Mattone in ripresa? Dopo il gelo del 2008 qualcosa si muove

Sarà anche boom di pignoramenti, come sostengono Adusbef e Federconsumatori, ma il mercato immobiliare dà i primi sengni chiari di un’inversione di tendenza che era nell’aria da settimane. In alcune località turistiche le quotazioni del mattone stanno tornando a salire. Dopo un 2008 da dimenticare e un 2009 con le compravendite al palo, qualcosa si muove.

I numeri sono quelli dell’ufficio studi di Tecnocasa, una della maggiori organizzazioni del settore che ha diffuso un’analisi sul mattone in Valle d’Aosta. A Courmayeur, per esempio, le quotazioni immobiliari sono in aumento (+6,4%) fin dall’inizio dell’anno. Certo, si tratta di un mercato ristretto ad acquirenti che hanno un potere d’acquisto elevato e alla ricerca di seconde case. I prezzi, in media, si attestano intorno agli 8.000 euro al metro quadrato per un usato in buone condizioni. Gli affitti stagionali costano tra i 6.000 e gli 8.000 euro. A Valtournenche e Cervinia le quotazioni sono stabili nel primo semestre del 2009, la domanda è in ripresa ma il budget medio di chi acquista si è ridotto, scendendo a 180-200mila euro. Stabili sono i prezzi a Gressoney, dove si registra però una lieve ripresa delle compravendite. Quotazioni stabili a Morgex e a Cogne, località in cui la richiesta è in crescita ma l’offerta è scarsa: prezzi medi fra 3.500 e 5.500 euro al metro quadrato. Lieve aumento invece per il mercato del mattone a Ayas-Champoluc (+2,5%).

Difficile dire quando la ripresa possa estendersi al mercato residenziale e al resto di quello turistico. Fra gli analisti non sono pochi a scommettere entro i primi mesi del 2010. Al massimo per giugno le quotazioni saranno tutte orientate al recupero. Certo ha poco senso, in questo frangente di mercato guardare ai dati 2008, diffusi dall’Istat in settimana. Il crollo delle compravendite registrato lo scorso anno (-13,4%) e nei primi mesi del 2009 si confrontava con la situazione venutasi a creare in Usa dopo lo scoppio della bolla speculativa.

Quella fase però è passata. E’ alle spalle. Ora si tratta di capire quando la temperatura nel mercato del mattone ritornerà a salire. Dopo quasi due anni di gelo invernale c’è voglia di riscatto. Un po’ come è accaduto in Borsa dalla fine dello scorso mese di febbraio, quando l’indice di Piazza Affari ha iniziato un recupero violento quanto inatteso.

In Italia il comparto immobiliare, inteso come investimenti in costruzioni, spesa per affitti e servizi di intermediazione, rappresenta quasi un quinto del Prodotto interno lordo, il Pil. Le attività immobiliari costituiscono oltre il 60% della ricchezza delle famiglie. A fare i conti è stata Bankitalia che ha diffuso questi dati in settimana.

Certo, fintanto che non ripartiranno davvero i consumi e la ricchezza non tornerà a passare di mano con la velocità cui ci ha abituato negli ultimi anni, sarà difficile parlare4 di vera ripresa. Per l’intera economia come per il mattone. Ma è possibile che il mercato immobiliare benefici di una sempre possibile correzione delle Borse mondiali. I soldi in uscita dai listini, oltre che verso il reddito fisso potrebbero provocare una fiammata nell’immobiliare. Perfino Warren Buffet, il miliardario americano noto per imbroccare tutte le scelte d’investimento starebbe pensando di vendere un po’ di azioni per rafforzare il peso dei fondi immobiliari che ha in portafoglio.

Fonte: Libero-news.it

http://www.libero-news.it/articles/view/601184

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Pubblicato il 20 dicembre 2009 su Stampa Italiana. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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