I piani di accumulo di capitale sono delle forme di investimento che possono avere diverse finalità precise, ma che tendenzialmente sono da intendersi come volti a dare vita ad un capitale che possa crescere con il passare del tempo senza richiedere un eccessivo impegno economico. Del resto, tale somma può essere accantonata per fra fronte ad una spesa prevista in futuro (da una automobile, ad un immobile, passando per le spese universitarie per i propri figli).
Ci si chiede a questo punto quale sia la cifra giusta da versare. L’importo può essere vario, a seconda delle proprie possibilità e dei propri obiettivi.
L’importo minimo da versare è di 50 euro mensili, ma questa cifra può salire senza limiti particolari. Questo strumento appare ideale per coloro che si presentano come piccoli investitori e che godono di uno stipendio fisso. Le somme investite, possono poi essere destinate a fondi investimento o pensione, offrendo il vantaggio di non essere influenzato dall’andamento del mercato o da errori d valutazione del mercato. La componente stagionale viene quindi accantonata del tutto, così come un eventuale timing errato di partecipazione ad un dato investimento.
Un’altra forma sicura di investimento, è l’investimento immobiliare. Si tratta di un mercato in crescita costante, nonostante le previsioni nere che si sono invano susseguite negli anni. In questo periodo, in particolare, si è registrata una vera e propria impennata nel mercato, anche grazie alla diffusione della cultura del mutuo e dell’indebitamento.
Ecco che un immobile può essere inteso come acquisto in sé e come investimento (nel caso in cui, ad esempio, l’immobile sia destinato all’affitto). L’investimento immobiliare, del resto, va a vantaggio di coloro che hanno una liquidità tale da sostenere una spesa di questo tipo.

Autore: Sara Blanco

Fonte: Finanza.guidaconsumatore.com

http://finanza.guidaconsumatore.com/investimenti/00435_piano-di-accumulo-e-investimento-immobiliare/