“Il mercato immobiliare non risponde al modello domanda/offerta”
I Nobel dell’economia e l’irrazionalità del mercato
Detto così sembra un azzardo. ma la frase è del premio Nobel dell’economia Paul Krugman: il mercato immobiliare non rientra nel classico paradigma della domanda e dell’offerta, nel quale i prezzi salgono o scendono così rapidamente da garantire che chiunque voglia vendere trovi qualcuno intenzionato a comprare.
La frase di Krugman è contenuta in un interessante articolo tradotto oggi da Il Sole 24 Ore, in cui commenta il nuovo premio Nobel all’economia, concesso quest’anno a Diamond, Mortensen e Pissarides. I tre studiosi hanno ottenuto l’ambito riconoscimento per delle importanti teorie sul mercato del lavoro.
Krugman esporta il modello dei tre studiosi dal mondo del lavoro a quello immobiliare, giudicando che hanno un elemento importante in comune: entrambi sono composti da operatori eterogenei e occorre tempo e impegno per trovare l’abbinamento più conveniente.
In pratica questo è il messaggio: il prezzo di mercato di una casa non esiste di per sé. Esiste un venditore con delle esigenze e dei vincoli. Può essere un ricco proprietario senza fretta di vendere. Può essere una famiglia che sta per avere un nuovo figlio e deve cercare in fretta una casa più grande. Può essere un lavoratore che ha perso il lavoro e non può più fare fronte al mutuo. e allo stesso tempo ogni acquirente ha le proprie caratteristiche.
Può avere un capitale da investire. Può richiedere un mutuo. Magari riceverà dalla banca un prestito inferiore a quello che desidera.
Questo vuole dire che gli attori del mercato immobiliare non sono tutti uguali ed ognuno deve trovare “la propria anima gemella”. Ogni compravendita è una storia a sé, che si risolve nell’incrocio tra una singola domanda ed una singola offerta, in un contesto di mercato, determinato soprattutto dalla disponibilità di credito, che orienta le singole scelte, ma non le determina del tutto.
Fonte: Idealista.it
Pubblicato il 18 ottobre 2010, in Immobiliare con tag acquirente, banca, capitale, casa, compravendita, credito, domanda, economia, famiglia, Immobiliare, investire, Krugman, mercato, mutuo, Nobel, offerta, prestito, prezzo, proprietario, vendere, venditore. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.
pienamente d’accordo nella compravendita la componente emotiva entra in maniera preponderante, posso innamorarmi di uno scorcio visibile dalla finestra, piuttosto che voglio quell’immobile perchè accanto ci abita mia madre, fattori che rendono il prezzo interessante per qualcuno assolutamente folle per qualcun altro.
Grazie Danilo per il contributo. Questo articolo deve far riflettere quanti invece pensano che il calcolo del valore immobiliare sia meramente matematico. Io amo ripetere a tutti i venditori, che ogni casa ha il suo compratore: per tal motivo il più delle volte non arrivano dozzine di offerte per un immobile, ma giusto quelle di chi ha realmente l’esigenza di acquistare quel particolare oggetto. Andiamo verso un mercato dove, a detta di molti economisti, vi saranno più venditori che acquirenti, ciò significa che non sarà solo il prezzo la discriminante, ma lo saranno soprattutto le caratteristiche oggettive che riscontrino l’interesse soggettivo di una molteplicità di persone. Il prezzo è sempre l’ultimo ostacolo alla vendita, bisogna sempre che sia forte la volontà delle parti di vendere e acquistare.
I miei più cari saluti Danilo.
Andrea Russo