Sfuma l’accordo tra Pirelli Re e Fimit
Le indiscrezioni affossano i titoli della Bicocca. Le incognite per la capogruppo Pirelli, che con lo spin-off dell’immobiliare potrebbe ridurre l’attuale discount holding.
Apertura negativa per i titoli della Bicocca. In un mercato sostanzialmente stabile, a metà mattina il titolo di Pirelli arretrava dell’1,05% a 0,42 euro mentre Pirelli Re registrava un calo dello 0,92% a 0,48 euro.
Su entrambi pesano le indiscrezioni, riportate questa mattina da Milano Finanza, secondo cui la fusione tra Pirelli Re e la Fimit di Massimo Caputi sarebbe ormai improbabile. Le trattative tra le società sarebbero infatti giunte a un’impasse a causa delle divergenze sul controllo della nuova società e sui rapporti di concambio. Le condizioni poste da Fimit, ovvero il lock up di tre anni per i soci strategici e un patto di sindacato per la gestione della sgr allargata, non avrebbero incontrato il gradimento della Bicocca. Ulteriori criticità sarebbero emerse rispetto al rapporto di cambio con cui da una parte gli azionisti di Pirelli e dall’altra quelli di Fimit (tramite, quest’ultimi, un aumento di capitale il cui prezzo sarebbe stato oggetto di diverse valutazioni tra le due società) avrebbero ottenuto azioni Pirelli Re.
Quello di un mancato matrimonio con Fimit non è una buona notizia per il gruppo presieduto da Marco Tronchetti Provera, cui fa capo il 58% di Pirelli Re. La divisione immobiliare è in un certo senso la spina nel fianco della Bicocca: nonostante il recente aumento di capitale e i buoni risultati sul cost-saving, Pirelli Re ha chiuso i primi nove mesi dell’anno riducendo i ricavi e allargando le perdite (-58,7 milioni il risultato netto). Da tempo l’obiettivo del gruppo è uno spin off dell’immobiliare e all’interno di questo disegno la fusione con Fimit rappresentava un momento fondamentale. Per Pirelli avrebbe comportato un’accelerazione del processo di exit strategy dal real estate. Per Pirelli Re la possibilità di uscire dalla crisi nella quale si trova, grazie alla creazione di un colosso immobiliare con un portafoglio da 11 miliardi di euro.
Secondo gli esperti, la separazione di Pirelli Re dalla capogruppo potrebbe ridurre il discount holding di Pirelli, che attualmente si aggira attorno al 20%, consentendo un upside del titolo di circa il 14%. Il mancato accordo con Fimit comporterà molto probabilmente un rallentamento del recupero delle quotazioni della capogruppo, su cui recentemente sono piovute una serie di promozioni da parte degli esperti. Più critica invece la posizione di Pirelli Re, da oggi in cerca di un nuovo “cavaliere bianco”.
Fonte: Bluerating.com
Pubblicato il 18 dicembre 2009 su Real Estate. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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