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Notizie d’Agenzia Febbraio 2011/3

Dalle Periferie al Centro prende forma il cambiamento di Roma Capitale

Assicurare una buona qualità dell’aria e dell’ambiente, oltre al risparmio e all’efficienza energetica e incrementare le aree verdi, sono gli obiettivi del masterplan di Jeremy Rifkin

veduta aerea Roma

Roma, 21 feb. – (Adnkronos) – Con gli Stati generali che prenderanno il via oggi, momento campale del Piano strategico di Sviluppo di Roma Capitale, la città entra in una fase di trasformazioni che la porteranno a cambiare passo. Una rivoluzione dalle periferie al centro dal punto di vista ambientale, sociale e culturale.

In questo contesto saranno presentati i Progetti pilota previsti nel Piano strategico, saranno condivisi con le istituzioni e i principali operatori economici, nazionali e locali, gli obiettivi del percorso di pianificazione strategica e le prosepettive d’azione, sarà poi avviato un percorso di definizione esecutiva dei progetti stessi. Gli Stati generali saranno infine l’occasione per inquadrare il Piano strategico di Sviluppo nel processo di trasformazione di Roma Capitale e supportare la candidatura di Roma Capitale alle Olimpiadi 2020.

Assicurare una buona qualità dell’aria e dell’ambiente, oltre al risparmio e all’efficienza energetica eincrementare le aree verdi, sono gli obiettivi del masterplan di Jeremy Rifkin, del piano per la mobilità sostenibile e del progetto di risanamento e fruibilità del Tevere. Si inquadrano in questo contesto la riorganizzazione del trasporto pubblico locale con l’incremento di quello su ferro e l’introduzione di mobiltà alternativa, ma anche la pedonalizzazione di alcune aree della città come quella del Tridente mediceo.

Centrale per il recupero del Tevere come asse vitale della città sarà poi la realizzazione del Parco Fluviale Olimpico, che si estenderà dalla traversa di Castel Giubileo fino al Ponte della Musica. Tra le azioni previste nel mastreplan di Rifkin per il risparmio e l’efficienza energetica c’è la Smart Grid, progetto elaborato all’università di Roma ‘La Sapienza‘ che prevede isole energetiche interconnesse in un rete intelligente di energia termica, frigorifera ed elettrica. Un sistema che sarà chiamato a garantire l’autosufficienza energetica delle grandi utenze presenti nella zona dell’Eur attraverso la realizzazione di un anello di teleriscaldamento.

Tra i progetti di sviluppo delle aree periferiche c’è la Città dei giovani e della Musica a Tor Vergata e la ricorstruzione di Tor Bella Monaca. Il nuovo polo di ricerca pediatrica Bambino Gesù, centro che si occuperà dello studio delle basi biologiche delle malattie e della loro terapia, punta invece a essere il primo esempio di centro di ricerca nel suo genere, nel bacino del Mediterraneo.

Per realizzare un salto di qualità nella accessibilità intermodale della città sono due gli assi portanti: ilprogetto Fiumicino 2, nuovo hub metropolitano, e l’incremento del trasporto su ferro che prevede il completamento della rete metropolitana. Il primo prevede il rafforzamento del ruolo storico di centro di attrazione culturale e turistica di Roma con l’intensificazione del traffico aereo dello scalo Leonardo da Vinci e il conseguente ampliamento dell’aeroporto, che sarà integrato con altre componenti di trasporto per creare un sistema intermodale sostenibile.

Mirato a portare Roma a pieno titolo nella competizione globale è poi il completamento della rete metropolitana che prevede invece il potenziamento e l’ammodernamento delle linee A e B, l’introduzione delle nuove tratte B1 e C (in corso di realizzazione), la progettazione delle nuove infrastrutture B2 e D.

Centrale per la cooperazione tra università e imprese la realizzazione di un luogo d’incontro virtuale tra domanda di innovazione delle imprese e offerta di conoscenze, tecnologie e competenze da parte del mondo accademico e della ricerca.

Nell’ambito dell’iniziativa Roma città della cultura e dell’entertainment ci sono la realizzazione del Secondo Polo Turistico e del Parco della Musica e delle Arti, i due progetti-chiave per incrementare l’offerta sia di entertainment sia di produzione culturale. Il tema progettuale consiste in un programma integrato per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, rappresentato dalle grandi attrezzature di servizio, da depositi a magazzini fino a rimesse autobus, e di caserme ed altri immobili della Difesa.

