Presentare per vendere casa
Pubblicato da Andrea Russo
Un paio di settimane fa a Genova, a margine di un convegno sul mercato immobiliare, ho avuto finalmente il piacere di incontrare Paola Faravelli agente immobiliare della Riviera Ligure con la passione per le case, che “seguo” da tempo tra blog e social network, e che ho sempre apprezzato per le sue doti comunicative. Di seguito quanto ci siamo detti…
Ciao Paola, ti occupi di social media da qualche anno e da qualche anno in più anche di case. Come hai applicato l’uso dei social media alla tua attività immobiliare?
Ciao Andrea, sì mi occupo di case da sempre, e da sempre cerco forme di comunicazione alternative. Le mie domande di partenza sono state: perché descrivere la propria agenzia e gli alloggi in vendita in maniera banale e scontata? Ai clienti piace? E se no, perché allora non provare a dire qualcosa di diverso? Oggi il marketing cavalca il concetto di human to human, che si traduce in comunicazione sincera, espressa nella lingua di chi ci ascolta, il cui fine è intessere delle relazioni. La nuova maniera di vendere è non vendere, ma creare le migliori condizioni possibili affinché questo possa avvenire. Non gli davo un nome, ma è sempre stato il mio obiettivo e i social network mi son serviti sia per (in)formarmi che per raccontare e raccontarmi in un ambito più ampio di quello del paese in cui lavoro.
A questo punto penso di poter dire che questo sia stato il motivo per cui hai sentito l’esigenza di condividere la tua esperienza con altri agenti immobiliari?
I social hanno confermato un’impressione che avevo già maturato nella quotidianità, ovvero che senza condivisione non v’è crescita. Qualcuno potrebbe pensare: ma se hai un’idea vincente, perché condividerla? Semplice, per migliorarla! Da soli non si va da nessuna parte.
Quindi è così che nasce il tuo corso “Presentare per vendere casa”: per cambiare prospettiva ad una professione che si è rinnovata ma che non ha ancora rinnovato in pieno i professionisti?
Il nostro corso, insieme a me ci sarà Annamaria Anelli business writer di professione, non nasce per colmare delle lacune tecniche o per fornire soluzioni ai problemi che affliggono la categoria, ma per proporre forme di comunicazione differenti da quelle a cui siamo da sempre stati abituati e soprattutto in linea con l’evoluzione dei costumi e del mercato.
Distinguersi per farsi riconoscere. Nessuna ricetta preconfezionata, ma consigli pratici che ognuno potrà calzare secondo il suo modo di interpretare questo lavoro.
Nel settore immobiliare quali sono gli errori più comuni e cosa invece resisterà ai cambiamenti?
Sembra incredibile, ma nel 2014 ci sono ancora agenzie immobiliari che non hanno il sito internet e non pubblicano gli annunci sui portali immobiliari, e nota che qui non parlo di web marketing, ma di un utilizzo basic delle potenzialità che la rete ci offre. Però, e ti sembrerà incredibile che sia proprio io a dirlo, non lo considero un errore, bensì un gap tecnologico destinato ad essere cancellato dall’evoluzione. Temo invece che nessuna evoluzione ponga rimedio all’errore più grande degli agenti immobiliari: non essere in grado di fare sistema, per quell’attitudine, poco lungimirante, di guardare sempre all’uovo oggi e mai alla gallina domani, ma qui spero davvero di sbagliarmi.
Se per ipotesi in questo momento ci fosse un agente immobiliare ad assistere a questa nostra conversazione (c’era davvero), quali sono i tre motivi che vorresti dargli per invitarlo a partecipare al tuo corso?
Prima di tutto per trascorrere una giornata di formazione un po’ diversa dal solito, che son certa regalerà punti di vista alternativi e stimolanti, per confrontarsi con altri colleghi che sentono l’esigenza di cambiare qualcosa nel loro modo di promuovere se stessi e gli immobili.
Quindi per abbattere il più grande dei pregiudizi: ovvero che servano chissà quali strumenti o quanto tempo, per scattare una bella foto o scrivere un testo accattivante. Concludo con una frase a cui penso spesso: per cambiare le cose, bisogna cambiare le cose. Sembrerà scontato, ma non è così, i cambiamenti, anche quelli che vanno a migliorare un nostro stile di vita, sono sempre ostici, però senza cambiamenti non vi può essere crescita.
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Pubblicato il 31 luglio 2014, in Post con tag agente immobiliare, attività immobiliare, blog, case, comunicazione, Genova, Marketing Immobiliare, Paola Faravelli, Riviera Ligure, settore immobiliare, social media, social network. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
Io credo che sia tutto vero , infatti per poter vendere immobili, oggi si spera nei cinesi che sono gli unici a investire e lavorare. Abbiamo trovato siti pervendere ai cinesi a bizzeffe voi che ne pensate? Funzionano