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Mercato Immobiliare, male al Sud ma la Sicilia tiene
Gli ultimi dati diffusi dall’Istat relativi al periodo estivo danno una sterzata al bilancio 2010 che nel terzo trimestre ha perso quasi il 16 per cento rispetto al 2009
PALERMO. Mentre il settore delle compravendite di immobili al Sud, nel terzo trimestre del 2010 ha perso quasi il 16 per cento rispetto al 2009, in Sicilia il mercato resiste.
In base alle ultime rilevazioni diffuse dall’Istat, infatti, tra luglio e settembre le compravendite di immobili in Italia sono state 168.933 (-3,4 per cento su base annua). Quelle concluse in Sicilia poco più di diecimila. Nei primi nove mesi del 2010 le compravendite sul territorio nazionale sono state 586.801 (+ 0,6 per cento rispetto al 2009). L’analisi dell’Istat, seppur negativa, non muta l’ottimismo delle società immobiliari, che nel terzo trimestre 2009 avevano fatto i conti con una contrazione superiore al 10 per cento. Quanto ai mutui, tra luglio e settembre 2010 sono stati erogati 171.689 prestiti finalizzati all’acquisto della casa, di questi il 59,4 con costituzione di ipoteca immobiliare e il 40,6 per cento senza ipoteca. Complessivamente, nei primi nove mesi del 2010 sono stati concessi 561.922 mutui contro i 535.473 dello stesso periodo del 2009, con un aumento su base annua del 4,9 per cento.
«È un dato che occorre attenzionare – ha commentato Nicola Violano, team manager Tecnocasa Sicilia – per capire cosa succede realmente. I fattori che influenzano il mercato sono tanti; uno su tutti l’andamento del mercato creditizio e l’accesso al credito delle famiglie. Le nostre stime comunque segnalano una ripresa della fiducia da parte dei consumatori». I dati diffusi dall’Istat avranno un’influenza «molto marginale», secondo Renato Maffey, amministratore delegato di Toscano. «Questo trimestre è stato caratterizzato da 2 problemi: la stagionalità ed il fatto che nel nostro Paese stiamo assistendo a scarsi segnali di ripresa economica dovuti anche alla forte incertezza politica». «Sono dati che conoscevamo già, aspettiamo quelli che nei prossimi giorni diffonderà l’Agenzia del Territorio – ha affermato Guido Lodigiani, direttore dell’ufficio studi del gruppo Gabetti – Il 2011 dovrebbe essere un buon anno per gli investitori che si muovono in anticipo rispetto al mercato»
Fonte: Giornale di Sicilia
http://www.gds.it/gds/sezioni/economia/dettaglio/articolo/gdsid/150297/
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Notizie d’Agenzia Febbraio 2011/4
Casa: turismo, prezzi in calo
Secondo la Fiaip calano le transazioni, ma tiene il lusso
(ANSA) – ROMA, 24 FEB – Courmayeur e Madonna di Campiglio, Capri e Porto Cervo. Tiene il mercato immobiliare turistico nelle località vip, con prezzi stabili sopra i 10 mila euro a mq.
Crollano i prezzi delle case vacanze di nuova costruzione (-30% circa) secondo la Fiaip,la federazione degli agenti immobiliari, che ha presentato l’Osservatorio immobiliare turistico. In media si assiste nel 2010 a una contrazione dei prezzi del 5% circa a fronte di un calo delle transazioni del 14% e di un aumento dell’offerta del 10%.
Fonte: Ansa.it
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/02/24/visualizza_new.html_1583163345.html
Immobiliare retail, volano gli investimenti
Un balzo del 57%. A tanto ammonta la crescita degli investimenti immobiliari nel settore retail nell’ultimo trimestre 2010 a livello europeo, pari a 38,6 miliardi di euro. Lo sostiene CB Richard Ellis (CBRE), secondo la quale a spingere il mercato è stata soprattutto la forte crescita del numero di deal di grandi dimensioni. In totale sono state registrate 79 transazioni per singoli asset per un valore di oltre 100 milioni di euro nel corso del trimestre – il totale trimestrale più alto a partire dal primo trimestre del 2008.
Quasi due terzi dei grandi deal realizzati nel corso degli ultimi due anni hanno interessato i mercati di Regno Unito, Francia e Germania. Inoltre, a livello di singole città, Londra e Parigi sono state in assoluto i mercati con il maggior numero di grandi deal e nessun altra città ne ha concentrati più di 10 negli ultimi due anni.
Secondo Alessandro Mazzanti, Ad per CBRE Italia «in Italia nel 2010 le grandi transazioni singole si contano sulle dita di una mano: 3 uffici (Milano e Roma) e due centri commerciali (Cagliari e Roma). Rispetto ai mercati più maturi, la liquidità sul mercato Italiano è rimasta più contenuta nel 2010 e soprattutto sono mancati i capitali cross border, pari al 28% (comunque in crescita sul 2009) che in genere contribuiscono a realizzare grandi transazioni».
Fonte: DistribuzioneModerna.info
http://distribuzionemoderna.info/content.php?id_sezione=24&id=13564&vai=1
Immobiliare: Gabetti, quadro nazionale migliora ma resta disomogeneo
MILANO (MF-DJ)–Il quadro del settore immobiliare italiano e’ in miglioramento, con tempi di compravendita in leggera contrazione e andamento dei prezzi che premia le metropoli rispetto all’hinterland.
E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Gabetti sul mercato residenziale della penisola, rilevazione che registra tuttavia un andamento disomogeneo nelle diverse aree del Paese.
Nel Sud Italia, per esempio, le contrazioni delle quotazioni restano marcate (-4,8%), mentre la tenuta nel Centro (-1,1%) e nel Nord (-2,1%) e’ migliore.
I valori nelle metropoli registrano una situazione di sostanziale stabilita’, con le compravendite che sono tornate a crescere del 4,9% nei capoluoghi, a fronte di una contrazione del 2,7% a livello nazionale.
La parte del leone, nell’ordine, la fanno Milano e Roma, dove le vendite sono rispettivamente cresciute del 19,7% e del 13,9%. Dall’altro capo della graduatoria spiccano invece Palermo (-10,6%) e Torino (-2,3%).
Il motivo, conclude la ricerca, e’ che si tratta di due citta’ con numerosi quartieri popolari ed e’ proprio questo segmento d’offerta che, durante la crisi, ha sofferto di piu’, a fronte di una sostanziale tenuta del settore del lusso.
Fonte: BorsaItaliana.it
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=829543&lang=it
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