Commercialmente parlando

ìIn un periodo di forte cambiamento, la tentazione di “rinnegare” il proprio passato, di cambiare nome alle cose, di rimescolare le carte, e poi continuare a fare lo stesso gioco, è tanto forte quanto poco utile. Soprattutto quando si parla di lavoro.

Immaginate per un attimo se un avvocato da domani si presentasse come ‘consulente legale di parte che agisce dietro giusta procura’: quale sarebbe la differenza rispetto a continuare a definirsi semplicemente ‘avvocato’? Eppure, nel settore immobiliare è un fiorire di definizioni di quella che dovrebbe essere oggi la figura dell’agente immobiliare, e non perché l’agente immobiliare abbia “cambiato” mestiere, quanto più semplicemente perché è più cool definirsi in maniera diversa e innovativa, alle volte tanto innovativa da essere nota solo agli addetti ai lavori.

Ora, che sia scomparso il termine sensale è condivisibile, ma francamente perché debba sparire anche quello di agente immobiliare mi è poco chiaro.

Sarà perché oggi essere agente immobiliare non è poi tanto cool?

Tra l’altro, in tutto ciò a rimetterci sono i clienti, il mercato, che l’unica cosa che cerca sono agenti immobiliari capaci, a prescindere da come essi si definiscano.

Purtroppo, invece, a causa di un mercato meno ‘florido’ oltre al titolo professionale si mette in discussione anche l’oggetto stesso dell’attività del mediatore immobiliare: l’intermediazione di beni immobili.

Già, che volgarità!

L’intermediazione immobiliare è quell’attività che si traduce nel mettere in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, anche con intervento di una pluralità di mediatori, il tutto dando origine al pagamento di un compenso. (art. 1754  e ss. codice civile)

Semplice, no?

In questa definizione è chiara l’essenza tutta dell’attività dell’agente immobiliare.

Per capirsi meglio, significa che spesso una transazione immobiliare ha la necessità di vedere coinvolti uno o più agenti immobiliari perché si definisca, e il motivo è semplice: l’agente immobiliare ha le competenze necessarie per la conclusione dell’affare.

Quindi l’unica discriminante sta nelle competenze.

Ma di tutte le competenze possibili, troppo spesso ad essere cool si sottovaluta quella che è l’unica imprescindibile: la capacità commerciale, ovvero l’abilità nel chiudere un affare nell’interesse e rispetto di tutte la parti coinvolte. Perché, sembrerà strano e suonerà demodè, ma l’agente d’affari in mediazione è tale proprio perché chiude gli affari, che poi se è anche un bravo fotografo, un esperto di web-marketing, quasi commercialista e mancato notaio allora otterrà risultati eccezionali, ma se non riesce a mettere ordine in una trattativa commerciale, ha davanti a sé diverse professioni in cui eccellere (fotografo, web designer, assistente notarile ecc.) ma non quella di agente immobiliare.

Perché il vero valore, quello per cui matura il diritto ad un giusto compenso, è misurabile nella capacità di concludere positivamente e nel rispetto delle parti una trattativa, ovvero l’unico servizio che giustifica il costo della prestazione tutta, a prescindere da cosa ci sarà scritto sulla carta intestata.

A.R.

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Pubblicato il 25 giugno 2014, in Post con tag , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 22 commenti.

  1. Non penso che il “property finder” sia il nuovo che avanza o che ci sia tutta questa innovazione nell’approccio adottato. Credo che sia un lavoro fatto a metà, diversamente non si perorerebbe a più non posso la causa della “collaborazione” (che è benvenuta anche quando si prova a svolgere la professione nella sua interezza, ovvero interagendo con entrambe le parti), vitale invece se lavori solo per una delle parti…

    Credo, tuttavia, che il settore della mediazione oggi più che mai abbia il dovere di sperimentare ogni alternativa per cogliere opportunità e tendenze. Quindi ben vengano i coraggiosi pionieri!

    Quello che non mi piace, invece, sono le verità assolute ed i loro portatori, quelli che predicano il “confronto” come i comunisti di Peppone e Don Camillo predicavano la “distensione”, ma che hanno sempre ragione loro, quelli che siccome sono minoranza allora devono mettersi contro tutti perchè fa figo, quelli che….”famolo strano”.

    E comunque io sono già pronto per il Property Finder Pride!

    🙂

  2. Leggo oggi per la prima volta quedto blog, e ho letto con attenzione l articolo. Da anni lavoro col mandato di ricerca…mi occupo di cercare la casa su misura ai miei clienti…il punto non è capire di chi si fa l interesse se del venditore o dell acquirente, non è definire quale dei due modi di lavorare è più o meno “etico”….ma quale sia più funzionale per il cliente! personalmente dai risultati, non tanto in termini economici, ma di soddisfaxione dei clienti, ritdngo che il “nuovo” modo di lavorare sia più funzionale per il cliente, sia molto più vantaggioso… e per cliente intendo sia vdnditore che acquirente!

