Vuoi diventare un ottimo agente immobiliare? Non fare l’agente immobiliare

547781_10202446820721284_659107602_nChi vive l’attività intensamente, non ha bisogno di farsi dare spiegazioni su STRESS, PROBLEM SOLVING CONTINUO, CLIENTI SCORRETTI, e RITMI DA PAZZI. L’assorbimento e’ totale lo so, e so anche che se stai lavorando a ritmi folli, nel breve il risultato arriverà, matematico. Ma, forse, adesso e’ necessario investire tempo e risorse puntando al medio-lungo periodo e non solo al breve.
Prova UN giorno alla settimana a NON fare l’ agente immobiliare.Tutti gli operatori immobiliare ben organizzati, modellano tra fine anno e inizio anno i loro Obiettivi per l’anno successivo.

1. Numero di vendite

2. Numero di immobili in Portfolio

3. Fatturato.

Questi sono definiti OBIETTIVI QUANTITATIVI.

Quello che invece non viene mai prefissato dall’agente immobiliare sono gli OBIETTIVI QUALITATIVI.

Con obiettivi qualitativi intendo:

Personal Branding ( promuoversi personalmente come professionista)

Accrescimento Conoscitivo ( frequentazione e interazione all’interno di Top Blog e gruppi riguardanti il mondo Immobiliare magari su Linkedin)

Accrescimento Formativo  (webinar o corsi che NON riguardino esclusivamente vendita e acquisizione immobiliare, ma magari Web Strategy o Corsi su come proporsi personalmente sul Web)

Creare Sinergie ( studiare progetti con colleghi in gamba in giro per l’Italia, che si allineano con il tuo pensiero di sviluppo e/o che ti hanno aiutato nell’aprire la mente su temi innovativi in cui credi)

Il target futuro, i nostri futuri clienti inevitabilmente masticheranno  web. Conosco già proprietari che, prima di decidere se affidare un immobile o no a qualcuno, scrutano le notizie e le recensioni e dell’agente immobiliare su Google e sui Social Network: bisogna esserci e bisogna dedicargli tempo.

Come dargli torto…? Se penso agli ultimi 12 mesi, le persone illuminanti che ho conosciuto grazie al web (che poi sono diventate anche amici), le sinergie che stiamo cercando di mettere insieme, beh… ogni giorno a rotazione ti viene dato lo sprint necessario per cercare di provare a realizzare qualcosa di innovativo.

Quest’anno ho viaggiato talmente tanto per conoscere colleghi che mi e’ venuta la faccia a Punta come il Freccia Rossa, ma la cosa bella è che non mi è pesato per nulla.

Ripenso invece ai 14 anni precedenti di riunioni settimanali fatte nella mia città , a discutere per ore e ore delle solite cose… e mi darei dei pugni in testa.

Se penso alla mia azienda ideale, la definirei Co-Minds (Compagnia di Menti), un gruppo di professionisti dislocati per l’Italia, che si sono precedentemente Conosciuti, Piaciuti e soprattutto Scelti reciprocamente e che non si sono visti Imposti l’un l’altro, che si incastrano come un puzzle nelle varie competenze, che traggono da questa unione vantaggi reciproci, scambiandosi opinioni, errori, successi, idee innovative, proposte e, per finire che non fa mai male, fanno gruppo d’acquisto.

Puntare sugli Obiettivi Qualitativi, significa saltare giù dalla ruota un giorno alla settimana per un investimento personale e non aziendale di medio/lungo periodo.

Sei disposto a farlo?

Simone Rossi

Simone Rossi
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Pubblicato il 6 novembre 2013, in guest post con tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 23 commenti.

  1. è sempre stato il mio sogno far parte di un gruppo basato sulle stesse fondamenta(educazione, serietà e buon senso, giusto riassunto di Marcello), con lo scopo di crescere, scambiare idee, confrontarsi. sono vissuta a lungo in un franchising e sono uscita in tempo, prima di rischiare ad inquinarmi troppo. poi ho sofferto di solitudine, ma fortunatamente ho scoperto i gruppi di discussione su Linkedin ed ho cominciato a sperare.
    complimenti simone.

    • Bravissima Lidia,
      Grazie a questi gruppi di linkedin cerca di far diventare reale e costruttivo il virtuale..

      Prenditi un caffè con alcuni colleghi che ti “piacciono”…e che hanno peculiaritá che tu non hai.

      Prima offriti di dargli TU una mano e un consiglio.

      Seleziona contatti primari massimo 4/5 e curali settimanalmente.

