Pirelli Re sotto pressione dopo stop a integrazione con Fimit
Pirelli e Fimit hanno reso nota la sospensione dello studio di fattibilità per l’aggregazione di Pirelli Real Estate e Fimit. Il piano di integrazione è risultato incompatibile con il processo di riorganizzazione di Fimit e con la tempistica del processo di sviluppo avviato da Pirelli Re.
Pirelli ha comunque confermato la prosecuzione del processo di focalizzazione sulle attività industriali che porterà alla separazione del business immobiliare entro fine 2009. Questo sicuramente allunga i tempi ma non esclude che Pirelli Real Estate venga separata da Pirelli.
“Il nostro attuale target price a 0,50 euro su Pirelli & C. (rating outperform, ndr) non include la possibile riduzione dello sconto derivante dalla separazione di Pirelli Real Estate e pertanto non cambia”, indicano stamani gli analisti di Intermonte secondo cui un’eventuale storno del titolo deve considerarsi come un’opportunità d’acquisto.
In Borsa entrambe le azioni perdono terreno: Pirelli & C. arretra dello 0,71% a 0,42 euro e la controllata Pirelli Re dell’1,97% a 0,448 euro. “L’abbandono delle trattative con Fimit rappresenta una notizia negativa sotto il profilo dello sviluppo e della valorizzazione di Pirelli Re”, spiega anche Stefano Vulpiani di Centrosim (buy e target price a 0,48 euro confermati sul titolo Pirelli & C.).
La valutazione della somma delle parti di Intermonte (neutral e target a 0,62 euro suPirelli Re) attribuiva un valore della fusione con Fimit pari a circa 5 centesimi di euro per azione, ipotizzando un 50% di chance di realizzazione dell’operazione.
Per la controllante Pirelli è, invece, “positiva la conferma delle tempistica per la separazione degli asset immobiliari, attraverso una scissione”, conferma Vulpiani. Operazione che, secondo le ultime fonti, potrebbe essere già definita dai Cda previsti a marzo per l’approvazione dei dati 2009. Nel dettaglio il 5 marzo per Pirelli Re e il 10 marzo per Pirelli. “E’ sicuramente importante che in questa occasione venga esaminato e approvato lo spin off il prima possibile”, commenta anche Monica Bosio di Banca Imi che valuta il Net Asset Value di Pirelli & C. a 0,54 euro.
Intanto Pirelli questa mattina ha confermato di aver scelto la via del patteggiamento nell’ambito del processo che coinvolge la società insieme all’ex partecipata Telecom Italia per l’attività di dossieraggio illecito della Security di Giuliano Tavaroli. Lo ha detto un portavoce del gruppo dopo che la stampa ha scritto che Telecom e Pirelli hanno offerto 7,5 milioni di euro come risarcimento a tre ministeri e ai dipendenti schedati e che la Procura di Milano ha accettato.
Le due aziende escono così dall’udienza preliminare in corso dal 31 marzo dello scorso anno. L’accusa mossa alle aziende, in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per reati commessi da dipendenti, è di corruzione per tangenti pagate per accedere abusivamente alle banche dati del ministero dell’Interno, della Giustizia e delle Finanze. Entrambe le aziende non ammettono alcuna responsabilità, ma si rappresentano come danneggiate dal comportamento di Tavaroli e degli altri manager della sicurezza.
Autore: Francesca Gerosa
Fonte: MilanoFinanza.it
Pubblicato il 1 febbraio 2010, in Real Estate, Stampa Italiana con tag 2009, banca, Fimit, Imi, Immobiliare, Italia, Milano, Pirelli, re, Real Estate, Telecom. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
Lascia un commento
Comments 0