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Quanto vale il proprio Brand nel settore immobiliare?

Riccardo ScandellariDopo le chiacchierate “fuori campo” con Alessio Beltrami e Rudy Bandiera, chiudiamo il cerchio delle interviste ad esperti di marketing e web, parlando di brand con Riccardo Scandellari.

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Vuoi diventare un ottimo agente immobiliare? Non fare l’agente immobiliare

547781_10202446820721284_659107602_nChi vive l’attività intensamente, non ha bisogno di farsi dare spiegazioni su STRESS, PROBLEM SOLVING CONTINUO, CLIENTI SCORRETTI, e RITMI DA PAZZI. L’assorbimento e’ totale lo so, e so anche che se stai lavorando a ritmi folli, nel breve il risultato arriverà, matematico. Ma, forse, adesso e’ necessario investire tempo e risorse puntando al medio-lungo periodo e non solo al breve.
Prova UN giorno alla settimana a NON fare l’ agente immobiliare.Tutti gli operatori immobiliare ben organizzati, modellano tra fine anno e inizio anno i loro Obiettivi per l’anno successivo.

1. Numero di vendite

2. Numero di immobili in Portfolio

3. Fatturato.

Questi sono definiti OBIETTIVI QUANTITATIVI.

Quello che invece non viene mai prefissato dall’agente immobiliare sono gli OBIETTIVI QUALITATIVI.

Con obiettivi qualitativi intendo:

Personal Branding ( promuoversi personalmente come professionista)

Accrescimento Conoscitivo ( frequentazione e interazione all’interno di Top Blog e gruppi riguardanti il mondo Immobiliare magari su Linkedin)

Accrescimento Formativo  (webinar o corsi che NON riguardino esclusivamente vendita e acquisizione immobiliare, ma magari Web Strategy o Corsi su come proporsi personalmente sul Web)

Creare Sinergie ( studiare progetti con colleghi in gamba in giro per l’Italia, che si allineano con il tuo pensiero di sviluppo e/o che ti hanno aiutato nell’aprire la mente su temi innovativi in cui credi)

Il target futuro, i nostri futuri clienti inevitabilmente masticheranno  web. Conosco già proprietari che, prima di decidere se affidare un immobile o no a qualcuno, scrutano le notizie e le recensioni e dell’agente immobiliare su Google e sui Social Network: bisogna esserci e bisogna dedicargli tempo.

Come dargli torto…? Se penso agli ultimi 12 mesi, le persone illuminanti che ho conosciuto grazie al web (che poi sono diventate anche amici), le sinergie che stiamo cercando di mettere insieme, beh… ogni giorno a rotazione ti viene dato lo sprint necessario per cercare di provare a realizzare qualcosa di innovativo.

Quest’anno ho viaggiato talmente tanto per conoscere colleghi che mi e’ venuta la faccia a Punta come il Freccia Rossa, ma la cosa bella è che non mi è pesato per nulla.

Ripenso invece ai 14 anni precedenti di riunioni settimanali fatte nella mia città , a discutere per ore e ore delle solite cose… e mi darei dei pugni in testa.

Se penso alla mia azienda ideale, la definirei Co-Minds (Compagnia di Menti), un gruppo di professionisti dislocati per l’Italia, che si sono precedentemente Conosciuti, Piaciuti e soprattutto Scelti reciprocamente e che non si sono visti Imposti l’un l’altro, che si incastrano come un puzzle nelle varie competenze, che traggono da questa unione vantaggi reciproci, scambiandosi opinioni, errori, successi, idee innovative, proposte e, per finire che non fa mai male, fanno gruppo d’acquisto.

Puntare sugli Obiettivi Qualitativi, significa saltare giù dalla ruota un giorno alla settimana per un investimento personale e non aziendale di medio/lungo periodo.

Sei disposto a farlo?

Simone Rossi

Simone Rossi

Relazioni e Referenze

relazioni e referenzeAl tempo d’oggi, era dei social e dell’iperconnettività, può apparire superfluo fermarsi un attimo e dedicare una riflessione alla connessione esistente tra i concetti di relazione e referenza. Eppure, questi concetti non sono sempre interpretati nel pieno del loro significato e nella forza che li caratterizza singolarmente e, ancor più, nel loro rapporto.