Il progetto Secondo Polo Turistico punta a completare e diversificare l’offerta turistica della Capitale, attirando un bacino di utenti sempre più ampio. Previsto un insieme integrato di interventi nel quadrante sud ovest della Città. Un’area di circa 27mila ettari che dall’Eur arriva fino al litorale di Ostia-Fiumicino.

Gli interventi previsti coinvolgono il sistema congressuale e fieristico (con il potenziamento e la valorizzazione delle strutture del quartiere Eur e della Nuova Fiera di Roma), il settore dell’intrattenimento e del tempo libero (con la creazione dei parchi tematici sull’immaginario cinematografico e sull’Impero Romano, l’Esposizione permanente del Made in Italy e l’Aquarium Mare Nostrum) il turismo sportivo (con la realizzazione del primo campo da golf pubblico, i progetti legati alla candidatura della città di Roma alle Olimpiadi del 2020, la realizzazione dei porti di Ostia e Fiumicino, ecc) e naturalistico (tramite una nuova fruibilià’ dei parchi naturali e archeologici).

Infine il tema progettuale Tutela e valorizzazione di Roma antica comprende un sistema di azioni finalizzate alla messa a profitto delle risorse esistenti e alla programmazione delle modalità e dei tempi di intervento sull’immenso patrimonio archeologico e monumentale di Roma Capitale.

Fonte: AdnKronos.com

http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/In_Pubblico/Dalle-periferie-al-centro-prende-forma-il-cambiamento-di-Roma_311712815422.html

Crisi: rischio Bolla Immobiliare anche in Cina

 

la Cina che va veloce

(AGI) – Ancona 22 feb. – “Esiste il rischio dell’esplosione di una bolla immobiliare anche in Cina, nonostante la sua impetuosa crescita e l’aumento generale della ricchezza.” Lo ha detto oggi ad Ancona Augusto Bordini, responsabile dei 4 desk della Regione Marche nel paese asiatico, relazionando ad un incontro di formazione-informazione sui mercati cinesi e indiani, promosso dall’Unioncamere Marche e dalla stesso ente regionale. “In Cina comincia ad esserci un certa paura che possa ripetersi quanto gia’ avvenuto negli Stati Uniti d’America – ha affermato Bordini – e gia’ le banche cominciano a chiedere l’anticipo del 30-40% del costo di una casa o di un immobile, contro il 20% di qualche anno fa. Dal canto suo pero’ – ha proseguito l’esperto di mercato cinese – il governo cinese ha iniziato ad aumentare i salari per evitare rischi di mancato pagamento, e sta agendo per frenare situazioni che potrebbero diventare insostenibili”.

 

Fonte: Agi.it

http://www.agi.it/ancona/notizie/201102221302-cro-rt10118-crisi_rischio_bolla_immobiliare_anche_in_cina

Cina: crescono Acquisti Immobiliari all’Estero

 