      Il network aiuta a completarsi reciprocamente

      🙂

  2. Buonasera Simone, tutto molto interessante ciò che scrivi, se c’è una persona che ama avere rapporti nel nostro settore sono sempre stata io! Da 30 anni, ma la competizione che nasce in alcuni soggetti mi ha demotivato! Ho conosciuto persone carine ed oneste con cui non sono riuscita a chiudere una vendita, e miserabili con cui non ho voluto lavorare, che hanno chiuso vendite anche importanti fregando quei clienti che poi non avranno mai più fiducia nella categoria. Lavoro per me, per la mia società da sempre da 30 anni sono titolare, ma fino a pochi anni fa esisteva l’etica,l’onestà,la sinergia ma oggi questa crisi ha messo a fuoco il peggio del peggio, un tempo il cliente mi dava i suoi immobili da vendere, studiavamo un prezzo onesto e mi gratificava oltre alla provvigione, nasceva la fiducia, il rispetto, la stima! Ora i clienti danno per scontato che siamo una categoria di gente che li vuole fregare e discutono sulla provvigione sapendo che solo un bravo commerciale iimmobiliarista potrà portargli a casa la vendita o l’acquisto ! Se affitti un negozio, poi la loro attività non funziona è colpa tua che glielo hai affittato, mentre gli incapaci sono loro che si sono improvvisati, se glielo vendi e non incassano abbastanza, avresti dovuto avvisarli! Se vendi una villa e gli dai una mano a portarla a casa al prezzo più onesto possibile, chi la compra ti dice”Forse potevamo spuntare un prezzo più basso” chi la vende” Potevamo chiedere di più l’avrebbe comprata comunque” questo anche grazie ai colleghi che quando scoprono la vendita o l’acquisto “venivi da me risparmiavi tot…” così questi clienti brancolano nell’assoluta insicurezza e nella totale sfiducia! Dai diciamocelo, la nostra categoria ha bisogno di cambiare radicalmente!
    Parli di servizi che l’immobiliarista dovrebbe dare? L’unico servizio che dobbiamo imparare è l’educazione alla serietà, all’etica quella vera, quella che rende un professionista una persona che tutela con correttezza sia l’acquirente che il venditore senza sotterfugi o strane strategie, senza bugie ed assurde aspettative!! E non c’è niente da inventare, credimi, dobbiamo resettare e ricominciare tutti in egual modo e quando il cliente dirà “mi fido solo di….per i miei immobili sia d’acquistare che da vendere” allora saremo tornati ad essere credibili, seri e capaci!! Ma anche i clienti vanno scelti con lo stesso criterio…. e che smettano di farci perdere tempo!!! Grazie Anna

    • Condivido Anna..! Assolutamente.. Serietà, educazione e buon senso. Solo successivamente potremo pensare ai servizi, alla tecnologia e quant’altro possa essere utile alla nostra categoria.
      I “fondamentali” devono essere messi in discussione (anche da parte dei clienti).

      • Marcello a proposito di buon senso …

        Venerdi ho gia prenotato il nostro posticino dove fanno la cipolla fritta che ti aggrada tanto…

        Dopo non ti incontri con clienti vero???

        Quello non sarebbe huon senso!!!!! :-))))))))

  3. Dopo tanti anni di ” onorato” servizio posso affermare che non esistono ricette per diventare “più bravi “nel proprio lavoro, al contrario basta semplicemente esserlo!!
    Curare la propria clientela come un buon professionista deve fare sempre, aggiornarsi e nulla di più, il resto è solo tempo perso…

    • Maurizio se tu sei convinto, hai una grossa fortuna, quella di non doverti innovare ma solo aggiornare.
      L’hanno fatto molte aziende automobilistiche, come Tesla, che non costruiscono autovetture ma pc con le ruote e solo su commissione…boom in borsa.
      L’ho stanno facendo tutte le piu grosse Multinazionali, azzerare i processi e reinventarli.
      Peró ci sta che tu sia bravo uguale e ottenga gli stessi di risultati sempre da sempre. 🙂

      • Nella libera professione non ci si improvvisa, i clienti hanno testa pensante e si rendono immediatamente conto se di fronte hanno un interlocutore preparato e serio piuttosto che un ragazzino a caccia di incarichi ed a qualunque prezzo..oppure, nel caso di una vendita, di una persona superficiale con doppiopetto, scarpe lucide, tirato ed abbronzato e…nulla più!
        Ciò detto mi permetto di correggere la tua sottile ironia al riguardo,io non sono convinto di essere bravo, ma guarda caso ( e di ciò ci si accorge subito)mi accorgo che è ciò che pensano tutti i miei clienti, anche quelli nuovi e conosciuti per la prima volta…secondo te questa è mia bravura oppure è un attestato che ti viene attribuito da chi ha risparmiato da una vita e si appresta ad effettuare il suo acquisto più importante di sempre?
        Io non cerco clack che mi dicano quanto sono bravo, mi impegno tutti i giorni a fare al meglio il mio mestiere, mi aggiorno, mi aggiorno e poi mi aggiorno, stringo accordi e convenzioni con banche e notai, cerco di offrire il “mio” prodotto sempre “chiavi in mano”..tutto qui…
        Il bisogno di aggregarsi nasce solo dall’insicurezza della propria preparazione e/o, in subordine, siccome non tutti sono nati leader, il bisogno di riflettersi nell’immagine altrui per poter brillare di luce riflessa…
        Che poi tu mi faccia leggere esempi che nulla hanno a che vedere con la realtà immobiliare non h alcun senso logico e, se vogliamo nemmeno pratico 🙂
        L’efficienza ( e sopratutto l’efficacia) non sono merce reperibile al mercato, o te la sei fatta con il duro lavoro o non la conoscerai mai..

