Pirelli, per creare valore serve cessione immobiliare
MILANO, 12 novembre (Reuters) – L’ipotesi Pirelli RE (PCRE.MI:Quotazione)-Fimit piace al mercato perchè potrebbe segnalare che l’atteso spin-off è imminente, ma la creazione di valore per Pirelli è soprattutto legata alla possibilità di trovare un acquirente per la partecipazione nel settore immobiliare.
Lo dicono alcuni analisti, aggiungendo che la scissione della quota in Pirelli RE potrebbe eliminare lo sconto holding di Pirelli&C (PECI.MI:Quotazione), favorendo un apprezzamento del titolo.
“Ovunque sia la partecipazione, in Pirelli RE o Fimit, è la cessione che può portare valore al gruppo”, dice un analista.
“Se hanno deciso per un’integrazione può significare che non hanno trovato un acquirente per la quota di maggioranza di Pirelli RE”, aggiunge. “Può darsi che, con l’integrazione, la partecipazione diventi più appetibile”.
Il titolo Pirelli oggi sembra apprezzare le novità e avanza nel pomeriggio di oltre 2% a 0,4085 euro con scambi in media, in un mercato milanese piatto. L’immobiliare Pirelli Re è ancora più tonica e sale del 5,4% a 0,5905 con un volume di scambi a quasi 15 milioni di pezzi contro 12,5 milioni di media dei 30 giorni.
A febbraio 2009 il gruppo ha detto di volersi concentrare sulle attività industriali. Il numero uno, Marco Tronchetti Provera, nei giorni scorsi ha detto che la scissione dell’immobiliare è una delle ipotesi allo studio.
Ieri Pirelli RE ha annunciato la decisione di realizzare insieme a Fimit uno studio di fattibilità per un’integrazione.
Fimit gestisce una massa complessiva di 4,636 miliardi di asset. Ha chiuso il 2008 con margine di intermediazione di 30 milioni, utile di 13,3 milioni. La società non ha debito e ha un patrimonio netto di 42,6 milioni.
SPIN-OFF IMMOBILIARE
Lo spin-off dell’immobiliare “sarebbe molto positivo per Pirelli&C che diventerebbe in tempi molto più brevi rispetto alle nostre previsioni un tyre maker quasi puro, evidenziando lo sconto di oltre il 20% rispetto ai comparabili”, scrive la morning note di una Sim italiana.
Secondo un report di Banca Akros, l’uscita dall’immobiliare comporterebbe l’eliminazione di uno sconto holding del 15% portando il prezzo obiettivo della società a 0,57 euro.
Oriana Cardani di Centrobanca giudica positiva l’operazione “perchè può essere un segnale di accelerazione dell’uscita dall’immobiliare” e indica target price su Pirelli a 0,47 euro con un “holding discount” del 15%.
La scissione comporterebbe il trasferimento della partecipazione di Pirelli&C in Pirelli RE, o della nuova entità nata dalla fusione, in capo agli azionisti di Pirelli&C.
IPOTESI FUSIONE PIRELLI RE-FIMIT
Non è chiaro quali saranno i concambi di un’eventuale fusione. “È’ però probabile che il valore di Pirelli RE sia superiore a quello dell’altra società”, dice una analista aggiungendo che sulla questione c’è forte incertezza perchè non sono stati forniti dati di bilancio su Fimit.
Non è chiaro se l’ipotesi è la fusione tra le due Sgr, come riporta una parte della stampa, o tra le due società. Secondo un analista, “l’ipotesi è la fusione piena, quindi tra Pirelli RE e Fimit”.
Se l’integrazione venisse realizzata con uno scambio azionario, Pirelli che ora ha una quota di maggioranza assoluta di una società quotata, cioè Pirelli RE, si troverebbe una quota di minoranza di una società più grande, non quotata.
La fusione creerebbe una delle prime Sgr europee del settore immobiliare per patrimonio gestito.
Fonte: Reuters.it
http://it.reuters.com/article/italianNews/idITLC44899020091112?pageNumber=3&virtualBrandChannel=0
Pubblicato il 13 novembre 2009 su Immobiliare. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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