A tu per tu con una Property Finder. Intervista a Veronica Pirrone

Veronica Perrone – Property Finder
Buongiorno Veronica, da un po’ di tempo ti seguiamo nei tuoi viaggi con i quali ci stai aiutando a scoprire una nuova professione: il Property Hunter. Abbiamo già parlato di Home Hunter con Giggi Benedetti l’anno scorso e ,dato il crescente interesse sull’argomento, vorremmo saperne di più da te.
d. Da Palermo al mondo, possiamo dirlo? Come sei arrivata a quest’attività, parlaci un po’ di te?
r. Buongiorno Andrea! E grazie per l’interesse.
Possiamo dirlo! Una palermitana con il passaporto sempre a portata di mano!
Nasco come Ingegnere Edile e mi sono laureata con una tesi, riguardante un intervento di edilizia residenziale nel centro storico di Marsiglia, che è stata oggetto di partecipazione al Premio Internazionale Compasso Volante la cui giuria è stata presieduta a Pechino dall’architetto inglese Ian Ritchie.
Ho intrapreso subito la libera professione che, a diffferenza di tanti miei colleghi, mi ha portato a muovermi spesso sul territorio nazionale ed operare a stretto contatto con tutte le figure in gioco nel settore immobiliare e delle costruzioni. Mi hanno sempre affascinato le figure professionali anglo-americane del settore e ne ho sempre condiviso la filosofia ed il modo di operare.
Determinante per l’avvio della mia attività di property finder è stato l’incontro dello scorso anno con Gianluca Santacatterina, ceo della società immobiliare Luxury&Tourism.
Essere una Property Finder mi consente di viaggiare ed operare in maniera indipendente, in un clima di esclusività e fiducia mettendo il cliente al centro della mia attività. Sono convinta che a breve il mercato estero ci regalerà grandi opportunità sotto il punto di vista dell’investimento immobiliare.
d. Quali obiettivi ti poni nella tua attività e come riesci a interpretare le esigenze dei tuoi clienti?
r. Il mio obiettivo è quello di affiancare il cliente che vuole investire in un immobile all’estero, cercando di comprendere quali siano le sue esigenze reali, indirizzandolo verso un prodotto Tailor Made, su misura ed in linea con il budget e le aspettative del cliente stesso. Il cliente si rivolge a me perché ho la possibilità di accedere ad una rete di acquisto internazionale costituita da più canali: privati, costruttori e le stesse agenzie immobiliari. Seguo il cliente a 360° dalla ricerca degli immobili alla visione degli stessi, della stesura del contratto di compravendita aiutandolo a risolvere e ad affrontare tutte le incombenze di carattere tecnico- burocratico fino alla gestione se richiesta tramite Servicing Agreement.
d. Qual è il tuo rapporto con gli altri professionisti del settore?
r. Un rapporto abbastanza sereno basato sul confronto costruttivo e sulla fattiva collaborazione.
La figura del property finder all’estero è radicata da un decennio ed è più semplice interagire; sicuramente in Italia è ancora guardata con sospetto sia dagli addetti del settore che dai potenziali clienti.
d. Andiamo verso un mercato che premierà le specializzazioni, cosa ti senti di consigliare a chi vuole diventare property finder?
r. Il consiglio principale che posso dare a chiunque voglia affacciarsi a questa attività è sicuramente quello di decidere in quale settore specifico operare; che sia il mercato immobiliare estero, quello italiano o quello del lusso, è essenziale decidere quale tipo di servizio offrire al cliente.
Una volta decisa la strada da intraprendere il consiglio successivo è quello di tenersi costantemente aggiornati sul mercato, di perfezionare il proprio bagaglio formativo e di sfruttare “personalizzandoli” tutti i mezzi che l’era digitale ci mette a disposizione.
Le condizioni del mercato immobiliare ante crisi hanno facilitato molto il lavoro degli addetti del settore ma oggi la crisi ci porta a confrontarci con un cliente molto attento, informato ed esigente e l’alto livello di specializzazione e la conoscenza vera del mercato fanno la differenza!
d. Da quest’anno le nostre interviste sconfinano un po’ nel privato. Quali sono le tue passioni e come riesci a coniugarle con la professione?
r. Mi ritengo fortunata perché la mia passione più grande è viaggiare ed è parte integrante della mia attività. Non amo essere definita una turista e non mi comporto da tale, mi piace invece confondermi con la gente del posto, dialogarci, vivere le realtà locali in toto. Sono una frequentatrice assidua di musei e quando si creano le condizioni trascorro qualche ora a fotografare con un gruppo di amici. La buona cucina ed il vino non devono mancare mai!
Grazie Veronica, buona ricerca e buon viaggio!
Nelle prossime settimane ospiteremo dei contributi di Veronica su questo blog e impareremo a conoscere meglio l’attività di finder immobiliare.
Pubblicato il 28 marzo 2014, in interviste con tag budget, estero, Gianluca Santacatterina, Giggi Benedetti, immobile, Immobiliare, Italia, professionista, Property Hunter, specializzazione, Veronica Pirrone. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
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