  3. Scusate.. un ultimo commento ( e questo assolutamente a vostro favore )..!! Siete molto piu’ coesi e attenti ai Blog e Social.. perchè stò notando che gli “Agenti Immobiliari” tradizionali non si “vedono” e non si “sentono” ! I casi sono 3.. 1) sono rimasto l’ultimo dei “Dinosauri” 2) stanno snobbando la nostra discussione 3) sono andati in vacanza..
    Comunque Bravi.. perchè avete sfruttato bene questo Post ! Siete attenti e conoscete bene le dinamiche del Web Marketing ! ( 1 – 0 per i Property Finder ). Chissà se qualcuno pareggia !
    A presto. Un abbraccio a tutti e buon lavoro.

    • Ciao Ragazzi ( di una volta…. 🙂 ) in realtà come dicevi Marcello la gente mormora…. ma in silenzio nella tundra..

      Che dire…i primi incontri sono partiti insieme con me e Luigi, quindi i rappresentanti di questa nuova iniziativa sanno come la pensiamo; il nostro pensiero é che l’agente che lavora solo per una delle parti, come avviene in altri paesi evoluti, può essere vincente anche se forse oggi in Italia potrebbe non avere un successo immediato.

      In seconda battuta rimango dell’idea che possa essere più vincente per molti motivi, lavorare ( se devo scegliere) solo per il venditore, insomma avere l’incarico buono….con quello nel cassetto, conoscendo bene il mercato di riferimento, porta la percentuale di successo molto vicina al 100%, cosa piu difficile anche a livello contrattuale in caso di mandato di acquisto.

      Altro discorso riguarda il costo dell’iniziativa, chi lavora solo per l’acquirente ha un piano finanziario di 2 o 3 linee di exel, quindi si tratta di un’impresa davvero LOW-COST, e questo é interessante.

      Questo post dovrebbe aggiornarsi tra 1 anno,
      tirando le somme non tanto sul numero di aderenti a DESIDERA-RE ma bensí analizzando i numeri espressi dai proprety-finder in italia e se rappresentano una bella e romantica favola o un modello vincente.

      A diplomazia mi date 100 a 0 , ma devo lavorarci, pertanto spero che questo commento possa non offendere nessuno perche non é mia volontà.

      Saluto tutti, in particolare chi sento spesso e chi ahimé sentivo spesso.

  4. Buonasera a tutti.
    Sono un cacciatore di immobili. Non mi sento “cool” e non giudico i miei colleghi “tradizionali” out. Non vorrei infatti passasse il messaggio che il property finder rappresenta il futuro mentre il resto degli agenti immobiliari è legato al passato.
    Concordo che per molti colleghi rappresenta un po’ cavalcare l’onda della novità, ma nella sostanza molto spesso si è solo inserita una denominazione anglosassone.
    La mia è stata una scelta radicale e non di facciata condivisa piacevolmente e professionalmente con altri colleghi di DESIDERA-re.
    La carta intestata è rimasta quella di prima, ma il modo di operare è radicalmente diverso.
    Non rinnego il passato, ma allo stesso tempo se una persona su due in generale reputa accessorio il mio lavoro personalmente lo interpreto come un segnale che qualcosa devo cambiare.
    Detto questo, pur mantenendo ognuno le proprie idee e posizioni, l’importante è creare referenza attiva in modo tale che i clienti soddisfatti parlino bene di noi agenti immobiliari. Indipendentemente che la denominazione sia home hunter, buyer agent o Pippo Casa.
    Buon lavoro

  5. Buonasera a tutti.

    Vorrei dare il mio contributo a questa discussione. Prima di tutto confermando che Andrea in passato ha dimostrato concretamente il suo favore alla figura del Property Finder ospitandomi per 2 volte proprio in questo spazio e che in moltissime altre occasioni ha evidenziato con i suoi articoli curiosità, originalità e apertura verso il “nuovo”.
    Proprio per questo mi permetto di ipotizzare che Andrea non si rivolgesse a noi di DESIDERAre con le sue critiche ma piuttosto a chi si affaccia a questa specializzazione con lo spirito di chi lo intende come una mera trovata commerciale di facciata.
    A decine ogni mese aggiornano il proprio sito internet con il servizio di Property Finding, forse ha ragione Andrea, è molto COOL 🙂

    Andando avanti sono molte gli argomenti che sono stati toccati e che stimolano la mia partecipazione ma obiettivamente credo che come è stato detto da diversi prima di me, saranno il tempo ed il mercato a giudicarci, tutti, me compreso.
    Certo è che “il cacciatore di immobili” ultimamente sta riscuotendo interesse, certamente molta di più che in passato.
    Credo che molto stia facendo il lavoro, in parte anche di natura informativa, di chi come me, Max, Valerio e Gianluca sta partecipando all’avventura DESIDERAre.
    Cito quelli che sono intervenuti in questo post, ma in realtà ci sono già un’altra mezza dozzina di persone che a tutt’oggi condividono con noi questo viaggio.

