Fondi Immobiliari, il settore sente la crisi ma continua a crescere
(Teleborsa) – Roma, 29 set – Nel corso dei primi sei mesi dell’anno il settore dei fondi immobiliari italiani ha dato prova della sua capacità di consolidamento. I dati rilevati da Assogestioni e Ipd evidenziano ancora un aumento dell’attivo gestito, una crescita del patrimonio sorretto dall’aumento del numero dei prodotti e da flussi di raccolta positivi per 548 milioni di euro.
Il patrimonio cresce del 1,4% e nel corso del periodo di riferimento passa da 20,2 miliardi, rilevati lo scorso semestre, a poco meno di 20,5 miliardi di euro. In un anno la crescita è stata pari al 1,9%.
Il numero di fondi censiti arriva a quota 143 unità. Da gennaio a giugno si sono aggiunti nove nuovi prodotti destinati ad investitori qualificati. Cinque di questi sono fondi speculativi, sei sono costituiti mediante apporto e tre in modo ordinario. Secondo la rilevazione presentata oggi dei 143 fondi operativi, 119 sono riservati ad investitori istituzionali e detengono un patrimonio di 14,6 miliardi di euro. I Fondi Retail sono 24 e detengono asset per oltre 5,8 miliardi di euro.
Le attività, cresciute del 6,4% su base annua e del 2,1% in sei mesi, si attestano a quota 35,4 miliardi di euro. Al termine del semestre l’81% dei fondi ha fatto ricorso alla leva. Rispetto allo scorso semestre il grado di utilizzo delle operazioni di finanziamento è rimasto invariato per i Fondi Riservati che si sono indebitati per il 77% delle loro possibilità. Per i Fondi Retail il livello di indebitamento è in lieve crescita e pari al 60% della quota ammissibile (alla fine del 2008 era il 58%). Per quanto concerne la Composizione delle Attività, l’investimento principale per entrambe le tipologie di fondi è ancora in immobili. I Fondi Riservati vi investono l’88,2% contro l’84,9% dei Fondi Retail.
Per quanto riguarda l’Asset Allocation per destinazione d’uso si osserva che gli investimenti del settore immobiliare avvengono in prevalenza nel settore Uffici: il 58,8% per i Fondi Retail e il 49,6% per quelli riservati. La seconda destinazione d’uso scelta da entrambe le categorie è quella Commerciale: 22,7% degli investimenti complessivi dei Fondi Retail e il 16,2% per quelli riservati. Al terzo posto per gli investimenti dei Fondi Retail il settore della logistica perde appeal e lascia il posto a quello turistico/ricreativo, con impegni per il 5,6%. Per i Fondi Riservati al terzo posto si trova la destinazione d’uso denominata Altro (rappresentata principalmente da caserme, centraline telefoniche e terreni) nella quale investono il 11,5% degli impieghi.
Dal punto di vista dell’Asset Allocation geografica, il Nord Ovest e il Centro sono le aree in cui si registrano i principali investimenti in immobili. I valori per i Fondi Riservati si attestano a quota 45,6% e a 45,1% per i prodotti Retail. Le esposizioni al Sud e nelle Isole continuano a decrescere progressivamente per i Fondi Riservati, che vi investono il 9,4% delle risorse.
Gli investimenti all’Estero continuano a contrarsi e nel corso del semestre in esame scendono a quota 2% degli impieghi complessivi.
Fonte: Repubblica.it
http://finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?del=20090929&fonte=TLB&codnews=722
Pubblicato il 2 ottobre 2009, in Immobiliare con tag anno, asset, Assogestioni, commerciale, crisi, destinazione, euro, fondi, gennaio, giugno, immobili, Immobiliare, immobiliari, investimenti, Ipd, logistica, miliardi, milioni, patrimonio, retail, Roma, settore, uffici, uso. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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