AAA, vendesi casa China free
Se le pareti sono tossiche…
New York. L’amministrazione Obama chiede a Pechino i danni, forse miliardi di dollari, per l’ultimo prodotto tossico scoperto nelle case americane: il cartongesso “made in China”. A battere cassa sarà il responsabile del Consumer Product Safety Commission (CPSC), Inez Tenenbaum, a Pechino la prossima settimana per un summit sulla sicurezza dei consumatori. L’ente Federale ha ricevuto oltre 1500 denunce da 27 stati per pareti in cartongesso che sembrano emettere esalazioni di solfuro. Tra le conseguenze: emicranie, problemi respiratori e perdite di sangue dal naso. Molti proprietari e inquilini sono stati costretti a traslocare in fretta e furia, tanto da spingere quattro parlamentari a chiedere l’intervento della protezione civile. E subito è scattata la domanda per la casa “China free”, vale a dire realizzata senza l’utilizzo del cartongesso cinese. Altrettanto pronta la risposta delle agenzie immobiliari, che si sono affrettate a promuovere sul mercato abitazioni libere dai pannelli dello scandalo. Il danno economico per le case da risanare, è enorme, tra i 15 e i 25 miliardi di dollari, e non è chiaro se sarà coperto dalle assicurazioni. Almeno centomila le abitazioni, in gran parte costruite tra il 2006 e il 2007, conterrebbero il prodotto sotto accusa. Il CPSC, reduce da una visita a impianti e miniere di gesso in Cina, avrebbe identificato alcuni produttori sospetti. Adesso, ha dichiarato Tenenbaum, intende verificare “la disponibilità cinese a stanziare fondi”, oltre a stabilire nuovi standard per il cartongesso. Tenenbaum avvertirà Pechino che gli Usa continueranno ad applicare severamente le leggi per la protezione dei consumatori entrate in vigore dopo scandali provocati anzitutto dalla presenza di piombo nei giocattoli made in China. Su questo fronte, tuttavia, sono stati riportati progressi: i ritiri dal mercato nei primi nove mesi dell’anno sono stati 38 rispetto agli 81 del 2008.
Fonte: Il Sole 24 Ore pag. 8 edizione del 17 Ottobre 2009
Autore: M. Val.
Pubblicato il 17 ottobre 2009 su Stampa Italiana. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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