    Schivando le polemiche e anzi nell’ottica del confronto volendo rafforzare il messaggio sia di Andrea che di Marcello, vorrei sottolineare che per come la vediamo NOI il Property Finder è certamente un agente immobiliare che altrettanto certamente ha deciso di intraprendere un percorso di specializzazione che lo porta ad offrire un servizio mirato e personalizzato al Compratore.
    Non è ne meglio ne peggio di un Agente immobiliare.
    Un Pediatra è meglio di un Medico Generico?
    Un avvocato penalista è forse più onesto di un civilista?
    Un commercialista che si specializza in Aziende del settore alberghiero è forse più intelligente di uno che invece non ha questa specializzazione?

    Nel nostro mestiere di Property Finder non ci sono segreti, nemmeno uno.
    C’è un cambio di metodologia operativa, quello si, ma di segreti nemmeno la puzza.
    🙂
    Il campio operativo consiste nel fatto che ci dedichiamo 10 ore al giorno ai nostri 2 o 3 Compratori, lavoriamo solo in esclusiva, selezioniamo in maniera ferrea e in base a precisi paletti metodologici per chi cercare casa, andiamo fisicamente sul territorio tutti i giorni a cercare per lui, stimoliamo il mercato dei privati, consultiamo sistematicamente TUTTO il mercato delle agenzie ponendoci come un interlocutore con cui è conveniente collaborare sia economicamente sia in termini di chiarezza contrattuale.
    E per essere ancora più coerenti abbiamo deciso che contemporaneamente chi svolge questo ruolo non può avere energie e lucidità sufficienti se ha anche da seguire in vendita una dozzina di immobili o magari di più.
    Caro Marcello, so che saprai apprezzare il confronto e per questo conto su una tua risposta e quindi partendo dalla tua dichiarazione LO FACCIO ANCHE IO ti dico che ho certamente la convinzione che tu lo sappia fare, esperienza, cultura, conoscenza del mercato ne hai da vendere.
    Ma per farlo come lo facciamo noi serve che per 10 ore al giorno lavori per 2 o 3 Compratori, tutti i giorni e che tu faccia praticamente solo quello.
    Che non significa che tu non possa essere sempre e comunque più bravo di me.
    Sai quanti medici generici sono meglio di certi pediatri improvvisati….?
    🙂
    Un caro saluto a tutti.
    Giggi

    • Grazie Giggi. Come è noto da queste pagine ho sempre parlato con interesse positivo di home hunter, con te per primo. Ritornando quindi sul tema originario del post la domanda è sempre la stessa: a prescindere dalla carta intestata, è o no la capacità commerciale quella che differenzia un agente immobiliare capace da uno mediocre? Questo era il cuore del post, l’unica cosa che mi sta a cuore chiarire, perché troppo spesso sento in giro agenti immobiliari imputare al ‘cambiamento’ del mercato le loro difficoltà, quando invece sarebbe il caso di attenzionare chiaramente se le proprie ‘competenze’ siano sufficienti oggi.

      Saluti a tutti.

      Andrea

    • Ciao Giggi
      scusa il ritardo nella risposta.. ma ero occupato..! Stavo facendo il “Cacciatore d’Immobili” ! (scherzo…!!)
      Che dire.. forse abbiamo ragione entrambe (stiamo dicendo praticamente cose molto simili) ! Stiamo cercando le “differenze minime” oppure facciamo paragoni (a mio avviso un pò inadatti con medici o altri professionisti che ovviamente anche una difficoltà superiore alla nostra in termini di competenze e conoscenze.. ma sono sicuro che li hai riportati solo per fare un esempio).
      Infatti io credo che le “competenze” e le “conoscenze” di tipo giuridico, tecnico e fiscale, siano ( o meglio debbano essere ) identiche in entrambe le figure (agente immobiliare e cacciatori d’immobili).
      La specializzazione deriva dal tipo di “servizio”, dalla “disponibilità”, dalla “rappresentanza” etc..etc.. ovvero da elementi piu’ astratti ma sicuramente importanti.
      Comunque non penso che siamo qui a discutere se uno è piu’ bravo dell’altro. Come ho sempre detto gli unici giudici sono i nostri Clienti.
      Grazie per avermi menzionato e sempre un piacere discutere (per modo di dire) con chi è aperto al confronto.
      Ci si vede sul Web ! oppure in giro per l’Italia, A presto.
      Un saluto anche a te.

