Il Flat Hunting come risposta al Cambiamento del Mercato Immobiliare?

flat hunting– Il mercato sta cambiando!

– Davvero???? Ma dai……

La verità sotto gli occhi è che il mercato è già cambiato. E da un pezzo. Ma nessuno lo dice.

Sono alcuni anni che le statistiche di settore sfornano dati sulla progressiva diminuzione del numero di transazioni e ancor di più dei volumi del mercato immobiliare.

Il 2013 lo chiuderemo nell’intorno delle 400.000 transazioni rispetto alle 900.000 del 2007.

E’ più di qualche anno che indagini sul gradimento della figura dell’agente immobiliare evidenziano una pessima percezione dell’utilità del medesimo.

Una di queste inchieste, indigesta alla nostra categoria, ci propone

  • il 52% di clienti insoddisfatti della mediazione nella negoziazione del prezzo col venditore
  • il 44% insoddisfatti della ricerca e presentazione dei documenti sull’immobile
  • il 42% insoddisfatti dell’assistenza della preparazione nei contratti

Mica male è?

Sono decenni che la quota parte delle operazioni intermediate dagli agenti immobiliari è in discesa.

Siamo al di sotto del 40%, il resto si compravende direttamente tra privati, mentre in buona parte del resto del mondo ci si muove mediamente sul doppio ed oltre.

E noi qui a dirci che (forse) il mercato sta cambiando.

Svegliaaaaa!

Il mercato è già cambiato.

Il mercato si è assottigliato e si sta assestando su dei volumi che realisticamente sono e saranno la metà di quello che erano prima.

Quindi la torta è più piccola, gli operatori diminuiranno, ci sarà una moria, una strage, un vero e proprio genocidio.

I termini non sono eccessivi, fidatevi, ne rimarranno la metà più o meno.

Il clienti ci urlano di perfezionarci, di fornire servizi caratterizzati, di assisterli nelle loro personalissime dinamiche, nelle loro irripetibili esigenze, nelle loro stra-benedette manie.

Specializzarsi è la parola d’ordine.

Non dimentichiamoci però che accanto al rischio serio di estinzione c’è anche l’opportunità della prosperità data dal fatto che per chi saprà intercettare quelle quote di mercato che oggi preferiscono fare da sole il mercato invece di dimezzarsi potrà raddoppiare.

OK.

E allora?

Cosa vuol dire specializzarsi?

In cosa?

Facciamo degli esempi di esigenze specifiche di clienti?

1) I COMPRATORI E VENDITORI STRANIERI

2) QUELLI CHE COMPRANO PER INVESTIMENTO

3) CHI PROVA A VENDERE DA 3 ANNI SENZA RIUSCIRCI

4) I GENITORI DEGLI STUDENTI FUORI SEDE

5) I VENDITORI A SEGUITO DI SUCCESSIONE EREDITARIA

6) I PICCOLI INVESTITORI

7) I GIGANTESCHI PATRIMONI INVENDUTI DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE

8) GLI AFFITTI A CANONE CONCORDATO

9) QUELLI CHE DEBBONO FARE UNA PERMUTA

……..

……..

………

Vogliamo dire che questi categorie di clienti  non hanno richieste, esigenze, domande, idee diverse da qualsiasi altro cliente?

E che se si presenteranno in un agenzia immobiliare mediamente questa invece li tratterà TUTTI alla stessa maniera?

Vogliamo dirlo che è un’opportunità persa?

Specializzarsi è la parola d’ordine.

In questo contesto si inserisce anche il servizio di FLAT HUNTING.

RICERCA IMMOBILIARE PERSONALIZZATA.

E’ rivolto a COMPRATORI seri, motivati, finanziariamente congrui che per motivi di varia natura non hanno tempo o voglia di metterci 9 mesi e 30 sopralluoghi per trovare la casa giusta.

E’ un metodo adattissimo ai mercati “confusi” delle grandi città o delle aree a vocazione turistica.

Questa è stata la nostra risposta al mercato che cambiava.

Già 5 anni fa.

Anzi, dal mese prossimo entriamo nel sesto.

Gli immobili stanno fermi, ma noi possiamo anche muoverci!

Luigi Benedetti

www.desideratadomus.it

https://www.facebook.com/Desideratadomus

info@desideratadomus.it

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Pubblicato il 20 luglio 2013, in Post con tag , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 5 commenti.

  1. Penso che si debba considerare anche il prodotto; molto spesso non incontra le aspettative dell’acquirente ne dal punto di vista tipologico ne per il prezzo. Addirittura gli immobili nuovi sono progettati e realizzati secondo interpretazioni personali che non fanno riferimento alle aspettative del mercato e del target di riferimento. Poi quando hai l’immobile giusto e il cliente convinto arriva il problema delle banche che non erogano il finanziamento…

  2. Questo articolo deve essere un MANIFESTO per gli agenti immobiliari che vogliono dare davvero un servizio adeguato e attento alle esigenze dell’utenza. 
    Proprio ieri in una deludente riunione genovese con colleghi che dicevano di voler collaborare avrei voluto esporre tutti questi principi, ma in coda ai loro interventi paleolitici ho evitato per non creare sterili polemiche che non sarebbero state recepite.
     Vorrei stimolare un’altro dibattito: il fatto che solo il 40% delle vendite sia mediato secondo voi non dipende anche dal costo elevato dei nostri compensi? non pensate che se i nostri compensi fossero in misura inferiore maggior prodotto passerebbe tra le nostre mani a tal punto di migliorare i profitti a fine anno? 
    Professionalità, tariffe adeguate, elasticità di metodo al servizio dell’utenza ci porterebbero a esser meno considerati “un incidente di percorso delle compravendite immobiliari” (cit. Raffaele Racioppi).

  3. cristian errichiello

    penso di studiare immediatamente il fenomeno ed applicarlo presto

  1. Pingback: A tu per tu con una Property Finder. Intervista a Veronica Pirrone | Blog Immobiliare

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