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Si parla di Home Staging

keep-calm-we-will-sell-it-Prima di tutto un mega grazie ad Andrea Russo  per la grande opportunità che mi ha offerto di poter diffondere l’Home Staging attraverso il suo seguitissimo ed apprezzatissimo Blog Immobiliare con una rubrica ad hoc.

Mi presento, sono Laura Vimercati, Consulente Immobiliare ed Home Stager professionista, operante nelle province di Milano, Monza-Brianza, Varese; sono socia-fondatrice della prima Associazione Italiana che riunisce chi svolge questa attività a livello professionale e non hobbistico.; infatti l’Associazione Professionisti Home Staging Italia è  attiva su tutto il territorio nazionale per la divulgazione della professione, senza uno scopo di lucro ma come vero punto di riferimento per tutti gli home stager professionisti, supportandoli durante iniziative e d eventi personali.

Ad esempio lo scorso novembre e dicembre abbiamo patrocinato l’evento di una nostra associata di Lugano, organizzato presso la sua Galleria d’arte affrontando il tema “l’arte contemporanea incontra il mercato immobiliare”, riscuotendo grande interesse tra gli operatori del settore. 

locandina per blog

Parlare di Home Staging è per me un piacere,  è una  grande soddisfazione poter comunicare ai colleghi e a tutti coloro che gravitano nel mondo immobiliare, le caratteristiche e le dinamiche di questa curiosa professione di cui finalmente se ne parla anche in Italia.

Fino al 2009- 2010 era  una professione pressoché sconosciuta in Italia ma nel giro di breve tempo ha iniziato ad attrarre l’interesse di molti. Nata  in  America negli anni ’70, si sviluppa successivamente anche in Europa soprattutto in Inghilterra e in Francia per approdare in Italia tra il 2008 e il 2010.

Nel 2010 nascono  i primi siti italiani dedicati all’Home Staging e, in breve tempo, fioriscono in ogni dove corsi ed iniziative per futuri home stager. Complice di questo successo è  senz’altro la  crisi del mercato immobiliare che dovendosi rinnovare per trovare nuove iniziative a supporto delle vendite, vede nell’Home Staging una reale novità da introdurre per ampliare i propri servizi.  Così come la crisi generale ha portato molte persone ad avvicinarsi a questa emergente attività con ancora tanto spazio per potersi affermare.

E’ un vero e proprio boom di workshop, corsi, conferenze cioè del business che si sta creando attorno a questa nuova professione  che  comunque  incontra ancora  difficoltà  ad  affermarsi soprattutto nei piccoli centri o nelle piccole agenzie dove persiste una mentalità chiusa e poco propensa ad affrontare con altre dinamiche la vendita o la locazione.  E’ necessario un cambiamento radicale  della visione del processo di vendita,  il mercato cambia continuamente  e richiede un costante adeguamento. L’Home Stager ha questa importantissima funzione “sociale” di comunicare, spiegare e mettere in pratica come affrontare l’evoluzione del mercato e della clientela.

Diversa è la situazione nelle città dove gli operatori sono più ricettivi ai cambiamenti e alle esigenze del mercato, le difficoltà non mancano neanche in questa realtà, ma si riesce a far comprendere meglio il nostro operato, le agenzie sono più aperte alle novità.

Nonostante in Italia ancora non esista ancora uno specifico Ruolo abilitante alla professione  di  Home Stager, l’auspicio è quello che  questa attività divenga una professione non solo conosciuta ma anche riconosciuta, praticata con deontologia e competenza per garantire autorevolezza e durata credibilità alla professione anche nel nostro Paese.

L’Home Stager non è un decoratore di interni, un agente immobiliare o un architetto. E’ una figura complessa e trasversale alle professioni appena citate, che deve possedere, oltre ad un innato gusto estetico, competenze nel settore dell’arredamento, dell’architettura competenze tecnico-artistiche,  competenze del settore  immobiliare con particolare riguardo alla commercializzazione degli immobili ed alla loro reale possibilità di essere trasferiti o locati, un’approfondita conoscenza del mercato di riferimento in termini quantitativi  e qualitativi oltre alla facilità di gestione delle principali leve di marketing senza dimenticare una buona padronanza delle normative in campo edilizio ed urbanistico.

L’Home Staging  è una vera e propria tecnica di marketing,  è un progetto  di comunicazione il cui scopo è quello di facilitare la vendita di un immobile attraverso pochi interventi mirati che, contrariamente a quello che avviene con una ristrutturazione personalizzata,  rendono l’immobile appetibile al maggior numero di potenziali clienti. Potremmo dire che è l’arte di valorizzare le proprietà immobiliari, migliorandone l’immagine, prima di immetterle sul mercato, in modo da favorirne la vendita o la locazione nel tempo più breve e al miglior prezzo. Ecco questa è la mission del CONSULENTE DI IMMAGINE IMMOBILIARE che ha un ruolo determinante nel complesso ingranaggio della messa in vendita o locazione di un immobile.