  6. Ciao a tutti !
    Sono agente immobiliare dal 1994 e – come ben sapete – dal 2005 mi occupo di vendita di soli immobili all’estero .
    Questa mia “specializzazione” mi ha permesso di vedere come si lavora fuori dal nostro paese e , nel contempo , di vedere in maniera un po’ distaccata come si lavora in italia .
    Personalmente ritengo si sia sollevando un “non” problema .
    Penso altresì che solo il mercato – ovvero il cliente – deciderà come e a chi affidarsi nella ricerca di un immobile .
    Non credo infine che il “nuovo sistema” ,da me peraltro sposato e adottato nel proporre investimenti immobiliari all’estero , sarà in concorrenza “con il sistema tradizionale” .
    E’ giusto che ognuno di noi si proponga come meglio ritiene impegnandosi con dedizione e serietà per brillare di luce propria anziché di luce riflessa .
    Un caro saluto a tutto voi.
    Gianluca

  7. Buongiorno a Tutti ( Andrea, Max, Veronica, Alberto e chi verrà in seguito..).. Ovviamente questo commento è dedicato soprattutto a Max e poi Andrea..
    mi permetto di lasciare ancora un umile “punto di vista” ! (anche se non richiesto) non pretendo di dire l’assoluta “verità” ma solo un pensiero da chi ormai ha vissuto 30 anni di mercato immobiliare ( di euforia e depressione, con momenti personali illuminanti e cazzate stratosferiche).
    Fermo restando che fortunatamente l’Italia è un paese libero (per ora) e che ognuno può fare ciò che ritiene opportuno rispettando le leggi, vorrei precisare che gli Agenti Immobiliari (che sanno fare questa professione) esistono ancora e ne conosco parecchi. Quello che mi infastidisce nella “Comunicazione” di questa Nuova (ipotetica) Professione denominata “Property Finder”, “Flat Hunter”, “Home Hunter”, “Home Personal Shopper” o con qualsiasi altro nome il “marketing” lo voglia definire, è il fatto che si tenda a “sminuire” la figura dell’Agente Immobiliare a vantaggio di una figura piu’ “etica” e professionalmente preparata (la mia domanda è.. ma chi lo a decretato?).
    Vedo troppo spesso sul Web, post fatti da colleghi (a volte anche amici) in cui ci si “autoproclama” come professionisti, come innovatori, come “paladini” della verità assoluta ! Senza riflettere e pensare che gli unici “giudici” della nostra Professionalità sono i nostri Clienti (questa è una verità che ci piaccia o no). Se l’attività del Property Finder (uso questo nome in quanto stò parlando soprattutto con Max che è promotore di questa lodevole iniziativa) sarà un successo e sarà illuminante per il futuro del mercato immobiliare, lo decreteranno i Clienti (sicuramente non lo deciderò io o qualsiasi altro collega). Se l’attività dell’Agente Immobiliare vivrà ancora e riuscirà ad elevarsi ad un figura di Consulente Immobiliare lo decreterà sempre il Cliente.
    Personalmente credo nella figura del Property Finder, come credo che alle volte si debba agire anche come Mandatario a Titolo Oneroso (per chi non lo sapesse.. significa “lavorare” e tutelare solo la parte Venditrice.. e forse sarebbe piu’ carino chiamarlo Home Promoter o qualcos’altro.. ma io non ho fantasia). Insomma credo un buon Agente Immobiliare si sappia plasmare ad ogni esigenza, sappia leggere il mercato, sappia ascoltare i suoi clienti e seguirli come un Consulente, indipendentemente se cura una delle 2 parti o entrambe.
    Spesso leggo che l’Agente Immobiliare non può essere imparziale e non può tutelare entrambe le parti.. (parliamone.. ma dovremmo aprire un altra discussione, con altre 100 casistiche e punti di vista.. compreso la variabile “onestà” della persona) questo aspetto mi infastidisce perchè ( seppur vero in alcuni casi ) … “sputtana” ulteriormente la categoria, screditando anche quelle persone che con tanta fatica ed impegno ogni giorno si svegliano e vanno a lavorare con motivazione e speranze. Alle volte mi sembra di assistere ad un “suicidio assistito” della categoria..
    Spesso ci declassiamo da soli.. senza che i Clienti dicano nulla (non siamo tanto “normali”) ! Bah.. questo autolesionismo pubblico non lo capisco.
    Ancor piu’ incredibile è fare la “guerra” discutendo su quale di queste 2 figure è quella piu’ credibile, quella piu’ onesta, quella piu’ interessante, per poi arrivare alla soluzione magica della “collaborazione” tra le stesse ?
    Ma di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di 2 agenti immobiliari che collaborano.. praticamente stiamo dicendo e promuovendo quello che succede da sempre, ma con nomi e autoproclami diversi.
    In effetti non me ne ero mai accorto, ma io e mia moglie facciamo i “Property Finder” da sempre.. però alle volte facciamo anche gli “Home Promoter” e alle volte facciamo entrambe le figure (ma in questo caso preferisco chiamarmi semplicemente Agente Immobiliare).
    Sono sicuro che questo mio commento farà “incazzare” (spero non troppo) Max, soci e altri che la pensano diversamente dal sottoscritto, ma reputo che una persona adulta e convinta in ciò che crede, sia per lui doveroso essere chiaro e trasparente nei propri pensieri e nella propria comunicazione (indipendentemente dalla successiva “impopolarità” che dovrà sopportare).
    In effetti conosco MAX e soci personalmente (ma solo superficialmente e di “sfuggita”), ma devo dire che l’impressione è ottima (anche se mi infastidiscono ogni tanto.. nel post non so se si capisce.. ma cerco di scherzare un pò).
    Mi sembrano ragazzi (vi chiamo cosi perchè sono piu’ vecchio) molto capaci, professionali e “svegli”.
    Leggo spesso dei loro post molto interessanti e ne condivido i contenuti.
    Ma.. la definizione del “Property Finder” in termini di “comunicazione” (per come la vedo io) la devono “smussare”, “aggiustare”, “tarare”.. perlomeno dovrebbe avvicinarsi ad una sorta di “specializzazione” dell’Agente Immobiliare, ma deve rimanere inequivocabilmente sempre Agente Immobiliare.. (lo sò che spesso lo scrivete.. ma purtroppo si percepisce altro.. c’è sempre una piccola vena critica che infastidisce gli Agenti Immobiliari incalliti come “me”.. un po’ tradizionali ).
    La Vostra idea ed il Vostro progetto è lodevole (soprattutto) perchè piena di entusiasmo e di “credo”… in un momento cosi difficile in Italia e questo è molto importante !
    Ma non posso fare a meno di comunicarvi il mio “punto di vista” perchè troppe volte mi sono sentito infastidito (come figura professionale.. visto che mi reputo ancora Agente Immobiliare, anche se chi continua a svolgere a tempo pieno tale attività è mia moglie).
    Reputo che la “nostra” (si.. perchè ripeto anche io la faccio) attività di Property Finder sia valida e che Voi abbiate avuto il merito di comunicarlo (in termini chiari e interessanti) a tutto il settore immobiliare, facendo conoscere questa attività già presente sul mercato da sempre (per chi sa fare la professione) con una veste innovativa, gradevole e motivante. In questo siete stati molto bravi (e siete molto bravi nel Marketing) e pertanto Vi auguro che il progetto dia i suoi frutti, ma vi chiedo di rispettare sempre i vostri colleghi un po’ piu’ “tradizionali”.
    Adesso ho superato i 100.000 caratteri.. stò diventando logorroico anche con me stesso.. mi stò stufando e pertanto Vi saluto tutti. Specifico nessun attacco “personale”. Rispetto tutti e tutto, ma come sempre dico ciò che penso, cercando di non offendere mai nessuno perchè non ho la “verità in tasca”, ma i “sassolini nella scarpa” mi danno fastidio.
    Buon rilassamento a Tutti durante il weekend.
    Un abbraccio a tutti gli Agenti Immobiliari (ok anche ai Property Finder)

