Archivi Blog
Te lo do io lo spread
Da un pó di tempo il termine inglese spread è entrato prepotentemente nell’uso comune. Spread nella sua accezione più nota è “il differenziale di rendimento tra titoli di Stato”, vale a dire rende più investire sui titoli di uno stato con elevato rischio di insolvenza. In parole povere, ad esempio, l’investimento su btp italiani rende di più che sui bund tedeschi, perché l’Italia è costretta a remunerare con maggiori interessi quegli “arditi” investitori che puntano sul Belpaese. Lo spread, quindi, è la differenza di resa tra due operazioni finanziarie.
In ambito speculativo oltre a quelli di natura mobiliare esistono altri mercati, e negli anni passati uno molto appetito era quello immobiliare. In questo momento, però, le banche preferiscono investire sui titoli di stato che sul mattone proprio per un ragionamento inverso: mi assumo un minor rischio e porto a casa un rendimento certo. Acquistare titoli di Stato è un’operazione garantita non soltanto dallo Stato sovrano emittente, ma oggi anche dalla Comunità Europea (vedi Fondo Salva Stati FESF), e le banche, che hanno come unico obiettivo i profitti, non hanno attualmente interesse nel finanziare operazioni immobiliari ad alto rischio come i mutui ipotecari. I mutui, del resto, sono ad alto rischio a causa di una distanza tra redditi e valore degli immobili che, come dimostrato negli ultimi anni, pone le banche di fronte ad un alto rischio di insolvenza dei debitori, che a loro volta non possono prestare garanzie accessorie sufficienti ad abbattere questo rischio perché tutti troppo indebitati in ragione dei debiti già contratti.
Dal momento che i redditi non possono aumentare a causa di molteplici fattori, l’unica opportunità per cui questa forbice si riduca è la discesa dei prezzi. Come spesso accade, negli Usa questo è avvenuto abbastanza velocemente già dopo il fallimento di Lehman Brothers, in Italia ancora no. Perché se è vero che i prezzi anche in Italia hanno intrapreso un fase discendente, è altresì vero che la discesa è molto lenta. Fintanto che i valori non ritorneranno ad avere una corrispondenza alla ricchezza reale, il mercato immobiliare residenziale (indice di riferimento di tutto il comparto) continuerà ad arretrare nel numero di compravendite.
In tutto ciò l’attività che può essere svolta dagli agenti immobiliari è quella di scoraggiare venditori non fortemente motivati, a tenere sul mercato immobili a prezzi sensibilmente lontani dai più probabili reali valori. Ci sono migliaia di immobili disponibili sul mercato, sta agli agenti immobiliari selezionare i migliori da proporre a chi può davvero acquistare. Molti acquirenti desistono dall’acquisto dopo che le loro ricerche si sono scontrate con valori ben distanti dalle loro capacità di spesa.
Oggi più che mai il lavoro dell’agente immobiliare è quello di mediare tra delle aspettative spesso troppo distanti. Questa è l’attività propria del mediatore: accompagnare i venditori verso il migliore prezzo di vendita possibile, e offrire agli acquirenti la serenità di un’operazione calibrata per le loro reali disponibilità. L’agente immobiliare è chiamato ad individuare e selezionare il miglior prodotto disponibile sul mercato, e proporlo con professionalità al proprio cliente riducendo le distanze tra domanda e offerta.
Bisogna incentivare il mercato reale, quello fatto da compratori e venditori motivati, per rendere lo spread tra mattone e finanza più favorevole al mercato immobiliare così che possa attrarre nuovamente l’attenzione degli investitori. Meno immobili in vendita, dunque, e più opportunità sul mercato a valori in linea con la capacità di spesa per tutti quei compratori che siano realmente motivati all’acquisto.
twitter @andrearussore
Notizie immobiliari da Slovacchia, Grecia e Usa
Immobiliare: +70% nel residenziale nella seconda metà del 2010, stime a +15% nel 2011
Le recenti modifiche della tassa sugli immobili e la concorrenza delle banche che offrono mutui vantaggiosi hanno portato ad una nuova ondata di acquisti di appartamenti in Slovacchia, scrive oggi il quotidiano economico Hosporadske Noviny con richiamo in prima pagina. Il numero di appartamenti venduti alla fine dello scorso anno ha raggiunto un livello record. «Nel confronto anno su anno dei trimestri finali [del 2010], il numero delle case vendute è stato del 70% in più rispetto al 2009», ha detto Filip Zoldak della società immobiliare Lexxus Real.
La crisi è finita nel business immobiliare, sostengono cautamente gli agenti immobiliari. I piccoli appartamenti fino a 100.000 euro di valore e con una buona posizione a Bratislava sono stati quasi esauriti, ma i prezzi per ora non dovrebbero crescere.
