Focus sul Mercato Immobiliare: Russia, Usa, Cina, Inghilterra, Canada
Pubblicato da Andrea Russo
Russia, mercato immobiliare commerciale solido ma emergono le incertezze
L’accelerazione dell’inflazione e le prospettive di un aumento dei tassi di interesse gettano ombre sullo scenario. Analisi settimanale sul mercato immobiliare di Rics
Giovedì 3 marzo è prevista la pubblicazione del rapporto PMI per il settore servizi della Russia e il CPI di febbraio il giorno successivo. A gennaio, i dati del PMI headline dei servizi hanno mostrato un calo da 56,4 a 54,2 , segnando il quinto mese consecutivo di espansione, ma a un ritmo più debole rispetto al passato. Nel frattempo l’headline CPI è accelerato ulteriormente a gennaio, dall’ 8,8% al 9,6%, il livello più elevato da ottobre 2009. Nel complesso, il quadro sull’attività è stato positivo sebbene non eccezionale – il PMI manifatturiero di gennaio è rimasto invariato a 53,5. Il tasso monetario non ha subito variazioni, rimanendo al 2,75% nel corso dell’ultimo incontro della Banca Centrale, contro le generali previsioni di rialzo.
In questo contesto di attività economica moderatamente sostenuta, ma con inflazione in aumento, il mercato immobiliare commerciale russo sembra trarre beneficio, come mostrato dal recente Studio sull’Immobiliare Commerciale Globale di Rics (GCPS). I risultati dello studio difatti indicano che le aspettative sugli affitti e sul valore capitale si sono riprese notevolmente nel quarto trimestre e al momento si attestano su livelli particolarmente elevati. Per certi versi, tale miglioramento del sentiment è guidato anche dalle condizioni favorevoli in termini di offerta all’interno del mercato immobiliare commerciale stesso, con una domanda sostenuta a fronte di una disponibilità solo moderatamente crescente.
Per il futuro, permangono le incertezze che potrebbero offuscare lo scenario del mercato immobiliare commerciale russo, vale a dire la prospettiva di un aumento dei tassi di interesse e l’accelerazione dell’inflazione. E’ probabile che l’inflazione continuerà ad accelerare nel breve termine, sostenuta da un’ulteriore aumento dei prezzi di generi alimentari ed energia, ma la Banca Centrale non sembra intenzionata ad adottare una politica monetaria aggressivamente restrittiva. Pertanto, in un contesto di tassi di interesse reali in calo, il valore capitale dovrebbe trovare ulteriore supporto dagli investitori. Il quadro non è tuttavia chiaro, dato che i risultati di GCPS indicano che la domanda per l’immobiliare commerciale è ampiamente guidata dagli affittuari. Non è chiaro al momento quanto impatterà l’accelerazione dell’inflazione sul mercato degli affittuari; potrebbe anche colpire il settore retail, schiacciando il reddito reale.
Autore: Stefania Basso
Fonte: FondiOnLine.it
http://www.fondionline.it/indicecms.php?idpagina=art&idart=35298
Il mattone ha perso la bussola
Il comparto dà segni di nervosismo per la situazione della disoccupazione in Usa e per il pericolo bolla in Cina.
Il mattone sembra indeciso sulla strada da prendere. L’indice Msci del settore immobiliare a livello mondiale nell’ultimo mese (fino al 25 febbraio e calcolato in euro) è rimasto praticamente immobile mentre, da inizio anno, ha guadagnato lo 0,17%.
“Il settore immobiliare sembra pagare la buona performance messa a segno nel 2010”, spiega una nota di Morningstar. Il paniere relativo al real estate l’anno scorso ha guadagnato più del 25% e sembrava essersi lasciato definitivamente alle spalle il periodo iniziato negli Stati Uniti con la crisi dei subprime. “Gli investitori, tuttavia, non sono sicuri della direzione che prenderà il comparto del mattone”, continua lo studio. “Gli Stati Uniti ad esempio, sembrano aver imboccato la strada della ripresa. Ma il tasso di disoccupazione è ancora alto e le famiglie potrebbero non avere voglia di investire nella casa. Sulla Cina, invece, continua a incombere la paura dello scoppio della bolla speculativa del mattone. E i tentativi del governo di frenare l’economia stringendo anche i rubinetti dei mutui, per il momento non stanno dando i risultati sperati”.
Chi si sta preparando a fare buoni affari sono le società immobiliari, soprattutto americane, che sono riuscite a superare la tempesta scoppiata nel 2007 e che, nel corso di questi anni, hanno comprato a prezzi di saldo gli immobili che venivano venduti da chi non ce la faceva a onorare le rate del mutuo. “Alcune, nel pieno della tempesta, sono anche riuscite a portare a casa delle acquisizioni, aumentando così il loro catalogo di offerte”, continua lo studio. “Non appena ci sarà una nuova ripresa saranno le prime ad approfittarne”.