    • Caro Marcello,

      ti assicuro che non mi hai fatto “incazzare” con il tuo commento. Anzi, la stima che nutro (direi nutriamo tutti) nei tuoi confronti è immutata se non addirittura aumentata dopo questo “confronto conoscitivo” che non abbiamo avuto modo di fare prima in versione “live”! 😉

      Innanzi tutto ribadisco che l’attività che abbiamo voluto identificare e denominare “Property Finder” (termine anglosassone che esprime il concetto di “cacciatore di immobili” con semplicità e chiarezza, anche e soprattutto sul mercato internazionale) nasce da un preciso e voluto posizionamento nei confronti di un soggetto (Cliente acquirente, in questo caso) per poter dare Valore alla sua Esigenza e far passare in secondo piano l’oggetto, quindi l’immobile.

      Non è una novità, già esiste negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia, ecc. ed è stata sperimentata, affinata e personalizzata in oltre 5 anni di prove, difficoltà e successi da Luigi “Giggi” Benedetti con DESIDERATA domus a Bologna. Oggi sono i Clienti che lo scelgono per referenza attiva… la voce gira e si può permettere di avere anche una “lista d’attesa”.

      Da oltre dieci mesi di confronti, approfondimenti, e analisi con Valerio (mio socio in CORUS Real Estate, dove ci siamo posti sempre come Consulenti di Parte) e Giggi, relazionandoci costantemente con altri agenti immobiliari localizzati in maniera eterogenea sul territorio nazionale ed internazionale (e che oggi partecipano in buona parte al progetto) abbiamo ritenuto opportuno mettere a frutto le competenze maturate nello sviluppo e gestione di network oltre ai princìpi di comunicazione e marketing (che abbiamo affinato anche grazie ai tuoi webinair) abbiamo voluto comunicare “al mondo” che facciamo i Property Finders, e vogliamo fare esclusivamente questo per farci identificare sia dai Clienti che dai Colleghi per quelli che si occupano di qualificare il Cliente acquirente per accompagnarlo fino alla soddisfazione del proprio “Desiderio” (immobiliare).

