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Via libera alla “Cedolare Secca” sugli Affitti
Federalismo municipale: secondo il progetto di Calderoli l’imposta avrà due aliquote: il 20% sui canoni concordati, il 23% su quelli liberi. Risparmi per i redditi oltre 28mila euro. Fondo da 400 milioni per le famiglie con figli che vivono in locazione. Ai Comuni compartecipazione Irpef del 2%
Roma – Cedolare secca del 20-23% sugli affitti; compartecipazione del 2% dell’Irpef a favore dei Comuni, con un introito complessivo di circa 4 miliardi di euro; un fondo da 400 milioni a favore delle famiglie con figli in affitto; imposta comunale di soggiorno fino a 5 euro. Sono queste le principali novità del testo finale sul federalismo municipale, depositato da Roberto Calderoli alle Camere.
La misura che più interessa i contribuenti è la cedolare secca sui redditi da locazione, che partirà già da quest’anno. Calderoli prevede una doppia aliquota, del 20% e del 23%, a seconda del tipo di contratto di affitto. Se è a canone «concordato» il prelievo è del 20%; mentre nel caso di contratto libero di mercato, il prelievo sale al 23%. Il risparmio per i proprietari cresce a seconda del reddito. I benefici sono evidenti per tutti i redditi al di sopra dei 28 mila euro l’anno. Oggi l’Irpef si paga sull’85% del canone di affitto, con aliquota marginale. Questo significa che per un reddito fino a 55mila euro l’anno,il risparmio su un affitto da 1.000 euro mensili è pari a 1.116 euro (3.996 attuali contro 2.880). Se il reddito è di oltre 75mila euro, il beneficio aumenta a 1.626 euro. Resta la possibilità di pagare l’Irpef sugli affitti con il vecchio sistema, se più conveniente.
Il 3% di differenza tra le due aliquote, concordata e libera, servirà a finanziare un fondo da 400 milioni di euro a favore delle famiglie con figli che pagano un affitto per la loro abitazione principale, «con particolare riguardo al numero di figli a carico». Questa appare una prima misura di «quoziente familiare», anche se ancora molto lontana dalla suddivisione del reddito per i componenti della famiglia. Anche il riordino della Tarsu ( la tariffa sui rifiuti urbani) terrà conto non soltanto della rendita catastale di ciascun immobile, ma anche della composizione del nucleo e del reddito familiare. La casa rappresenta il «piatto forte» delle misure. Il testo Calderoli prevede un aumento al 9% della tassazione sulle compravendite immobiliari, aliquota che scende al 2% nel caso della prima casa. Ai Comuni andrà il 30% del gettito.
Per chi regolarizza con ritardo le «case fantasma», sconosciute al catasto, è prevista una sanzione del 10%. Nelle casse dei Comuni arriverà anche una compartecipazione Irpef del 2%,che vale all’incirca 4 miliardi di euro, per sostituire parte della futura Imu, che si applicherà sulle seconde case a partire dal 2014. L’aliquota Imu sarà stabilita ogni anno con la Finanziaria, e sarà dimezzata sugli immobili affittati. Il riordino del’addizionale Irpef e della Tarsu è affidato a un decreto ad hoc , tarato per mantenere inalterato il prelievo complessivo a carico del contribuente. Sale dal 33% al 50% la quota di spettante ai Comuni di quanto recuperato con la lotta all’evasione fiscale. Infine, i Comuni potranno introdurre una tassa di soggiorno variabile fra i 50 centesimi e i 5 euro, il cui ricavato andrà a finanziare i servizi al turismo.Oggi si riunisce l’Anci per esaminare il pacchetto.
Autore: Gian Battista Bozzo
Fonte: IlGiornale.it
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Disciplina delle locazioni di immobili urbani – Legge 27 luglio 1978, n°392
Roma, Affitti universitari alle stelle: dai 900 ai 1.100 euro al mese
Dai 900 euro dell’Ostiense ai 1.100 di zone come Flaminio, Villa Ada, Università (Piazza Bologna) passando per i 950 della zona Trieste ai 1.000 di Tiburtina San Lorenzo. Sono i canoni di locazione medi per gli studenti che prendono in affitto un appartamento bilocale nella Capitale.