Londra: Tower Bridge

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Pechino, 21 feb – Come nella fisica, la liquidita’ monetaria si dirige dove e’ possibile, seguendo i canali disponibili. Nel caso del settore immobiliare le restrizioni interne sono in parte compensate dagli acquisti all’estero. Se Pechino pone dei vincoli amministrativi e finanziari, agli acquisti ed alle costruzioni interne, cio’ non impedisce l’uso di fondi per acquisizioni all’estero. Se internamente ha timore dell’inflazione, preferisce che l’eventuale crescita di bolle immobiliari avvenga all’estero, dove si possono acquistare a prezzi ragionevole asset importanti e storici. Cosi’, un rinnovato ma costante flusso di denaro si allontana dalla Cina. E’ il prodotto di iniziative combinate tra attori pubblici e privati. Rappresenta inoltre una diversificazione degli utilizzi per l’ingente quantita’ di riserve che la Cina detiene. I grandi nomi della finanza internazionale e del Dragone sono coinvolti. La Cic, China Investment Corporation, il fondo sovrano di Pechino ha concluso una serie di accordi per investire in “distressed assets” con CarlyleWells FargoAmerican International Group. Dopo la crisi dei subprime il mercato Usa ha bisogno di iniezioni di capitali; questa necessita’ di coniuga con le ambizioni cinesi. “Essi rifinanziano le proprieta’ e ricostituiscono l’intero capitale”, ha affermato il capo dell’ufficio di New York della Shorenstein, una delle societa’ piu’ affermate nella proprieta’ e nelle transazioni immobiliari. La sintesi piu’ visibile delle operazioni e’ l’acquisto di immobili e appartamenti prestigiosi nelle citta’ principali dell’Australia, a Hong Kong, Manhattan, LondraTokyo. Proprio nella capitale del Giappone, Cic insieme a Blackstone in questi giorni ha comprato un portafoglio immobiliare messo in vendita da Morgan Stanley a un forte sconto rispetto al suo valore originario di 1,1 miliardi di dollari. Agli investimenti si sommano quelli individuali delle famiglie cinesi che scommettono sulla ripresa del mercato, diversificano il portafoglio o infine anticipano il futuro dei propri figli vicino ad un’ universita’ americana. Una delle attivita’ piu’ in voga negli Stati Uniti nel settore e’ l’organizzazione di shopping tour immobiliari, viaggi selezionati per milionari cinesi a caccia di terreni od abitazioni. Il complessivo valore monetario delle transazioni e’ impressionante, essendosi moltiplicato 7 volte in un anno, da 18 a 127 a milioni di dollari incassati nel 2010. Si tratta di ossigeno benvenuto per il mercato immobiliare che ancora lo scorso anno era esposto per 3.200 miliardi di dollari. La stessa situazione, con il vantaggio dell’apprezzamento del Renminbi rispetto a Sterlina e dollaro di Hong Kong, sta avendo luogo a Londra e nella sua ex colonia. A Londra, ormai la crescita del mercato immobiliare e’ dominato dai capitali pubblici e privati dalla Cina continentale che rappresentano almeno ll 20% del volume, a Honk Kong almeno l’80%. A Londra l’investimento piu’ importante e’ stato quello del rifinanziamento di Canary Wharf, il grattacielo che sorge sui vecchi moli del Tamigi, il cui proprietario era sulla soglia della bancarotta, per 1 miliardo di euro. Probabilmente meno oneroso, ma decisamente piu’ suggestivo e’ stato l’acquisto del quinto Chateau in Borgogna da parte di acquirenti cinesi. Il miliardario Yin Guolong ha regalato al figlio ventenne la proprieta’, fiducioso che bere buon vino non sia altrettanto piacevole che coltivarlo e venderlo.

 

Autore: Alberto Forchielli

Fonte: IlSole24Ore.com

http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-902813/cina-crescono-acquisti-immobiliari/

 

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Roma, Affitti universitari alle stelle: dai 900 ai 1.100 euro al mese

Dai 900 euro dell’Ostiense ai 1.100 di zone come Flaminio, Villa Ada, Università (Piazza Bologna) passando per i 950 della zona Trieste ai 1.000 di Tiburtina San Lorenzo. Sono i canoni di locazione medi per gli studenti che prendono in affitto un appartamento bilocale nella Capitale.

E’ quanto risulta da un’indagine effettuata dal gruppo Tecnocasa. Per quanti vogliano comprare casa ai propri figli proprio in previsione dell’università e anche per affrontare un investimento futuro i prezzi variano da zona a zona raggiungendo il top in zona Università con 5.800 euro a metro quadro di media. La zona più “economica” è quella dell’Ostiense con 3.800 euro a metro quadro.

AFFITTI UNIVERSITARI, PASQUALI (FLI): INSERIRE RESIDENZE IN PIANO CASA – “L’indagine effettuata dal gruppo Tecnocasa conferma che le famiglie della nostra Regione sono gravate da costi proibitivi se hanno figli che studiano nella Capitale. Inoltre i disservizi dei treni che raccolgono l’utenza delle province sono un disincentivo alla pratica del pendolarismo da studio. Le famiglie inoltre si trovano spesso intrappolate nel rigoglioso mercato nero degli affitti rivolti agli studenti.

Tecnocasa

Affrontare concretamente il tema delle residenze universitarie nella discussione del Piano Casa offre importanti opportunità, da un lato per venire incontro alle esigenze di tutte quelle famiglie che non possono permettersi il lusso di pagare quote di affitto pari ad uno stipendio medio, dall’altro farebbe emergere il diffuso mercato nero”. Lo dichiara, in una nota, Francesco Pasquali, capogruppo di ‘Futuro e Libertà’ alla Regione Lazio e componente della Commissione Urbanistica.