      I riscontri sono molto gratificanti, soprattutto dai Colleghi che vogliono saperne di più (riceviamo due/tre mail al giorno per informazioni e approfondimenti), che ritengono opportuno porsi in modo diverso da come sono nati e cresciuti nel mercato semplicemente perché hanno un’altra visione e sono convinti che questo approccio possa qualificare la propria professionalità. Ma sono soprattutto i Colleghi “tradizionali” (quelli con le agenzie su strada, quelli che acquisiscono immobili da vendere) che ci contattano per farci sapere che comprendono il valore di quello che vogliamo fare e si rendono disponibili a mettere a disposizione il proprio portafoglio immobili per una reale e fattiva Collaborazione.

      Quindi è chiaro che la nostra idea di Property Finiding non è assolutamente in contrapposizione con gli Agenti Immobiliari sul territorio. Non la sminuisce ma la esalta come controparte qualificata per Collaborare e trovare gli immobili necessari alle nostre attività di ricerca. Le agenzie sono i Consulenti che curano gli interessi dei Clienti Venditori che gli hanno dato fiducia conferendo l’incarico di vendita del proprio immobile.

      I Property Finders sono Agenti Immobiliari, sono mediatori, sono intermediari!
      Diciamo che hanno deciso di qualificare al massimo le Richieste Clienti, selezionandole e seguendone solo due/tre per volta dando loro la massima attenzione. Non hanno un’agenzia su strada, un portafoglio immobili a cui dedicare la dovuta attenzione e cura ma analizzano quelli sul mercato, preferibilmente tramite i Colleghi delle Agenzie con cui coltivano costantemente rapporti di conoscenza e stima.

      Ricordi le Agenzie di una vendita di anni fa? C’erano i funzionari acquisitori e i venditori, con ruoli ben chiari e definiti, ognuno con il proprio obiettivo da raggiungere. E il proprio interesse coincideva con quello del Cliente seguito. A vantaggio del fatturato di Agenzia! 🙂

      Con le nostre attività “social” e di confronto con i Colleghi cerchiamo di far conoscere e qualificare questa strana figura del Property Finder, che qualcuno identifica anche come Mandatario a Titolo Oneroso (dove però “il mandatario si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto del mandante” – art. 1703 c.c.- quindi più vicina alla figura del procuratore o del gestore di immobili turistici) mentre è a tutti gli effetti un Mediatore in quanto “mette in relazione due o più parti per la conclusione di un affare (art. 1754 e ss. codice civile)”, come ha correttamente citato da Andrea nel suo post.

      Non voglio invece entrare nel merito dell’ “imparzialità” del mediatore, che idenficherei più come “correttezza” e “diligenza del buon padre di famiglia”, che do come assodata in un Professionista che si possa definire tale, in qualunque campo.

      Certo è che se entrambi i Clienti avessero un Consulente dedicato che tuteli i propri interessi ci sarebbe molta più chiarezza, fiducia e, probabilmente, un aumento sostanziale delle transazioni, che oggi sono territorio di intermediari abusivi (qualificati come consulenti e valorizzati per il loro apporto, ma sempre abusivi) e quindi non idonei a rientrare nella logica di collaborazione e della pluralità di mediatori prevista anche dal Codice Civile.

      Quindi, per concludere, accogliamo con interesse i tuoi preziosi consigli cercando di costruire al meglio un significato più ampio, qualificante e gratificante nel termine “Property Finder” come specializzazione dell’Agente Immobiliare nella “Ricerca su Committenza” che si possa relazionare con tutti i Colleghi collaborativi sul territorio al fine di velocizzare le transazioni ed intercettare anche buona parte di quel 50% di inintermediato che tanto ci interessa!

      Un caro saluto e un arrivederci a presto in versione “live”! 😉

      Max

      • Grazie MAX
        della Tua (Vostra) cortese risposta.. ero certo che non vi incazzavate (siete persone intelligenti e a me piace spesso provocare/scherzare).

        Il tuo Post è chiaro e si percepisce il “credo” della Vostra iniziativa. Come ho già specificato nel post precedente siamo in sintonia sulla figura del “Cacciatori d’immobili” che è un’attività specialistica dell’Agente Immobiliare, mi premeva solo far capire che la “percezione” mia e di molti altri colleghi ( che spesso non si espongono pubblicamente.. ma criticano nel “sottobosco” ) un pò distorta e quindi la richiesta di “aggiustare il tiro”. Lo chiedo a Voi perchè siete i Leader nella Comunicazione di questa variante della Professione. Molti altri di cui non faccio nomi, sono piu’ espliciti e divulgano spesso false o devianti informazioni sulla categoria “tradizionale”. Per questo motivo l’appello è rivolto a Voi che potete creare un Trend Collaborativo e fare chiarezza assoluta in tal merito (cercando di fare ragionare anche chi esagera).

