Milano è sempre più città da affitto +25% di offerte, ma i prezzi restano alti

Rispetto all’anno scorso le locazioni in città sono aumentate del 25 per cento, confermano gli specialisti del settore. Che spiegano il fenomeno con la crisi economica che ha colpito anche il mercato immobiliare e fermato le vendite. Ma l’aumento di offerta di case, soprattutto in centro, non corrisponde a una crescita dei contratti stipulati

La maggior parte sono bilocali, «liberi subito e arredati». Ma è facile anche trovare mansarde «con angolo cottura», monolocali «con mobili di pregio» o trilocali «piano alto». Sono tantissimi i cartelli di «affittasi» apparsi nelle ultime settimane su molti palazzi del centro città, talvolta anche due o tre insieme sullo stesso ingresso. Annunci di agenzie immobiliari, ma anche di privati che preferiscono trattare direttamente con gli inquilini. Basta fare due passi da Ticinese al Duomo, fino a Cordusio e Cadorna, per rendersi conto della quantità di offerta. Decine di «affittasi» tappezzano i portoni e affollano i siti Internet specializzati, mentre sono quasi spariti i «vendesi». La sensazione è che il mercato a Milano sia un po’ cambiato.

A confermarlo sono gli specialisti del settore. Che parlano, concordi, di «un aumento del 25 per cento di offerte di affitto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso». Una crescita, però, che non corrisponde a un aumento di contratti stipulati. «Settembre è sempre un mese cruciale per gli affitti e il 30 per cento del mercato è legato agli studenti fuori sede, ma è vero che il numero delle locazioni è in continuo aumento — spiega Fabio Sandrini, responsabile del listino borsa immobiliare della Federazione italiana degli agenti immobiliari dell’Unione del Commercio — Primo perché le vendite sono ferme per la prima volta dopo anni e molti, piuttosto che abbassare i prezzi o tenere una casa vuota, preferiscono affittare. Secondo perché la crisi economica ha rallentato gli affitti da parte di società».

Ma la crescita della disponibilità non coincide con quella dei contratti. «Domanda e offerta non si incontrano — commenta Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari — i canoni sono ancora alti e i proprietari chiedono sempre più garanzie. L’inquilino perfetto è single, vuole un contratto breve ed è assunto. Non sono graditi immigrati e studenti, ma anche la famiglia non è ben vista perché tende a occupare la casa per molti anni». Molti appartamenti, infatti, sono in affitto solo “provvisoriamente”: sono investimenti immobiliari fatti in attesa che i figli crescano, o case che i proprietari vorrebbero vendere appena il mercato riparte.

«I proprietari sono più selettivi perché spesso si sono scottati — racconta Francesca Greco, dell’agenzia Solo Affitti di via Rubens — . Molte agenzie non chiedono le dovute garanzie perché sono abituate alle vendite, mentre la parte principale del nostro lavoro è proprio la selezione dell’inquilino. Di fronte a un buon pretendente si può trattare sul prezzo». La qualità fa la differenza anche per Roberta Viganò, dell’agenzia Viganò, che spiega: «Quando il mercato è così saturo le case che vanno di più sono quelle in ordine, ben arredate, con proprietari disposti a scendere sul prezzo».

E per Guido Lodigiani, direttore dell’ufficio studi della Gabetti, l’abbondanza di affitti è dovuta, oltre che alla crisi economica, anche al fatto che «le giovani coppie in cerca di casa sono diminuite — dice — e spesso non hanno la possibilità di affittare in città, quindi scelgono l’hinterland. Ma abbiamo registrato una leggera diminuzione dei canoni: i proprietari partono con prezzi alti ma dopo mesi di casa sfitta si convincono a scendere».

Autore: Teresa Monestiroli

Fonte: Repubblica.it

http://milano.repubblica.it/dettaglio/Case-vendite-in-crisi-Ma-gli-affitti-salgono-del-25/1707019?ref=rephp

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Pubblicato il 30 agosto 2009, in Stampa Italiana con tag , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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