Cronaca di un matrimonio annunciato? Raffaele Racioppi sposa Casa.it e viceversa

Raffaele RacioppiCiao Raffaele, per il nuovo anno ci hai riservato una grande notizia, hai ufficialmente inizio la tua collaborazione con Casa.it. Ringraziandoti per aver accettato di parlarne, avrei qualche domanda da farti su un progetto che di certo farà bene a tutto il settore dell’intermediazione immobiliare.

Per chi ha seguito i movimenti di Casa.it negli ultimi anni, e per chi ti conosce bene, verrebbe da dire che siamo a raccontare la cronaca di un matrimonio annunciato. Qual è il progetto che vi ha legato?

Se dovessi dare una definizione al nostro rapporto, direi nato naturalmente e con assoluta spontaneità.

Dal primo incontro con l’AD di Casa.it abbiamo trovato una comunità di visione ed una sintonia di visione del futuro che da subito ci ha fatto sentire in squadra.

Come sai mi ispiro a Realtor da sempre, basta andare a ritrovare i miei interventi nel web, vecchi articoli o  chiedere a chi ha frequentato le aule, non credo negli ultimi 15 anni di aver mancato di nominare quel modello ogni volta che ho parlato di MLS e di condivisione.

Sei nel mercato immobiliare da qualche decennio. Quali sono i risultati a cui aspiri con questa nuova avventura?

raffaele racioppi casait e realtorSai, quando oramai quasi 15 anni anni fa iniziai a parlare di MLS mi sentivo un innovatore e immaginavo che tutto sarebbe evoluto molto velocemente, ma non avevo calcolato due fattori fondamentali che sono il rispetto delle necessità del mercato ed i tempi necessari per effettuare un cambiamento di abitudini.

Ti do un esempio parlando di smartphone. Oggi parliamo di una rivoluzione che ha cambiato un epoca la hanno quasi tutti assimilata, quasi tutti ne portano uno in tasca, ma non è successo in un giorno dalla presentazione dei primi smartphone sono passati 10 anni. In questi 10 anni ci sono stati tanti fattori che hanno contribuito, tra i quali lo sviluppo delle app che ne hanno esaltato la funzione di necessità e di servizio.

Questo esempio per dirti che le cose cambiano quando il mercato è pronto ad accoglierle, quando diventano una necessità, quando portano un vantaggio concreto.

Oggi è sia il mercato a chiedere agli Agenti Immobiliari di adeguarsi ad uno scenario nuovo, oggi gli agenti immobiliari sono coscienti che senza un cambiamento diventa durissima, oggi la collaborazione è, chiaramente, un modello operativo di consolidato risultato produttivo.

La mia aspirazione è poter contribuire al cambiamento.

Tu che conosci bene la categoria, e che nel 2014 hai dato vita al gruppo Facebook “Sei un agente immobiliare se…” che conta oltre 10’000 iscritti,  ritieni i pronto il settore immobiliare per questa innovazione?

Parzialmente ti ho risposto con la domanda precedente. Il mercato è un mare a volte calmo a volte mosso altre volte in tempesta, chi conosce il mare sa che può essere molto difficile da arrestare, gli esperti sanno che la cosa meno rischiosa è rispettarlo e studiarlo.

Ecco gli Agenti immobiliari, ma vale per tutti i settori, dovranno capire e sforzarsi per imparare a cavalcare e quando possibile anticipare le giuste manovre per stare sul mercato.

Non so dirti se nella realtà siano pronti, è certo che siamo in mare in tempesta.

Secondo me tutti ne hanno preso coscienza, alcuni si sono attivati, anche con grandi sforzi, ma come sempre alcuni non ce la faranno e questo è nella natura delle cose e della vita.

Il settore oltre ad essere pronto …deve avviarsi verso questa innovazione.

Forse la domanda corretta sarebbe stata: “quanti operatori hanno la forza per cambiare?”

Quindi per chi è pronto al cambiamento quali sarebbero i  benefici?

Questa è una domanda che presupporrebbe una risposta dettagliata e lunga provo ad essere schematico con 5 punti sostanziali e semmai poi approfondiremo in altre occasioni con più dettagli:

  1. miglioramento del servizio e delle performance offerte ai clienti
  2. aumento delle potenzialità di business
  3. regolamentazione attraverso un modello operativo deontologico condiviso
  4. integrazione ed interazioni collaborative tra varie realtà talvolta diverse e apparentemente distanti
  5. miglioramento della percezione di efficienza e dell’efficacia dell’operato da parte del cliente

Per ottenere questi risultati che tempi vi siete dati?

Il tempo è una variabile legata ad una serie di attività di adeguamento tecnologico e di organizzazione interna ed esterna.

Chiaramente non è un progetto di “Pronto Soccorso”, dove si avviano attività di brevissimo termine per arginare un problema immediato, ma un vero e proprio progetto aziendale che prevede vari step  ed obiettivi di breve medio e lungo temine.

Non è mio compito gestire quest’area del progetto ma se dovessi dare io dei tempi ti direi che è un progetto a 3/5 anni.

Detto questo i tempi e gli sforzi per l’attivazione saranno brevissimi, siamo già operativi sull’integrazione del codice di integrazione con le varie piattaforme nell’Officecasa, pronti per affacciarci sul mercato a febbraio ed io sono al lavoro per la creazione di un codice deontologico operativo… come vedi siamo già al via!

Augurando a Raffaele e Casa.it i migliori successi, voi cosa ne pensate?

A.R.

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Pubblicato il 8 gennaio 2015, in Post con tag , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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