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Sono orgoglioso di essere un Agente Immobiliare
A seguito del post di qualche giorno fa dal titolo “Il peggior nemico dell’agente immobiliare, ovvero il peggior nemico di se stesso” riceviamo la lettera aperta di Marcello Gatto Monticone che di seguito pubblichiamo.
Gentile Redazione di Blogimmobiliare.com, in un periodo in cui tanti scrivono, con un po’ di presunzione, mi permetto di fare altrettanto… e forse sarò fortunato perché qualcuno leggerà queste mie personali riflessioni sulla nostra professione.
Investire in se stessi, diventare fautori del proprio sviluppo professionale e personale: questa è la sfida più difficile che tutti noi dobbiamo compiere per “vincere” e trasformare la percezione del nostro lavoro.
Dobbiamo capire che per esprimere al meglio le nostre potenzialità occorre un investimento formativo continuo, senza il quale c’è il rischio di perdere la direzione ed il senso del nostro lavoro.
Ricordiamoci che nel servizio offerto c’è sempre “la persona”.
L’agente immobiliare è una persona che lavora con la testa, le mani ed il cuore (comportamenti, emozioni e valori sono alla base del nostro servizio).
Oggi esiste una percezione sbagliata della nostra professione (alle volte del mondo del lavoro in generale), spesso basato su “menzogne collettive”, apparenza (tanta) e luoghi comuni.
Diventa quindi fondamentale cambiare stile ed approccio con la clientela.
L’operatore professionale che oggi decide di “cambiare” è una persona che ha voglia di crescere, acculturarsi ed è consapevole di affrontare un periodo storico particolare.
Si tratta di un processo sicuramente lento, difficoltoso e spesso accompagnato da traumi e delusioni.
Cambiare però non significa interrompere ciò che si è costruito, ma modificare e proseguire.
Tutto ciò che modificheremo nel nostro comportamento, lavoro e metodo, si aggiungerà alla propria storia, esperienza e abilità sul quale l’individuo potrà costruire un nuovo futuro.
Dobbiamo tornare ad essere di nuovo “orgogliosi e soddisfatti” della nostra professione e consci di essere capaci a fare un lavoro (professione) che non tutti sono in grado di fare. Dobbiamo sentirci intimamente di successo, seguendo sempre etica e valori. Dobbiamo sentirci orgogliosi di essere dei “venditori”, intesi come persone capaci di consigliare, seguire, supportare e accompagnare un cliente in tutte le fasi di una compravendita immobiliare, come se fosse il nostro migliore Amico.
Dobbiamo offrire alla nostra professione un ideale, un senso alto del suo essere nella società.
Basta raccontare “balle”!
Basta… essere rappresentato da chi porta “giacca e cravatta”, ma si dimentica a “casa” il cervello e le buone maniere.
Basta… vedere pseudo colleghi che non si preparano, non ascoltano e non capiscono.
Basta… sentire persone che pensano di essere dei “venditori meravigliosi” perchè hanno un uso smodato della parola.
Basta… essere considerato un “professionista di serie B” perché alcuni colleghi, fanno “terra bruciata” con le loro metodologie di venditori d’assalto.
Basta… vedere consulenti e/o formatori del settore, che non hanno mai fatto una vendita immobiliare e non sono mai stati sul “campo”.
Basta… trovare colleghi che si vergognano di presentarsi come “agenti immobiliari” perchè considerata categoria in fase di estinzione.
Potrei andare avanti all’infinito con questo tipo di affermazioni, ma chi sta leggendo e fa questa professione, sa di cosa sto parlando.
Chi è Professionista deve allontanarsi da certi comportamenti stereotipati e allontanare coloro che alterano la percezione del nostro lavoro.
Le problematiche che affliggono la professione di un “agente immobiliare” sono sempre le stesse, fra miti, leggende, storie, numeri, passioni e “paranoie”.
Sono migliorati e accresciuti (infinitamente) gli strumenti, i mezzi di comunicazione, la tecnologia, le informazioni a nostra disposizione. Dati cresciuti in termini di quantità e qualità.
Ma l’approccio fra le persone, le spinte emotive, le angoscie, gli entusiasmi, i tentativi per “farcela”, le sconforto, le ripartenze sono sempre le stesse.
Le persone che fanno questa professione hanno una propensione e forse anche una vocazione allo scambio, all’esplorazione, alla negoziazione, alla ricerca del “nuovo” e con il loro agire questa gente condiziona lo sviluppo quotidiano dell’economia, della società e della cultura.
Chi esercita questa professione con dignità, serietà, onestà e trasparenza crea benefici non solo per sé stesso, ma anche per la collettività.
Sono troppe le persone ( e anche colleghi ) che in Italia si arrendono e perdono ogni giorno la forza di reagire.
Coloro che hanno qualcosa da insegnare, insegnino. Coloro che hanno qualcosa da imparare, imparino. Aiutarsi, non vuol dire solo condividere immobili, vuol dire condividere conoscenze ed esperienze. Tutti possono imparare dal prossimo.
Qualcuno dirà che sono appunti utopici, ma io sono un inguaribile ottimista e anche dove non c’è speranza cerco una soluzione.
Marcello Gatto Monticone
agente immobiliare ADP Agency Desenzano del Garda
Fondatore Link Re Real Estate Open Lab