E’ quanto risulta da un’indagine effettuata dal gruppo Tecnocasa. Per quanti vogliano comprare casa ai propri figli proprio in previsione dell’università e anche per affrontare un investimento futuro i prezzi variano da zona a zona raggiungendo il top in zona Università con 5.800 euro a metro quadro di media. La zona più “economica” è quella dell’Ostiense con 3.800 euro a metro quadro.
AFFITTI UNIVERSITARI, PASQUALI (FLI): INSERIRE RESIDENZE IN PIANO CASA – “L’indagine effettuata dal gruppo Tecnocasa conferma che le famiglie della nostra Regione sono gravate da costi proibitivi se hanno figli che studiano nella Capitale. Inoltre i disservizi dei treni che raccolgono l’utenza delle province sono un disincentivo alla pratica del pendolarismo da studio. Le famiglie inoltre si trovano spesso intrappolate nel rigoglioso mercato nero degli affitti rivolti agli studenti.
Affrontare concretamente il tema delle residenze universitarie nella discussione del Piano Casa offre importanti opportunità, da un lato per venire incontro alle esigenze di tutte quelle famiglie che non possono permettersi il lusso di pagare quote di affitto pari ad uno stipendio medio, dall’altro farebbe emergere il diffuso mercato nero”. Lo dichiara, in una nota, Francesco Pasquali, capogruppo di ‘Futuro e Libertà’ alla Regione Lazio e componente della Commissione Urbanistica.
Tor Vergata assegna 60 nuove residenze a studenti – Siamo vicini al Natale e gli studenti dell’Università di Tor Vergata troveranno sotto l’albero un regalo molto speciale: a dicembre sono state infatti assegnate 60 nuove residenze agli studenti del Campus di Tor Vergata, che da avranno a loro disposizione alloggi moderni, ecosostenibili e a prezzi contenuti”. Lo comunica l’ateneo. “Le residenze del Campus di Tor Vergata, progettate da Ingenium Re e inaugurate lo scorso ottobre, sono infatti uno degli esempi più innovativi in Italia di architettura sociale ecosostenibile, con un totale di 1.500 residenze per studenti, professori e ricercatori, in grado di provvedere autonomamente, attraverso pannelli termici e fotovoltaici, al 70% del fabbisogno energetico necessario per la produzione di acqua calda e per l’illuminazione stradale – continua – Ma non solo: gli studenti in affitto pagheranno circa 360 euro al mese, contro i 650 che in media spende uno studente fuori sede a Roma, evitando coså di alimentare il mercato nero che troppo spesso coinvolge le residenze universitarie”.
“Il Campus di Tor Vergata rappresenta un esempio di abitare sostenibile che parte dall’impiego di interventi di tipo passivo, che sono da sempre il presupposto più sensato e più economico per ottenere risparmi e condizioni ambientali favorevoli; prevede l’impiego di impianti ad alto rendimento ed anche un consistente apporto delle energie rinnovabili con un risparmio di oltre mille quintali di emissioni di CO2 all’anno – spiega l’architetto Marco Tamino, presidente di Ingenium Real Estate e progettista del complesso residenziale del campus,- Il Campus, che è il più grande realizzato in Italia, è composto da 17 unità, per un totale di 1500 residenze per studenti, docenti e ricercatori, inserite in un grande parco pedonale attrezzato per il tempo libero e lo sport. E’ stata realizzata la massima coesione degli spazi privati col la rete degli spazi pubblici che offrono non solo servizi per lo studio ma anche per il tempo libero, la socializzazione, il ristoro e lo sport – conclude Marco Tamino -la dimensione sociale dell’architettura troppo spesso assente nell’architettura contemporanea dedita per lo più ad acrobazie di forme, di decorazioni ed agli effetti speciali, torna ad essere una prioritÖ nella progettazione: il campus di Tor Vergata ne è un esempio concreto”.