Volendo definire relazione e referenza nell’ambito dell’intermediazione immobiliare, appare chiaro come oggi non si possa prescindere dalla cura delle relazioni quali veicolo per creazione di nuove opportunità, e per la generazione di contatti qualificati e di immediata profilazione. I contatti generano sempre referenze, positive o negative, le quali influenzeranno direttamente la nostra reputazione e il nostro personal branding.

Quindi relazioni e referenze, in ogni caso, sono un’eccezionale strumento di marketing di cui non tutti sono consapevoli.

La cura delle relazioni è ciò a cui si dovrebbe dedicare una fetta importante del proprio tempo, del resto, ogni occasione ci permette di fare public relation. Soltanto l’attenzione e la consapevolezza del valore delle attività di P.R. consente di misurare il ritorno in termini di referenze, e di sfruttare queste referenze per la creazione di nuove relazioni e di business.

Testimonial, sponsor, partner, tutte le conoscenze possibili, sono singolarmente fonte quasi inesauribile di nominativi interessanti e immediatamente spendibili, ma che non tutti sfruttano al meglio. Lavorare di relazioni e chiedere referenze è qualcosa che nel settore immobiliare vale più di ogni altro investimento pubblicitario, perché le credenziali che maturiamo sul mercato consentono di aumentare la fiducia del cliente nei nostri confronti e lo incentivano ad affidarsi più volentieri a un professionista di cui hanno potuto raccogliere migliori referenze. Per questo, basterebbe capire che noi siamo il messaggio e allo stesso tempo ne siamo il veicolo migliore.

Ritornando per un momento al web, condivido con voi quest’aneddoto.

Qualche giorno fa, un vecchio amico agente immobiliare mi ha contattato stupito perché aveva notato come usassi commercialmente il mio profilo Facebook, sottolineando, inoltre, che non ci fosse traccia della mia vita privata, ma concludendo con una richiesta di maggiori informazioni in merito alla mia attività. La mia risposta è stata che è verissimo, che quel profilo è attivo per uno scopo professionale, che ho altri profili Facebook dove interagisco con gli amici e i familiari, ringraziandolo per avermi dato conferma che il profilo di cui lui parlava funzionava benissimo in quanto anche lui mi aveva chiesto informazioni sul mio lavoro.

Nella pratica quotidiana, il gesto stesso di presentarsi nel giusto modo ogni volta che incontriamo una nuova persona, e offrire il proprio bigliettino da visita (ancor meglio un paio) vale tanto quanto ricordare a chi già ci conosce qual è la propria attività.

Con quante persone al giorno parlate del vostro lavoro? (Non contate tutte quelle volte di cui ne parlate male, o vi lamentate della crisi)

Il passaparola è creare continuamente nuove occasioni, ma ciò avviene soltanto se ben innescato. Il rapporto tra relazione e referenza è proprio questo, gestire bene una relazione ci porta consapevolmente ad una referenza che si trasformerà in una relazione e così all’infinito, continuando sempre a stimolare questo processo.

Da qualche parte ho letto che smettere di fare pubblicità è come spegnere i motori di un aereo in quota.

L’uomo è per sua definizione un animale sociale, per questo non si deve mai rinunciare a costruire sempre nuovi rapporti, a incontrare sempre nuove persone, e a comunicare a tutti ciò di cui ci occupiamo. Bisogna costantemente investire nella promozione personale, metterci la faccia e uscire alla scoperto, essere tempestivi nelle risposte e puntuali nell’adempimento della propria attività.

Mediatore è colui il quale mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare (art. 1754 C.C.) 

Per questo bisogna rimettere al centro dell’attività di mediazione la relazione, perché non si può prescindere dalle parti, ovvero, se non si è in contatto con un numero sufficiente di soggetti a cui proporre i propri servizi di mediazione non si concluderà mai un affare.

Se il telefono non squilla, o non arrivano email, non è tutta colpa della crisi, della rivista che non funziona, o del sito che non è ben indicizzato, ma è in larghissima parte dovuto all’esiguità di relazioni valide e alle scarse referenze che si hanno.

Presentati se vuoi che gli altri ti conoscano.

Andrea Russo

twitter @andrearussore

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