Di certo potremmo definirlo come il sistema più innovativo per vendere o affittare velocemente un immobileuna recente novità per il mercato italiano, una rivoluzione del mercato immobiliare.

Laura Vimercati

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Una casa costruita con 180 euro

Una casa costruita con 180 euro

Ci troviamo in Inghilterra, più precisamente nella contea dell’Oxforshire, dove Michael Buck, un archietto appassionato di bioedilizia e della natura, ha creato una casetta servendosi solamente di materiali riciclati, scartati e biodegradabili.

La costruzione ricorda moltissimo l’ambientazione del noto film “Lo Hobbit” è reputata un capolavoro del riciclaggio creativo.

Ogni materiale, anche il più piccolo dettaglio è costituito da componenti naturali, trovati nella spazzatura. Michael Buck, per questa casa, ha dovuto sborsare solo 180 euro, a partire dal pavimento gentilmente scartato dal vicino di casa. Il tetto è composto da una base in legno ricoperta da paglia e finestre costruite con vetri di grandi tir destinati alla demolizione. Anche lo stucco è materiale naturale: letame.

Nella casa non è possibile usufruire di elettricità, ma romantiche candele illuminano l’intera casa.e per quanto riguarda il riscaldamento proviene da un forno a legno stretegicamente posizionato in prossimità dell letto. Nel giardino, vi è un pozzo che riesce a garantire acqua.

“C’è bisogno soltanto della terra su cui costruire” – afferma sicuto Mr Buck.

Le uniche spese affrontate sono state quelle per comprare i chiodi ed un po’ di paglia per il tetto. Al momento nelle casetta vive un’inquilina che paga l’affitto in latte, munto dalla fattoria in cui lavora.

Vivreste mai in una casa ecosostenibile?

Questo articolo è stato scritto da Mioaffitto.it , portale online, specializzato in affitti residenziali, che si occupa di mettere in relazione proprietari immobiliari con potenziali inquilini.

Focus sul Mercato Immobiliare: Russia, Usa, Cina, Inghilterra, Canada

Russia, mercato immobiliare commerciale solido ma emergono le incertezze

L’accelerazione dell’inflazione e le prospettive di un aumento dei tassi di interesse gettano ombre sullo scenario. Analisi settimanale sul mercato immobiliare di Rics

Mosca

Giovedì 3 marzo è prevista la pubblicazione del rapporto PMI per il settore servizi della Russia e il CPI di febbraio il giorno successivo. A gennaio, i dati del PMI headline dei servizi hanno mostrato un calo da 56,4 a 54,2 , segnando il quinto mese consecutivo di espansione, ma a un ritmo più debole rispetto al passato. Nel frattempo l’headline CPI è accelerato ulteriormente a gennaio, dall’ 8,8% al 9,6%, il livello più elevato da ottobre 2009. Nel complesso, il quadro sull’attività è stato positivo sebbene non eccezionale – il PMI manifatturiero di gennaio è rimasto invariato a 53,5. Il tasso monetario non ha subito variazioni, rimanendo al 2,75% nel corso dell’ultimo incontro della Banca Centrale, contro le generali previsioni di rialzo.

In questo contesto di attività economica moderatamente sostenuta, ma con inflazione in aumento, il mercato immobiliare commerciale russo sembra trarre beneficio, come mostrato dal recente Studio sull’Immobiliare Commerciale Globale di Rics (GCPS). I risultati dello studio difatti indicano che le aspettative sugli affitti e sul valore capitale si sono riprese notevolmente nel quarto trimestre e al momento si attestano su livelli particolarmente elevati. Per certi versi, tale miglioramento del sentiment è guidato anche dalle condizioni favorevoli in termini di offerta all’interno del mercato immobiliare commerciale stesso, con una domanda sostenuta a fronte di una disponibilità solo moderatamente crescente.

Per il futuro, permangono le incertezze che potrebbero offuscare lo scenario del mercato immobiliare commerciale russo, vale a dire la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse e l’accelerazione dell’inflazione. E’ probabile che l’inflazione continuerà ad accelerare nel breve termine, sostenuta da un’ulteriore aumento dei prezzi di generi alimentari ed energia, ma la Banca Centrale non sembra intenzionata ad adottare una politica monetaria aggressivamente restrittiva. Pertanto, in un contesto di tassi di interesse reali in calo, il valore capitale dovrebbe trovare ulteriore supporto dagli investitori. Il quadro non è tuttavia chiaro, dato che i risultati di GCPS indicano che la domanda per l’immobiliare commerciale è ampiamente guidata dagli affittuari. Non è chiaro al momento quanto impatterà l’accelerazione dell’inflazione sul mercato degli affittuari; potrebbe anche colpire il settore retail, schiacciando il reddito reale.

