare il business, comprare il business oppure cercare il business. Con il primo metodo non fai un euro, con il secondo non farai abbastanza utile perché hai costi altissimi, con il terzo metodo diventi milionario.
Vuoi sapere il miglior modo per cercare il business? Essere così bravo da fare in modo che sia il business a cercare te!
Allora: pronto a studiare?
Buone vendite a tutti. Luca Gramaccioni
Ps: puoi iniziare dal mio prossimo webinar 😉
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Reclutamento o Selezione?
AAA Cercasi giovani diplomati da inserire nel proprio organico e avviare alla carriera di agente immobiliare. Richiedesi bella presenza e diploma. Offresi ottimo trattamento provvigionale.
Credo che questa sia stato nel recente passato l’offerta di lavoro più presente su giornali e siti di annunci economici.
Per moltissimi questo é stato il modo più semplice di avvicinarsi al mondo della mediazione immobiliare: pochissimi requisiti, e la promessa di entrare in un mercato di successo e dinamico. Una settimana di prova, del resto, non la si negava quasi a nessuno, anche perché il primo scoglio da superare era altamente selettivo: capacità di suonare ai citofoni e chiedere informazioni in prima battuta, e in seconda istanza usare un telefono senza temere di come l’ignaro interlocutore di quella telefonata (telemarketing) potesse reagire. Questa sorta di selezione naturale tirava fuori da un recruiting massivo quelli con più grinta, con meno timori, e soprattutto con maggior voglia di emergere, magari di riscattarsi e, comunque, di guadagnare cifre impensabili con qualsiasi altro lavoro dove i requisiti d’accesso fossero stati la giovane età e l’intraprendenza. Superato ció il mestiere poi lo si apprendeva sul campo, e con i corsi che i più fortunati hanno avuto modo di frequentare, spesso erogati dai Franchising che hanno contribuito fortemente a formare un’intera generazione di operatori, in maniera diretta o di riflesso.
E l’annuncio era sempre lo stesso: agenzia immobiliare leader nel settore per ampliamento proprio organico ricerca…
Fino alla crisi, che ha progressivamente svuotato gli uffici immobiliari e allontanato tanti dal provarsi come aspiranti agenti immobiliari.
Oggi, quelli che rispondono ad annunci di ricerca di personale per agenzie immobiliari chiedono un fisso o almeno un minimo garantito, perché sanno tutti che adesso vendere case non é poi cosí semplice.
Per questo motivo in questi ultimi tempi l’annuncio suona all’incirca cosí: agenzia immobiliare seleziona agente immobiliare con esperienza. I motivi per cui si è giunti a questo messaggio sono vari, ad esempio si presuppone che un agente esperto non abbia bisogno di grossa formazione, e poi che sia abituato a lavorare per obiettivi e che magari riesca subito a generare reddito.
Morale: dal recruitment massivo si é ripiegato, per scelta obbligata, alla selezione.
Questa soluzione porta con sé un problema di non poco conto: come si relaziona una risorsa formata, come si gestisce, e come si ricerca?
Perchè, del resto, se un agente immobiliare é bravo, di certo vorrà guadagnare tanto, e non tutti i titolari di agenzia accettano questa ovvietà. Se uno é mediocre, non sarà sempre un buon investimento, e anche se all’apparenza rende poco e costa zero, perché retribuito su base provvigionale, in realtà incide sui costi generali di gestione della struttura, pro-quota. Se invece é scarso, meglio non parlarne neanche. Per questo motivo molte agenzie rinunciano a selezionare validi colleghi, e diffidenti spesso preferiscono non prendere collaboratori, mentre i più arditi ricorrono al buon vecchio annuncio AAA Ricerchiamo…
A. R.
twitter @andrearussore