Anche se la vendita di appartamenti ha ricominciato a ristagnare all’inizio del 2011, gli agenti immobiliari stimano un aumento delle vendite del 15% quest’anno. Mentre gli appartamenti grandi e lussuosi hanno dominato il mercato prima della crisi, l’offerta dovrebbe presto proporre appartamenti piccoli e accessibili.
Fonte: BuongiornoSlovacchia.sk
http://www.buongiornoslovacchia.sk/index.php/archives/12610
Grecia: prezzi immobiliari in calo
I prezzi degli appartamenti in Grecia sono calti del 5,7 per cento su base annua nell´ultimo trimestre 2010, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Banca Centrale; la contrazione si è accentuata rispetto a quella registrata nei tre mesi precedenti (-4,1 per cento); complessivamente nel 2010 la diminuzione è stata del 4 per cento; nel 2009 era stata del 3,7 p.c.
L´immobiliare conta per circa un quarto degli investimenti in Grecia, e per l´82 per cento dei patrimoni delle famiglie. Gli ultimi dati mostrano che ad essere particolarmente sotto pressione sono stati i prezzi dei nuovi appartamenti, costruiti meno di cinque anni fa, la caduta dei quali è stata in media dell´8,1 per cento nell´ultimo trimestre, mentre la media annua è stata del -4,4 per cento; per gli appartamenti più datati la contrazione è stata del 3,8 per cento.
I prezzi sono calati in particolare a Salonicco, seconda città della Grecia (-9 per cento); meno accentuato, per quanto consistente, il calo ad Atene (-5,1 per cento).
La Grecia può contare su uno trai più elevati tassi di proprietà di case dell´Europa occidentale: 80,1 per cento, contro una media europea del 70,4; secondo i dati del 2008, le costruzioni rappresentavano il 10,7 per cento del PIL e occupavano l´8,7 per cento della forza lavoro.
Autore: Marcello Berlich
Fonte: Portalino.it
Usa: Blackstone, shopping in Australia per 9,4 mld nell’immobiliare
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – New York, 28 feb – La piu’ grande societa’ di private equity al mondo, Blackstone Group, ha acquistato per 9,4 miliardi di dollari i centri commerciali dell’australiana Centro Properties Group, appesantita da debiti per 8 miliardi di dollari. Come riporta il Financial Times, Blackstone ha avuto la meglio sulle cordate formate da Morgan Stanley e Starwood Capital e da Nrdc Equity e Area Property, assicurandosi il controllo di 588 punti vendita in 39 dei 50 stati americani. “Se il prezzo si rivelasse esatto, potrebbe essere un ottimo risultato per Centro, qualunque cifra al di sopra del pareggio di bilancio sarebbe positiva”, ha detto un’analista di base a Sydney, facendo riferimento al fatto che dopo la transazione il debito dovrebbe essere ripianato e Centro dovrebbe avere in cassa circa un miliardo di dollari. I fondi potrebbero essere utilizzati per ridurre i debiti che gravano sui 112 centri commerciali in Australia e Nuova Zelanda. Nonostante l’utile netto riportato di recente, l’amministratore delegato Robert Tsenin ha affermato che “la necessita’ di ristrutturazione rimane cruciale”
Fonte: IlSole24Ore.com
http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-905523/usa-blackstone-shopping-australia/
Leggi anche
Focus sul Mercato Immobiliare: Russia, Usa, Cina, Inghilterra, Canada
Notizie immobiliari dal Medio Oriente: Qatar e Abu Dhabi
Notizie dal Mercato Immobiliare di Romania e Portogallo
Notizie immobiliari da Brasile, Regno Unito e USA
Notizie dal Mercato Immobiliare di Cina, Russia e Austria
Dopo il gelo torna a fare Notizia il Mercato Immobiliare di New York
New York: il Mercato Immobiliare del Lusso scalda i motori.
A Beirut si sgonfia la Bolla Immobiliare ma non i Prezzi
In Thailandia aumentano i Condomini di Lusso
Acquisti Immobili: ecco la Città Europea preferita per gli Investimenti
Francia: I Permessi per Costruire sono aumentati del 15% nel 2010
Notizie dal Mercato Immobiliare dal Brasile, Regno Unito, Slovacchia e Australia
Polonia, i Prezzi delle Case iniziano a crescere
Cina, arriva la Tassa sulla Casa
Mercato Immobiliare: è il momento giusto per Comprare negli USA?
Emirati Arabi, nuove Norme sulla Proprietà Immobiliare
Investimenti Immobiliari, Londra si mantiene ai vertici europei
Comprare a Parigi? Si, ma solo a prezzi folli!
Focus sul Mercato Immobiliare Internazionale
San Paolo-Rio, Rivoluzione Immobili
Prezzi Case, forti cali nell’Immobiliare spagnolo
A New York il primo Grattacielo Italiano