Portafoglio/ Nel 2010 riparte l’immobiliare

Secondo il nuovo studio di Jones Lang LaSalle, gli investimenti diretti di immobili commerciali in Europa a fine 2009 raggiungeranno una cifra prossima ai 70 miliardi di euro. Il quarto trimestre 2009 sarà il terzo trimestre consecutivo che registrerà volumi in aumento e sarà anche il più forte dell’anno, con quasi 25 mld di euro transati. Ad ogni modo, nonostante l’incremento delle transazioni durante tutto il corso dell’anno, i volumi complessivi sono inferiori del 40% rispetto al 2008.

Chris Staveley, Direttore European Capital Markets di Jones Lang LaSalle ha commentato: “I mercati degli investimenti immobiliari in Europa hanno ora superato il punto più basso di una delle peggiori crisi che il mondo economico moderno abbia mai affrontato. La fiducia degli investitori è migliorata significativamente rispetto ai minimi storici dell’inizio del 2009 e gli indicatori di mercato stanno puntando verso l’alto. Nel 2010 ci aspettiamo che le transazioni aumentino ancora, più del 20% rispetto ai livelli del 2009, portandoci a circa 85 mld di euro nel prossimo anno (presupponendo l’assenza di ulteriori significativi shock economici).”

Il mercato del Regno Unito resta il più attivo della zona; sono stati registrati 25 mld di euro di investimenti diretti nel 2009, ovvero il 38% dell’attività complessiva di investimenti diretti di immobili commerciali in Europa nel corso dell’anno. Il mercato di Londra continua a mostrare alti livelli di liquidità, anche se gli investitori lo considerano sempre più competitivo. I prodotti prime iniziano a scarseggiare, con molteplici offerte per i prodotti migliori. Il secondo mercato più grande, dominato dalle istituzioni pubbliche, è quello tedesco, dove nel 2009 sono stati transati oltre 10 mld di euro.

Nigel Roberts, Chairman European Research di Jones Lang LaSalle, ha dichiarato: “Durante tutto l’anno abbiamo osservato una maggiore facilità di accesso al credito, particolarmente al credito destinato a nuovi acquisti di immobili prime; ad ogni modo, un significativo ammontare di capitale è rimasto inutilizzato, a causa della mancanza di prodotto di qualità disponibile sul mercato. In alcuni mercati, ad esempio Londra e Parigi, ciò ha portato al consolidamento dei rendimenti.” Ci attendiamo per il futuro che gli investitori continuino ad aumentare, che i fondi abbiano maggiore successo nella raccolta di capitale, che i capitali internazionali continuino a mostrare interesse per il settore e che alcuni gruppi che fino ad oggi sono stati prevalentemente venditori, come i REITs del Regno Unito e i fondi retail, diventino investitori attivi.

Fonte: Affaritaliani.it

http://www.affaritaliani.it/economia/portafoglio_immobiliare221209.html

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Pubblicato il 22 dicembre 2009 su Real Estate. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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