Sarà il 2015 l’anno buono per i progetti Mls?

mls 2015L’anno nuovo si apre con un interessante dibattito su un tema caldo, un tema che spesso si ritrova nelle conversazioni degli addetti ai lavori, che interroga e fa discutere, ma che sembra possa essere la tanto attesa svolta per la concertazione immobiliare: la collaborazione.

Una collaborazione intesa come una rete di condivisione volta a implementare e velocizzare la compravendita immobiliare, e che potrà sfociare, un domani, in una cooperazione costruttiva tra professionalità complementari allo scopo di formare una figura professionale più completa e preparata in grado di rispondere alle esigenze di un mercato complesso e in continua trasformazione.

La volontà di cambiamento e rinnovamento sono evidenti e percettibili nell’aria, sono la volontà di coloro che lavorano giornalmente a stretto contatto con la realtà immobiliare, che hanno maturato, nel corso degli anni, esperienza nel settore; ed è per  amore del loro lavoro che sentono il bisogno di dare una scossa a tale mercato.

Ma è proprio a loro che si richiede un maggiore impegno, un importante sforzo; è, infatti, un cambio di mentalità, di approccio lavorativo che si pone alla base della buona riuscita della collaborazione. Rivalità e diffidenza devono essere messe da parte a favore di una reciproca cooperazione in grado di garantire fatturato, ritorno d’immagine e fiducia nel futuro.

La concretizzazione della collaborazione immobiliare è tangibile all’interno delle MLS, un luogo virtuale, facilmente accessibile e ricco di opportunità. Solo coloro che credono nella collaborazione sono in grado di sfruttarne a  pieno le potenzialità, per tutti gli altri rimane uno strumento da cui diffidare. È notizia di pochi giorni fa il lancio del nuovo progetto di aggregatore di MLS Realtor-casa.it che si sviluppa proprio in questo senso, nel senso della collaborazione.

Le MLS, quindi, hanno la responsabilità di rispondere ai bisogni del mercato e di coloro che vi operano, ma allo stesso tempo si devono confrontare con l’eterogeneità dell’approccio immobiliare che si presenta molto differente per realtà territoriale. Ne deriva, perciò, l’esigenza di operare per micro aggregazioni territoriali, in grado di cogliere e soddisfare i bisogni autoctoni e ottenere rapidi risultati, nell’attesa di un approccio comune e nazionale all’argomento.

Per anni il mercato immobiliare ne è rimasto diffidente e indifferente ma oggi, complice la crisi, qualcosa è cambiato.  Si chiede a gran voce l’adeguamento degli strumenti e delle normative in tema di compravendita immobiliare, e a tale riguardo c’è chi lo chiede proprio alle tanto diffidate MLS, segno che qualcosa nella mentalità generale sta cambiando, che lo sterile muro della diffidenza sta aprendo  le porte alla collaborazione.

La riflessione che apre il 2015 è proprio questa: il cambiamento deve avvenire dal basso, e cioè da coloro che compongono la rete della mediazione immobiliare, o da coloro che invece lo governano, e quindi stato e associazioni di categoria?

Post a cura di Consuelo Tarantini e Gloria Cacciapaglia

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Pubblicato il 19 gennaio 2015, in guest post, Post con tag , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

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