Autore: Stefania Basso

Fonte: FondiOnLine.it

http://www.fondionline.it/indicecms.php?idpagina=art&idart=35298

Il mattone ha perso la bussola

Il comparto dà segni di nervosismo per la situazione della disoccupazione in Usa e per il pericolo bolla in Cina.

New York

Il mattone sembra indeciso sulla strada da prendere. L’indice Msci del settore immobiliare a livello mondiale nell’ultimo mese (fino al 25 febbraio e calcolato in euro) è rimasto praticamente immobile mentre, da inizio anno, ha guadagnato lo 0,17%.

“Il settore immobiliare sembra pagare la buona performance messa a segno nel 2010”, spiega una nota di Morningstar. Il paniere relativo al real estate l’anno scorso ha guadagnato più del 25% e sembrava essersi lasciato definitivamente alle spalle il periodo iniziato negli Stati Uniti con la crisi dei subprime. “Gli investitori, tuttavia, non sono sicuri della direzione che prenderà il comparto del mattone”, continua lo studio. “Gli Stati Uniti ad esempio, sembrano aver imboccato la strada della ripresa. Ma il tasso di disoccupazione è ancora alto e le famiglie potrebbero non avere voglia di investire nella casa. Sulla Cina, invece, continua a incombere la paura dello scoppio della bolla speculativa del mattone. E i tentativi del governo di frenare l’economia stringendo anche i rubinetti dei mutui, per il momento non stanno dando i risultati sperati”.

Chi si sta preparando a fare buoni affari sono le società immobiliari, soprattutto americane, che sono riuscite a superare la tempesta scoppiata nel 2007 e che, nel corso di questi anni, hanno comprato a prezzi di saldo gli immobili che venivano venduti da chi non ce la faceva a onorare le rate del mutuo. “Alcune, nel pieno della tempesta, sono anche riuscite a portare a casa delle acquisizioni, aumentando così il loro catalogo di offerte”, continua lo studio. “Non appena ci sarà una nuova ripresa saranno le prime ad approfittarne”.

Meno mutui in Inghilterra
Nel Vecchio continente, gli operatori del comparto continuano a guardare quello che succede nel Regno Unito che, di solito, anticipa di circa un anno le tendenze che si registreranno nel resto d’Europa. Lo scenario non è dei più rosei. Royal Bank of Scotland, Lloyds Banking Group, Hsbc e Barclays (le principali banche di Sua Maestà) insieme ai bilanci trimestrali hanno anche annunciato di aver ridotto l’ammontare dei prestiti immobiliari, soprattutto quelli dedicati agli edifici commerciali. In tutto i mutui si sono ridotti di 17 miliardi di sterline, arrivando a quasi 200 miliardi.

E, secondo alcuni osservatori, nei prossimi tre-cinque anni, l’ammontare potrebbe scendere al di sotto dei 100 miliardi. “Se questa previsione si dovesse verificare, si potrebbe assistere a un nuovo crollo dei valori immobiliari, soprattutto di quegli stabili che non sono nelle aree più glamour d’Inghilterra”, spiega uno studio presentato dalla Property Industry Alliance (una delle associazioni che raccolgono i proprietari di immobili) alla Bank of England nelle settimane scorse.

Autore: Marco Caprotti

Fonte: MorningStar.it

http://www.morningstar.it/it/markets/article.aspx?articleid=96181&categoryid=673

Mercato Immobiliare: Le Previsioni del 2011 per il Canada

 

Montreal

Sono state recen­te­mente pub­bli­cate le pre­vi­sioni per il mer­cato immo­bil­iare canadese per l’anno 2011, che preve­dono un rialzo dei prezzi nel set­tore residenziale.

 

Ci si aspetta infatti che i prezzi sali­ranno dell’1,3% negli anni 2011 e 2012, arrivando ad una media di prezzo per una casa di rispet­ti­va­mente 343.000$ e 347.900$, un rialzo a con­ferma dell’equilibrio tra domanda ed offerta che si sta ver­i­f­i­cando nel paese.

Per quello che riguarda gli acquirenti, i bassi tassi dei mutui rap­p­re­sen­tano un’opportunità unica per l’acquisto di una nuova casa, da sfruttare prima che i tassi pos­sano ripren­dere ad alzarsi.

Per quello che riguarda le transazioni, si prevede che il loro numero nel 2011 possa calare dell’1,6%, rag­giun­gendo le 439.900 unità, men­tre per il 2011 si preve­dono 453.000 transazioni.

Le nuove rego­la­men­tazioni sui mutui in Canada, inoltre, assi­cur­eranno che gli acquirenti pos­sano effet­ti­va­mente pagare anche in pre­vi­sione delle oscil­lazioni dei tassi di inter­esse, antic­i­pando alcuni acquisti che in assenza delle nuove rego­la­men­tazioni sareb­bero slit­tati più in avanti nel corso dell’anno.

Fonte: Attico.it

http://news.attico.it/2011/02/28/mercato-immobiliare-previsioni-canada/

 

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