Meno mutui in Inghilterra
Nel Vecchio continente, gli operatori del comparto continuano a guardare quello che succede nel Regno Unito che, di solito, anticipa di circa un anno le tendenze che si registreranno nel resto d’Europa. Lo scenario non è dei più rosei. Royal Bank of Scotland, Lloyds Banking Group, Hsbc e Barclays (le principali banche di Sua Maestà) insieme ai bilanci trimestrali hanno anche annunciato di aver ridotto l’ammontare dei prestiti immobiliari, soprattutto quelli dedicati agli edifici commerciali. In tutto i mutui si sono ridotti di 17 miliardi di sterline, arrivando a quasi 200 miliardi.
E, secondo alcuni osservatori, nei prossimi tre-cinque anni, l’ammontare potrebbe scendere al di sotto dei 100 miliardi. “Se questa previsione si dovesse verificare, si potrebbe assistere a un nuovo crollo dei valori immobiliari, soprattutto di quegli stabili che non sono nelle aree più glamour d’Inghilterra”, spiega uno studio presentato dalla Property Industry Alliance (una delle associazioni che raccolgono i proprietari di immobili) alla Bank of England nelle settimane scorse.
Autore: Marco Caprotti
Fonte: MorningStar.it
http://www.morningstar.it/it/markets/article.aspx?articleid=96181&categoryid=673
Mercato Immobiliare: Le Previsioni del 2011 per il Canada
Sono state recentemente pubblicate le previsioni per il mercato immobiliare canadese per l’anno 2011, che prevedono un rialzo dei prezzi nel settore residenziale.
Ci si aspetta infatti che i prezzi saliranno dell’1,3% negli anni 2011 e 2012, arrivando ad una media di prezzo per una casa di rispettivamente 343.000$ e 347.900$, un rialzo a conferma dell’equilibrio tra domanda ed offerta che si sta verificando nel paese.
Per quello che riguarda gli acquirenti, i bassi tassi dei mutui rappresentano un’opportunità unica per l’acquisto di una nuova casa, da sfruttare prima che i tassi possano riprendere ad alzarsi.
Per quello che riguarda le transazioni, si prevede che il loro numero nel 2011 possa calare dell’1,6%, raggiungendo le 439.900 unità, mentre per il 2011 si prevedono 453.000 transazioni.
Le nuove regolamentazioni sui mutui in Canada, inoltre, assicureranno che gli acquirenti possano effettivamente pagare anche in previsione delle oscillazioni dei tassi di interesse, anticipando alcuni acquisti che in assenza delle nuove regolamentazioni sarebbero slittati più in avanti nel corso dell’anno.
Fonte: Attico.it
http://news.attico.it/2011/02/28/mercato-immobiliare-previsioni-canada/
Leggi anche
Notizie immobiliari dal Medio Oriente: Qatar e Abu Dhabi
Notizie immobiliari da Brasile, Regno Unito e USA
I Russi cercano un tetto in Italia
Notizie dal Mercato Immobiliare di Cina, Russia e Austria
Dopo il gelo torna a fare Notizia il Mercato Immobiliare di New York
New York: il Mercato Immobiliare del Lusso scalda i motori.
A Beirut si sgonfia la Bolla Immobiliare ma non i Prezzi
In Thailandia aumentano i Condomini di Lusso
Acquisti Immobili: ecco la Città Europea preferita per gli Investimenti
Francia: I Permessi per Costruire sono aumentati del 15% nel 2010
Notizie dal Mercato Immobiliare dal Brasile, Regno Unito, Slovacchia e Australia
Polonia, i Prezzi delle Case iniziano a crescere
Cina, arriva la Tassa sulla Casa
Emirati Arabi, nuove Norme sulla Proprietà Immobiliare
Investimenti Immobiliari, Londra si mantiene ai vertici europei
Comprare a Parigi? Si, ma solo a prezzi folli!
Focus sul Mercato Immobiliare Internazionale
Real Estate: segnali positivi da Manhattan
San Paolo-Rio, Rivoluzione Immobili
Prezzi Case, forti cali nell’Immobiliare spagnolo
A New York il primo Grattacielo Italiano
Hotel Armani, a Dubai prezzi giù per la crisi
Hong Kong: boom dell’Immobiliare di Lusso
Pubblicato il 1 marzo 2011, in Real Estate con tag 2011, 2012, Bank of England, Barclays, Canada, Cina, Hsbc, Inghilterra, Lloyds Banking Gruop, mattone, mercato immobiliare, Regno Unito, Royal Bank of Scotland, Russia, Stati Uniti, USA. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
Lascia un commento
Comments 0