La casa è un problema per una famiglia su due delle grandi città del Centro e del Nord Italia
Cresce significativamente il disagio abitativo nelle grandi città italiane del Centro e del Nord e arriva a coinvolgere almeno una famiglia in locazione su due e quasi una famiglia su quattro tra quelle impegnate nel pagamento di un mutuo.
Tra le cause del fenomeno c’è il forte accentuarsi negli ultimi venti anni della dinamica dei valori immobiliari (+164% i prezzi e +105% i canoni) su quella dei redditi (+18%). Gli effetti della crisi sull’occupazione e sul reddito non consentono di ipotizzare una riduzione significativa del divario creatosi, nonostante la recessione che caratterizza da oltre un anno il settore immobiliare. Sebbene la dimensione del fenomeno imponga l’adozione di urgenti misure di contenimento del disagio, risultano ancora inadeguate le politiche volte a garantire risposte immediate all’emergenza abitativa e la diminuzione graduale dei trasferimenti riduce ulteriormente lo spazio di manovra agli Enti locali.
A Bologna, come rileva uno studio di Nomisma realizzato per l’assessorato alla Casa del Comune, si calcola che il 75% delle famiglie in affitto sostenga un canone di locazione superiore al 30% del proprio reddito disponibile (soglia di sostenibilità fissata da Banca d’Italia oltre la quale gli Istituti di credito non sono disposti ad erogare prestiti). Si stima inoltre che siano oltre il 50% le famiglie bolognesi per le quali l’incidenza dei canoni di mercato sul reddito risulterebbe superiore alla soglia del 30%.
Fonte: Nomisma newsletter
Pubblicato il 23 dicembre 2009 su Immobiliare. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
Lascia un commento
Comments 0