Dai salotti di casa ai salotti TV il passo è breve

10_DSC6595aDa qualche anno assistiamo ad una escalation di programmi televisivi incentrati sul tema casa. I palinsesti dei canali tv tematici prima e quelli delle generaliste dopo sono popolati sempre più da agenti immobiliari. E dopo Paola Marella, e Damiano Gallo è giunto il momento di Marco Ramberti e della sua nuova trasmissione a breve in onda su Fine Living Italia. Ecco cosa ci ha raccontato di questa esperienza.

d. Ciao Marco, ho avuto la fortuna di conoscerti ormai qualche anno fa e conoscevo di te le tue doti di showman ma non avrei pensato di vederti in TV! Tu, che dopo diversi anni passati descrivere salotti di belle proprietà romane sei passato ai salotti televisivi, come ti spieghi il successo dell’immobiliare in TV?

r. Ciao Andrea, come ben sai amo molto il mio lavoro e amo le Case. Per tanti anni ho avuto la possibilità di svolgere la mia professione a Roma, dove vivo, e di case belle ne ho viste veramente tante, ma soprattutto ho incontrato e ascoltato tantissime persone. E da questa mia esperienza posso dirti che l’argomento “Casa” sia per tutti i paesi occidentali, e soprattutto per noi italiani, uno dei valori più importanti. Pensa soltanto a quanta letteratura è stata scritta intorno alle case, quante riunioni di famiglia davanti ad un camino a riguardo e quante chiacchierate con gli amici intorno a una tavola. Tutta questa energia, queste diversità, queste curiosità e tutte  le dinamiche familiari… cosa c’è di più televisivo? In più la mia trasmissione (in onda dal 19 febbraio su Fine Living alle ore 22 Compro Casa Finalmente) mette a confronto coloro che acquistano la casa VS parenti o amici che vorranno dire la loro, anche perché viene chiesto loro un aiuto economico, che è qualcosa di molto comune e ancora non affrontato in TV.

d. La tua trasmissione parla di sogni realizzati, e tu pensi che la casa sia ancora il sogno degli italiani, perché secondo te?

r. Penso che la casa sia ancora un grande sogno per gli Italiani, ma ha cambiato di forma rispetto al passato. Compro Casa Finalmente racconta una tappa della vita. Uno dei miei compiti è far rendere conto ai miei clienti che si avvicinano all’acquisto che la loro nuova casa potrebbe essere giusta solo per un periodo. Raramente si può pensare che una casa sia per sempre! Comunque, nella tua domanda c’è una grande verità: gli italiani sono un pò delusi dalla casa, e questo per due motivi specifici. Troppo spesso la casa veniva vista sia come abitazione che come investimento o, ancora meglio, come “assegno circolare” e questo mercato ci ha dimostrato il contrario. Inoltre,  acquistare una casa non è più così facile come prima, quando le banche ci rincorrevano per darci un mutuo: ora dobbiamo chiedere aiuto ai parenti o amici. Quindi oggi ogni passo per vendere o acquistare richiede più attenzione e meno slanci di entusiasmo.

d. Da agente immobiliare con un curriculum di tutto rispetto come descriveresti il consulente immobiliare ideale?

r. Dopo tanta esperienza, ho elaborato il fatto che la casa non sia solo un contenitore ma un luogo dove le persone e le famiglie si esprimono. Per questo motivo immagino il giusto consulente immobiliare come un bravo direttore d’orchestra, che dopo aver ascoltato attentamente i clienti, li sappia condurre nella vendita o nell’acquisto di una casa.

Ma consentimi di fare un inciso: secondo me il nostro lavoro si è evoluto nelle mansioni, si è specializzato!

Prima il lavoro dell’agente immobiliare era solo quello di fare l’intermediario tra le parti, oggi invece si può scegliere di verticalizzare le proprie competenze e aiutare le persone o nell’acquisto o nella vendita.
Trovo che rappresentare una sola parte dia a noi professionisti e ai clienti tanti vantaggi. Ad esempio, in caso di vendita è possibile proporre la casa a tutto il mercato, anche ai colleghi, facendo crescere esponenzialmente le possibilità di ottenere un prezzo migliore e di vendere in un minor lasso di tempo. E poi, prova ad immaginare quando si aiuta un cliente per acquistare la propria nuova casa, invece che proporre solo i tuoi incarichi, ti metti nelle condizioni di proporre tutte  le case sul mercato, anche quelle dei colleghi! Devo dire che tutti gli strumenti moderni ci aiutano moltissimo e ci portano in questa direzione.
d. In Italia tra la maggioranza degli agenti si difende il concetto di “professione all’italiana”. Quanto pensi, invece, che tutti i programmi TV che parlano di casa influenzino i consumatori nella scelta del proprio consulente?

r. La comunicazione ci influenza moltissimo, e spesso mettere la testa sotto il cuscino non ci aiuta. Non bisogna scambiare la prudenza con lo scetticismo, rischiamo di diventare miopi. Capita spesso che i clienti siano molto più informati di noi, conoscano meglio le leggi, conoscano meglio gli strumenti, sappiano ogni dettaglio sulle case in vendita.

Ritengo che sia nostra responsabilità stare un passo avanti.
Ho avuto la fortuna di svolgere la mia professione anche in altre parti del mondo, Canada, America, Francia e Londra, oltre alla conoscenza specifica legale o catastale, non penso ci sia cosi tanta differenza.
Le cose cambiano, spesso se cambia il mercato vuol dire anche cambiare le nostre abitudini.
Per soddisfare i clienti, dobbiamo superare i nostri limiti e andare oltre, potremmo scoprire dei lati meravigliosi della nostra professione e, perché no, di noi stessi.
d. Per concludere, Marco tu che consulente sei?

r. Ho fatto il consulente immobiliare per 15 anni, oggi mi dedico al mio lavoro con ancora più passione ma senza competere con la frenesia stimolata da internet.

È plausibile che dei clienti che debbano acquistare casaa abbiamo necessità di andare un può casuali nella ricerca, senza voler veramente definire le loro esigenze.
Per questa fase c’è il web con le migliaia di portali.
Quando arrivo io, i miei clienti stanno vivendo un momento maturo, sanno cosa vogliono.
Ecco perché non mi sento più un consulente ma un Coach Immobiliare.
Grazie Marco, in bocca a lupo e… ci vediamo in Tv

ecco il trailer della prima puntata di Compro casa finalmente!

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Pubblicato il 12 febbraio 2016, in interviste, Post con tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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