Fonte: AffarItaliani.it
http://www.affaritaliani.it/roma/affitti_roma131210.html
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Notizie d’agenzia Ottobre 2010 / 3
Negli Usa cresce scandalo-pignoramenti e spuntano casi clamorosi
New York, 14 ott. (Apcom) – Gli anni del boom immobiliare hanno prodotto una cultura di irresponsabilità e di leggerezza tra le grandi banche americane nel gestire le pratiche di mutui e di pignoramento di abitazioni. Secondo il New York Times, che ha intervistato dipendenti di istituti come JpMorgan Chase, Citigroup, Gmac e Goldman Sachs, l’indagine lanciata dagli stati americani su questi comportamenti non hanno per nulla sorpreso gli esperti del settore. C’erano i “Burger King kids” di JpMorgan, impiegati con talmente poca esperienza del settore da sapere a malapena cosa fosse un mutuo; Citigroup e Gmac affidavano i controlli sull’esattezza dei documenti di pignoramento a società i cui dipendenti spesso buttavano i fascicoli nella spazzatura; a Litton Loan Servicing, una divisione di Goldman Sachs, le pratiche di pignoramento venivano espletate talmente in fretta che gli impiegati non avevano nemmeno il tempo di esaminare cosa stessero firmando. La notizia di queste e altre pratiche è alla base dell’indagine lanciata dai procuratori generali di tutti e 50 gli stati americani sulle procedure di pignoramento delle banche, annunciata ieri. Le radici della situazione attuale affondano negli anni del boom immobiliare, quando i prezzi delle case sembravano destinati ad un aumento perpetuo e le banche prestavano attenzione solo alla sottoscrizione di mutui e alla loro cartolarizzazione, tralasciando la normale diligenza in tutte le altre formalità.
Fonte: Apcom.it
http://www.apcom.it/news/rss/20101014_230022_30ecabc_100102.html
Cina: accelerano investimenti esteri +6%
Corrono vendite e prezzi mercato immobiliare
Accelerano gli investimenti diretti esteri in Cina: a settembre si e’ registrato un +6,1% a 8,4 mld di dollari rispetto a settembre 2009. Ad agosto si e’ registrato un +1,4%. Lo comunica il ministero del Commercio cinese. Nei primi 9 mesi, gli investimenti sono aumentati del 16,6% a 74,3 mld. Continua a surriscaldarsi anche il mercato immobiliare: i prezzi in 70 citta’ sono aumentati a settembre dello 0,5% rispetto ad agosto e il valore delle vendite immobiliari e’ balzato del 56%.
Fonte: Ansa.it
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/10/15/visualizza_new.html_1732567381.html
Immobiliare: Milano, rendimento stabile al 5,3% per gli uffici
MILANO (MF-DJ)–Nel 1* sem. 2010, i rendimenti prime su Milano risultano stabili al 5,3% nel cbd (central business district), mentre il mercato delle locazioni di uffici ha mostrato un aumento nel volume delle transazioni, con un livello di assorbimento intorno ai 112.000 mq.
Lo sottolinea un report del dipartimento di ricerca di Bnp Paribas Real Estate. Secondo lo studio, i canoni di locazione sia prime che medi si sono stabilizzati a un livello inferiore rispetto a quelli di qualche anno fa. Per quanto concerne gli immobili di grado A, invece, si prevede un aumento dei canoni dovuto ai nuovi progetti in fase di ultimazione, pronti a essere immessi sul mercato nel 2011.
Il volume totale dei nuovi sviluppi completati e’ stato di 125.000 mq e ulteriori 147.000 mq sono attesi per la fine dell’anno. Il mercato degli investimenti ha raggiunto i 480 mln euro, con gli investitori principalmente concentrati su investimenti di tipo core, mentre i value-added e soprattutto i distressed soffrono ancora di una mancanza di interesse.
Fonte: BorsaItaliana.it
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-dow-jones/italia-dettaglio.html?newsId=785431&lang=it