        Cordialmente

  4. Ottimo articolo SIMONE.. ! Sei veramente Bravo.. Mi piace molto la tua definizione di Co-Minds ! Non posso fare latro che condividere tutti i tuoi pensieri e sperare che tu sia il “rappresentante” di una nuova generazione di Agenti Immobiliari, che abbiano un “mente digitale” ma un “cuore pulsante”. Bene.. continua così..!!

    • Marcello nulla sarebbe stato possibile senza un tuo imprinting.

      Ti saró sempre grato, mi ha aperto la testa, l hai vuotata da 16 anni di sedimenti “nucleari tossici”

      Un abbraccio

    • In quanto titolare del blog, mi dissocio dai commenti e vi invito a non utilizzare toni non consoni al tenore di questo sito che dal 2009 ad oggi non ha mai dovuto assistere a scene simili. Inoltre non mi assumo alcuna responsabilità in merito a quelli che sono pareri personali espressi liberamente dagli scriventi.

  5. Ottimo professionista. Nel loro ufficio mi sono sentito sicuro e tutelato nell acquisto del mio immobile. grazie mille a simone rossi e al suo staff.

  6. luigi passarin

    il cliente che compra vuole un servizio di assoluta qualità’, non un marchio, ricordiamoci che si ha a che fare con persone che hanno risparmiato una vita e spesso mettono nelle nostre mani i loro sacrifici…non si può’ e non si deve pipì lavorare con superficialità’, in tutti i settori, l’era dei robot è finita, dobbiamo capire che ci troviamo di fronte a una nuova era socio-politico-culturale-economica. chi si ferma ricordando gli anni ’80, wall street o boiler room style è perduto.

  7. federico sella

    Ciao lavoro a Ferrara, l’idea degli spunti reciproci ė interessante, ma come si puó coniugare questo tipo di condivisione di lavoro con altri colleghi in giro per l’Italia ? Servirebbe troppo tempo…ed é giâ difficile fsrlo con colleghi della stessa cittâ!

    Per gli altri punti direi che posso solo dirti che stanotte avrô davvero da pensare ..

  8. Bravo Simone.
    sono d’accordo con tutto ciò che scrivi.
    Io sono anni che investo in formazione personale e professionale. E mi sono rivolta sempre a persone preparate e all’avanguardia.

    Mi metto sempre nell’ottica del mio cliente ideale e come vorrei uscisse dalla trattativa, superando le barriere culturali fortemente radicate sulla nostra professione. E mi batto perchè il mio cliente sia felice delle scelte che fa quando acquista casa.

    Mi piace moltissimo l’idea di avere una sinergia di menti pronte ad innovarsi. e’ DOVEROSO.

  9. Preferisco ‘Ciao’ che ‘Salve’ Fabio 🙂

    Con Personal Branding intendo la promozione di te stesso, della tua figura professionale, non dell’azienda per cui lavori.
    Io ho fatto parte di strutture con 30/40 persone dove non esiste una omogeneita’ qualitativa, e’ normale non siamo robot,o un circuito stampato.. Succedeva quindi che se un cliente incrociava uno dei migliori Agenti di quell’azienda, aveva un vision aziendale positiva, qualora ne incontrasse uno meno ‘bravino’ la sua vision sarebbe stata negativa.

    Nell’ultimo periodo, la gente penso sia assuefatta dai marchi e delle aziende in genere, la gente vuole comprare e vendere con delle persone in carne ed ossa, da Professionisti con una buona reputazione , l’azienda per cui lavora viene dopo.

    L’azienda ha pero’ un compito, deve essere pronta a dare i ‘servizi’ al suo agente Immobiliare per metterlo nelle condizioni migliori di lavorare, ma la qualita’ dipende ( per me ) quasi totalmente dall’ Agente Immobilaire che i clienti hanno di fronte.

  10. Salve Simone, molto curioso il tuo articolo, tutto chiarissimo, ma mi spiega meglio cosa intende per PERSONAL BRANDING?

  11. Sei molto di parte tu 😉 , come faccio a non confrontarmi con te dopo che ci conosciamo da 25 anni ??? mi ha fatto piacere 😉 Ciao Fabio!

  12. Quello che scrivi è giustissimo, credo che il confrontarsi continuamente con colleghi e soprattutto procedere con una formazione continua nel proprio lavoro possa solo accrescere le qualità del lavoro stesso dando allo stesso tempo un miglior servizio alla propria clientela.

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