        Come ben saprete i “Cacciatori d’Immobili” stanno nascendo anche troppo velocemente, (in varie zone d’Italia e con nomi “fantastici” addirittura per distinguersi da altri Cacciatori d’immobili) ma senza avere un metodo, un standard qualitativo, una linea di condotta chiara e trasparente e questo rischia di creare lo stesso problema che già si riscontra nella nostra categoria. Praticamente un guerra senza frontiere.

        Comunque concordo con Gianluca, non facciamolo diventare “un caso”. Era solo un “punto di vista” ed un consiglio. Mi farà sicuramente piacere confrontarci in modalità “live”. Sempre aperto ai confronti costruttivi.

        Buon lavoro ragazzi e Buona Domenica.

  8. Caro Andrea,

    ho letto con molta attenzione il tuo post e mi è sembrato di cogliere una vena critica proprio nei confronti di quello che stiamo portando avanti con l’attività di Property Finding: porsi come “Consulente di Parte” anziché come “Agente immobiliare super partes”.

    Non si tratta di rinnegare il proprio passato (soprattutto quando si hanno alle spalle oltre 20 anni di “onorata carriera”) ma di evolversi verso qualcosa che si reputa più qualificante, più specialistico… in grado di Valorizzare ulteriormente il proprio apporto professionale nel mettere in contatto le Parti.

    Non è questione di termini più o meno “cool”, ma di sostanza!
    Bisogna identificare ciò che il Cliente percepisce come Valore, non quello che consideriamo noi come “giusto compenso” semplicemente perché abbiamo avuto la “capacità” di concludere positivamente una trattativa o perché siamo abilitati e quindi ne abbiamo “diritto” come sancito dalla legge (!).

    Nel resto del mondo evoluto il Cliente, acquirente o venditore che sia, si rivolge ad un Professionista (che retribuisce direttamente) in grado di interpretare le sue esigenze e di tutelare i suoi interessi. Esattamente come per gli avvocati dove esistono, naturalmente, interessi contrapposti tra i rispettivi Clienti.
    Nella trattativa l’ottimale l’ideale sarebbe far incontrare due Professionisti che si confrontano, con capacità commerciale e competenza tecnica, per trovare un accordo soddisfacente per entrambi i propri Clienti. Se ne avessero uno “super partes” non sarebbe necessaria una trattativa commerciale, no? O, peggio, si potrebbe supporre che l’unico interesse che il mediatore vuole difendere sia il proprio anziché quello delle Parti…

    Porsi come “Consulenti di Parte” consente di vedere il proprio lavoro Valorizzato dal Cliente in maniera limpida e trasparente. La controparte, se non è assistita da un proprio consulente, si limita a “subire” il servizio (senza ombra di dubbio esistente) che non viene ovviamente “percepito” in quanto “non richiesto” (l’acquirente è interessato principalmente al bene, non all’intermediario che lo tratta) e, comprensibilmente, pagato con reticenza.
    Esattamente quello che ha già messo in atto Remax (che dovresti ben conoscere), con le promozioni a “Provvigioni Zero” o “NO Provvigioni” per l’acquirente (ma raddoppiate al venditore) al fine di agevolare le compravendite.

    Se poi prendiamo atto, poi, che buona parte del 50% non intermediato dagli Agenti Immobiliari abilitati viene gestito “abusivamente” da altri professionisti (avvocati, architetti, geometri, ingegneri, salumeri, portinai, ecc.) il cui apporto viene comunque valorizzato e remunerato, forse è il caso di pensare che l’esigenza del mercato e dei Clienti non è quella, ad esempio, di dare incarico a 10 agenzie per aumentare le potenzialità di vendita o di lasciare la richiesta in altrettante agenzie nella speranza che gli trovino l’immobile desiderato, ma di avere un Professionista competente (e abilitato!) che gli possa dedicare la corretta attenzione e il giusto tempo per l’incarico che ha ricevuto.

    Noi, con DESIDERAre Property Finding, facciamo questo: “Mettiamo in relazione due o più parti per la conclusione di un affare, (anche con intervento di una pluralità di mediatori – leggasi “collaborazione” -) il tutto dando origine al pagamento di un compenso”, esattamente come sancisce il Codice Civile e come regolato dalla Legge 39/89.
    Lo facciamo esclusivamente come Agenti Immobiliari abilitati e ci facciamo retribuire (magari anche di più del solito) dal Cliente che ci incarica, favorendo così una concreta collaborazione con qualsiasi altro Agente Immobiliare, aumentando le possibilità di conclusione dell’affare e velocizzando i tempi.

