Nomisma – Presentazione Rapporto “La Condizione Abitativa in Italia”
Pubblicato da Andrea Russo
A tre anni di distanza dalla pubblicazione del Rapporto “La condizione abitativa in Italia: fattori di disagio e strategie di intervento” Nomisma ha realizzato questo secondo Rapporto ”Dalle esperienze di housing sociale alla risposta del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa e del Piano Casa”, che si propone come l’aggiornamento del primo, alla luce dei tanti fatti nuovi intercorsi. Il primo Rapporto del 2007, faceva il punto, fornendo ampia documentazione ed evidenze empiriche, sulla dimensione e le caratteristiche che aveva assunto il disagio abitativo, in particolare il disagio delle numerose famiglie locatarie. Al contempo venivano delineate strategie di intervento possibili. Con quel primo Rapporto tornava al centro del dibattito, dopo molti anni di assenza, la “questione della casa”. Da allora, le più recenti esperienze di Edilizia Residenziale Sociale in Italia sono nate dalle opportunità generate dalle nuove forme di rapporto pubblico-privato – in tal caso si parla di Edilizia Privata Sociale (EPS) – attraverso soluzioni come l’offerta di suoli o di diritti urbanistici pubblici, l’impegno dei Comuni come garanti nei confronti degli affittuari o il carattere misto degli interventi, con la possibilità di realizzare, da parte dei privati, una quota di alloggi per la vendita ad integrazione dell’intervento di alloggi sociali in locazione. Sono stati perciò introdotti alcuni dei più recenti strumenti finanziari per dare soluzione al disagio abitativo, al fine di fronteggiare il problema della scarsità delle risorse pubbliche e della maggiore complessità della domanda abitativa, rispetto al recente passato. Tra di essi, la costituzione di riserve fondiarie da destinare all’edilizia pubblica e all’edilizia sociale, coinvolgendo tutti gli operatori proprietari di aree oggetto di futura trasforma-zione, così come la promozione di strumenti finanziari immobiliari innovativi, cosiddetti di social housing, quali l’istituzione di fondi immobiliari per la residenza sociale, il ricorso al project financing, alle società di progetto, alla locazione finanziaria.
Per dare conto delle numerose, variegate epoco note esperienze di social housing in corso nei territori, questo Rapporto propone in rassegna, anche in forma di tavola sinottica, i principali progetti e programmi di intervento inItalia nel periodo dicembre 2009-giugno 2010. Dall’esame delle esperienze in corso emergono nuovi modelli di offerta che traggono origine dall’evolversi della domanda e che necessitano di essere inseriti all’interno di una strategia complessiva, dal “centro” sino alle “periferie”. Una strategia che governi e agevoli queste nuove forme di welfare dell’abitare che, soprattutto, devono poter superare la fase prototipale per divenire procedure diffuse e dimen-sionalmente rilevanti dell’offerta complessiva.In assenza di una evoluzione in tal senso è evidente che lo iato fra domanda e offerta non potrà essere avvicinato. L’auspicio è che questo Rapporto – che non sarebbe stato possibile realizzare senza il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture edei Trasporti e il sostegno degli Sponsor, A-GCI Abitazione, Federabitazione Confcoope-rative, FIRE, Generali Immobiliare Italia SGR,Legacoop Abitanti, Prelios e di Federimmobiliare – con il contributo alla conoscenza delleesperienze di housing sociale e dei meccani-smi del Piano Nazionale di Edilizia Abitativapossa essere, esso stesso, di stimolo al per seguimento degli obiettivi di una moderna politica della casa funzionale alle esigenze della persona umana e alla crescita economico-sociale della collettività.
Fonte: Nomisma
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Pubblicato il 22 dicembre 2010, in Immobiliare con tag 2007, affittuari, alloggi, casa, comuni, Edilizia Privata Sociale, Edilizia Residenziale Sociale, housing sociale, Italia, nomisma, Piano Nazionale di Edilizia Abitativa e del Piano Casa, rapporto, vendita. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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