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Scadenza Ici 16 Dicembre: esenzioni e chi deve Pagare. Le regole.

Scade il prossimo giovedì 16 dicembre il termine ultimo per pagare l’Ici 2010.

I contribuenti proprietari di una o più abitazioni dovranno, dunque, pagare la tassa di proprietà sul proprio possedimento. Esclusi i proprietari degli immobili adibiti a dimora abituale del contribuente.

Secondo la legge, infatti, la dimora abituale coincide con la residenza anagrafica ma si può dimostrare anche che la dimora abituale è collocata in unimmobile diverso da quello di residenza, per esempio, se si è impiegati in una città diversa da quella in cui si risiede, escluse dalle unità immobiliari delle categorie catastali A1, A8 e A9.

Il beneficio si estende anche agli immobili delle cooperative a proprietà indivisa assegnati ai soci, la casa del coniuge separato o divorziato assegnata in uso gratuito all’ex coniuge, a condizione che il proprietario non sia titolare di altro immobile a uso abitativo sito nello stesso comune, gli immobili degli Iacp assegnati.

L’esenzione Ici tocca anche le fattispecie di assimilazione che i comuni hanno adottato in applicazione di precise disposizioni di legge, e che sono due: l’immobile concesso in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale; e l’unità immobiliare non affittata in proprietà di anziani o disabili residenti in istituti di ricovero.

Esclusi, infine, l’immobile non affittato posseduto in Italia da un cittadino iscritto all’Aire (elenco dei residenti all’estero) e l’immobile concesso in locazione a soggetti che lo adibiscono ad abitazione principale.

Autore: Marianna Quatraro

Fonte: BusinessOnLine.it

http://www.businessonline.it/news/11841/Scadenza-Ici-16-Dicembre-esenzioni-e-chi-deve-pagare-Le-regole.html

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Inchiesta dell’Iacp, Negozi di Lusso Affittati a prezzi stracciati

La verifica scaturita dalle denunce dei residenti

Magazzini occupati abusivamente, trasformati in negozi o addirittura in abitazioni. Canoni d’affitto di 5 euro al mese in provincia e di appena 300 euro nel centro città.

L’Istituto autonomo case popolari di Palermo fa i conti con una gestione a dir poco maldestra, fino a questi ultimi mesi, nell‘uso e nell’assegnazione degli immobili di sua proprietà, che gli costa oltre 4 milioni di euro di debiti.

Con una task force creata ad hoc, lo Iacp sta adesso passando in rassegna 800 magazzini a Palermo e 85 in provincia. 323 quelli controllati fino ad ora e con risultati sorprendenti. Mentre nel comune di Alimena l’affitto è di soli 5 euro al mese, a Palermo in via Castellana l’affitto al sindacato degli Inquilini costa soltanto 13 euro al mese. In via Terrasanta, in pieno centro città, il canone è di appena 329 euro per una salumeria e 438 euro per un panificio.

Nel quartiere di Medaglie d’Oro, invece, prolifera il numero dei magazzini trasformati in abitazione.

Palermo

Lo Iacp passa, dunque, alle maniere forti: pagamento degli arretrati, rimodulazione delle tariffe e in alcuni casi anche la denuncia. “Una scelta obbligata per cercare di rientrare dai debiti e valorizzare l’ingente patrimonio immobiliare dell’istituto – dice Marcello Gualdani, commissario straordinario dell’istituto – Dal momento che l’ente ha debiti ingenti, 67 milioni al 2009, abbiamo iniziato una lunga e complessa verifica di tutte le abitazioni, i magazzini e i terreni , che sono in possesso dello Iacp. Le sorprese non sono mancate”.

I soldi all’ente servirebbero e per rientrare dal debito e per realizzare le manutenzioni per riqualificare gli immobili. “L’indagine nasce da alcune denunce di residenti che hanno segnalato latrasformazione di magazzini in abitazioni, come nel quartiere Medaglie d’Oro – aggiunge Gualdani– E’ stato traumatico vedere le fotografie dei sopralluoghi e avere la conferma che in pochi metri quadrati vivono marito moglie e quattro figli. Credo che questo ponga la necessità di un piano casaormai non più prorogabile. Mi farò carico di continuare il censimento e preparare una dettagliata relazione da inviare al prefetto di Palermo Giuseppe Caruso”.

Quanto sta avvenendo nella sede nel cuore del Borgo Vecchio non è indolore. L’azione di legalità in queste settimane è stata accompagnate da minacce già denunciate alla procura resistenze all’interno degli uffici anche queste segnalate.

“La nostra azione di risanamento non cambierà – conclude Gualdani – in pochi mesi il debito è rientrato di due milioni di euro. Solo per i magazzini in un mese abbiamo recuperato 112 mila euro e 319 mila che entreranno con il sistema della rateizzazione. È assurdo che ci sono posteggi auto che pagano un canone di 14 euro al mese. Sono cifre davvero irrisorie. Come è assurdo che importanti attività commerciali pagano prezzi irrisori per la mole di fatturato che riescono ad ottenere grazie a questa attività. Parlo di importanti supermarket, come di bar pasticcerie anche in centro”.

Fonte: BlogSicilia.it

http://palermo.blogsicilia.it/verifica-di-tutti-gli-immobili-dello-iacp-amare-sorprese/20896/

 

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