    Se il mercato si “doterà” di Professionisti in grado di confrontarsi e collaborare, senza alcun conflitto di interessi, allora anche sistemi già sperimentati come l’MLS avranno un senso, anzi saranno indispensabili e i Portali rimarranno una simpatica vetrina per chi preferisce rivolgersi esclusivamente al Cliente finale che, forse (vista l’importanza dell’operazione che si appresa a fare), avrà già deciso di affidarsi ad un Property Finder che possa tutelare i propri interessi.

    Spero così di aver chiarito la mia posizione e quella dei Colleghi che, come noi, hanno realmente voglia di uscire dallo stallo di questi anni senza lamentarsi del “mercato” ma agendo positivamente e attivamente su quel 50% di inintermediato interpretando le esigenze dei Clienti e non solo le proprie.

    Un caro saluto

    Max

    • Buongiorno Max, rinnovando a te e a tutte le persone a te vicine e che ho avuto modo di conoscere personalmente nel corso del tempo, e verso le quali non ho mai nascosto la mia stima, dando anche spazio su questo blog, non era mia volontà citare ne voi ne i vostri ammirevoli progetti che sono frutto di anni di specializzazione nel settore (cosa che di fatti non è), ma piuttosto fare dei distinguo tra chi come voi con maturità e competenza ha scelto per tempo come rinnovarsi e chi invece si ripresenta sotto nuove spoglie senza portare vero valore aggiunto. Mi spiace che ne abbiate percepito un attacco personale, anche in virtù del fatto che conoscendoci personalmente avrei potuto dirvi quello che pensavo direttamente.

      Buon lavoro,

      Andrea

      • Bene, grazie Andrea.

        Per me è stato importante chiarire a tutti i tuoi lettori l’approccio con cui vogliamo intraprendere questa strada, soprattutto nei confronti delle persone che non ho avuto il piacere di incontrare personalmente.

        Il tuo non l’ho percepito assolutamente come un attacco personale ma come una potenziale critica ad un’interpretazione del ruolo di Agente Immobiliare (dove spesso cambiano i termini ma non la sostanza) comunque consapevole che anche tu, come noi, credi nel valore della collaborazione e della condivisione per qualificare maggiormente la nostra Professione! 😉

        Un caro saluto, a presto

        Max

  9. In questo clima di assoluta euforia, frasi fatte, pseudo novità, finte collaborazioni, lotte intestine e corsa ad accaparrarsi il posto in prima linea è necessario dare precedenza alla chiarezza senza la quale nessun lavoro e nessuna idea porterà veri benefici. Il cliente ha bisogno di scegliere ciò che meglio risponde alle proprie necessità ed ha il diritto di avere servizi efficienti e interlocutori reali che svolgono il proprio lavoro nel rispetto dello stesso, del cliente e del clima di collaborazione che in Italia a parole sembra avere toccato livelli ottimali ma che nella realtà non lo sono.Meno confusione e più attenzione al problema. C’è chi lavora a questo forse con meno enfasi e pubblicità ma le vere e costruttive idee ci sono e si sta lavorando nell’ottica di una reale progetto che si spera porterà un pò di serenità in un settore al momento in piena crisi di identità.

  10. salve @andrearusso e un saluto anche ad @marcellogattomonticore ! seguo con piacere tutti i post!

  11. Bravo Andrea ! Hai avuto coraggio a fare un po’ di chiarezza..! Sicuramente il tuo Post può essere in controtendenza, ma è l’assoluta verità ! Le “mode” nel nostro settore non fanno fare “soldi”.. Solo il duro lavoro, svolto con onesta’ e tanta competenza. Questo non significa che dobbiamo “distruggere” o non apprezzare le idee e le opinioni altrui ( anzi alcune iniziative sono anche ammirevoli perché piene di entusiasmo ) ma nel settore immobiliare non si deve inventare molto, bisogna piuttosto concentrarsi nel “migliorarsi” e “perfezionarsi” continuamente.
    Il tuo Post.. Sembra che passi inosservato.. ( ma non è così…) Solo che è diventato scomodo “esporsi” ! Ma siccome io non ho più alcun tipo di problema ad “esporsi” e a 50 anni non ho più voglia di “non dire ciò che penso”.. Supporto pubblicamente ciò che scrivi ( con tutto il rispetto di chi la pensa diversamente ). Buona giornata a Te ea tutti coloro che leggeranno questo Post.

    • Grazie Marcello, apprezzo molto il tuo commento. Come dici bene ho soltanto voluto fare chiarezza su quella che dal mio punto di vista è l’attività di agente immobiliare.

  1. Pingback: E se si cominciasse a fare un pò di chiarezza? | VERONICA PIRRONE Indipendent Property Finder

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