 

Tor Vergata assegna 60 nuove residenze a studenti – Siamo vicini al Natale e gli studenti dell’Università di Tor Vergata troveranno sotto l’albero un regalo molto speciale: a dicembre sono state infatti assegnate 60 nuove residenze agli studenti del Campus di Tor Vergata, che da avranno a loro disposizione alloggi moderni, ecosostenibili e a prezzi contenuti”. Lo comunica l’ateneo. “Le residenze del Campus di Tor Vergata, progettate da Ingenium Re e inaugurate lo scorso ottobre, sono infatti uno degli esempi più innovativi in Italia di architettura sociale ecosostenibile, con un totale di 1.500 residenze per studenti, professori e ricercatori, in grado di provvedere autonomamente, attraverso pannelli termici e fotovoltaici, al 70% del fabbisogno energetico necessario per la produzione di acqua calda e per l’illuminazione stradale – continua – Ma non solo: gli studenti in affitto pagheranno circa 360 euro al mese, contro i 650 che in media spende uno studente fuori sede a Roma, evitando coså di alimentare il mercato nero che troppo spesso coinvolge le residenze universitarie”.

“Il Campus di Tor Vergata rappresenta un esempio di abitare sostenibile che parte dall’impiego di interventi di tipo passivo, che sono da sempre il presupposto più sensato e più economico per ottenere risparmi e condizioni ambientali favorevoli; prevede l’impiego di impianti ad alto rendimento ed anche un consistente apporto delle energie rinnovabili con un risparmio di oltre mille quintali di emissioni di CO2 all’anno – spiega l’architetto Marco Tamino, presidente di Ingenium Real Estate e progettista del complesso residenziale del campus,- Il Campus, che è il più grande realizzato in Italia, è composto da 17 unità, per un totale di 1500 residenze per studenti, docenti e ricercatori, inserite in un grande parco pedonale attrezzato per il tempo libero e lo sport. E’ stata realizzata la massima coesione degli spazi privati col la rete degli spazi pubblici che offrono non solo servizi per lo studio ma anche per il tempo libero, la socializzazione, il ristoro e lo sport – conclude Marco Tamino -la dimensione sociale dell’architettura troppo spesso assente nell’architettura contemporanea dedita per lo più ad acrobazie di forme, di decorazioni ed agli effetti speciali, torna ad essere una prioritÖ nella progettazione: il campus di Tor Vergata ne è un esempio concreto”.

Fonte: AffarItaliani.it

http://www.affaritaliani.it/roma/affitti_roma131210.html

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“Il mercato immobiliare non risponde al modello domanda/offerta”

I Nobel dell’economia e l’irrazionalità del mercato

Detto così sembra un azzardo. ma la frase è del premio Nobel dell’economia Paul Krugman: il mercato immobiliare non rientra nel classico paradigma della domanda e dell’offerta, nel quale i prezzi salgono o scendono così rapidamente da garantire che chiunque voglia vendere trovi qualcuno intenzionato a comprare.

La frase di Krugman è contenuta in un interessante articolo tradotto oggi da Il Sole 24 Ore, in cui commenta il nuovo premio Nobel all’economia, concesso quest’anno a Diamond, Mortensen e Pissarides. I tre studiosi hanno ottenuto l’ambito riconoscimento per delle importanti teorie sul mercato del lavoro.

Krugman esporta il modello dei tre studiosi dal mondo del lavoro a quello immobiliare, giudicando che hanno un elemento importante in comune: entrambi sono composti da operatori eterogenei e occorre tempo e impegno per trovare l’abbinamento più conveniente.

In pratica questo è il messaggio: il prezzo di mercato di una casa non esiste di per sé. Esiste un venditore con delle esigenze e dei vincoli. Può essere un ricco proprietario senza fretta di vendere. Può essere una famiglia che sta per avere un nuovo figlio e deve cercare in fretta una casa più grande. Può essere un lavoratore che ha perso il lavoro e non può più fare fronte al mutuo. e allo stesso tempo ogni acquirente ha le proprie caratteristiche.

Può avere un capitale da investire. Può richiedere un mutuo. Magari riceverà dalla banca un prestito inferiore a quello che desidera.

Questo vuole dire che gli attori del mercato immobiliare non sono tutti uguali ed ognuno deve trovare “la propria anima gemella”. Ogni compravendita è una storia a sé, che si risolve nell’incrocio tra una singola domanda ed una singola offerta, in un contesto di mercato, determinato soprattutto dalla disponibilità di credito, che orienta le singole scelte, ma non le determina del tutto.

Fonte: Idealista.it

http://www.idealista.it/news/archivio/2010/10/12/013198-il-mercato-immobiliare-non-risponde-modello-domandaofferta

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