Il bonus casa traina la ripresa

“Casa, boom di ristrutturazioni: 100 mila nel 2009″, titola il “Giornale” a pagina 24 e nel panorama semi desertico di un lunedì post ferragostano anche una notizia buona viene più o meno nascosta agli italiani visto che negli altri quotidiani è assente o quasi e nelle prime pagine è letteralmente desaparecida. Eppure non è cosa da poco visto che nelle agenzie di ieri meritava svariati lanci tra cui uno dell’Ansa. Dal primo gennaio al 30 aprile di quest’anno sono state infatti avviate oltre 100 mila ristrutturazioni agevolate di casa, circa 10 mila in più rispetto ai primi 4 mesi dell’anno scorso. Un dato che – comunicato dall’Agenzia delle Entrate – porta il 2009 sulla scia del 2007 quando, nello stesso periodo, si contavano circa 3 mila ristrutturazioni in più (-2,5%). L’incremento rispetto al 2008 è invece dell’8,7%. In particolare gli aumenti vanno dal +20% della Val d’Aosta al +1% dell’ Umbria. Buoni i risultati di Sardegna (+18%), Friuli Venezia Giulia (+17%), Veneto (+16%), Puglia (+14%), Abruzzo e Lombardia (+11%). In negativo, cioè con qualche ristrutturazione in meno rispetto allo stesso periodo 2008, la Calabria (-4%) e il Trentino Alto Adige (-5%). La maggior parte delle regioni ha invece registrato un incremento del dato con percentuali comprese fra il 7 e il 9%. Ciò nonostante i principali quotidiani oggi in edicola dopo la pausa di Ferragosto preferiscono titolare sulle solite sparate stagionali di Umberto Bossi, in cerca di maggiore visibilità e di una candidatura leghista per Veneto o Lombardia per le prossime regionali del 2010, o sulle lontane minacce dei Talebani che da Kabul cercano anche loro audience paventando attentati terroristici durante le prossime consultazioni.Le prime pagine dei due maggiori quotidiani nazionali, per esempio, si dividono i compiti: il “Corriere” titola “I talebani: fuoco contro il voto”, mentre la “Repubblica” predilige un bel “Bossi, attacco all’Inno”. Notare la maiuscola per la parola “inno”, che poi è quello di Mameli, che secondo il Senatur nessuno conosce nelle parole. E il nostro qui ha buon gioco a rievocare le bocche fuori sincrono di varie nazionali di calciatori che già negli scorsi anni provocarono polemiche al riguardo. Altri quotidiani come “la Stampa” e il “Messaggero” ripetono lo stesso clichè di “Corriere” e “Repubblica”: il quotidiano della Fiat predilige un “Afghanistan, attacco al voto”, mentre il giornale di Caltagirone apre con “Bossi attacca l’inno di Mameli”. Anche se stavolta la parola “inno” è minuscola. Notizie economiche più rilevanti ci vengono invece dal “Sole 24 ore”che titola in prima così: “Il tesoro dei sindaci vale cento miliardi”. Si intende di euro e si capisce anche che il patrimonio sarebbe quello immobiliare, fatto di calcoli virtuali sui valori di mercato, e di statistiche alla Totò sui suddetti valori divisi pro capite nelle maggiori città italiane. Tanto da dare Cosenza e Genova come quelle più ricche e da assegnare ai capoluogo di provincia 43 dei 100 miliardi suddetti. Resta solo da vedere come smobilitare e monetizzare questo tesoro, possibilmente senza svenderlo, regalarlo o peggio.Tra i quotidiani economici odierni va segnalata anche l’apertura di prima di “Italia Oggi”, dedicata al “Made in Italy senza tutela”. Infatti per il quotidiano, di fatto diretto e coedito da Franco Bechis, la nuova legge  che vieta di mettere marchi di aziende italiane su merci prodotte all’estero, entrata in vigore proprio a Ferragosto, sarebbe un bluff. Perché? Lo spiega il pezzo illustrativo di prima firmato da Marino Longoni: “..il legislatore si è dimenticato di notificare tale disposizione agli organismi comunitari. Quindi la norma è inefficace  perché in insanabile contrasto con l’articolo 8 della direttiva Cee 83/189 che prescrive l’obbligo per gli stati membri di comunicare immediatamente alla Commissione ogni progetto di regola tecnica”. E pensare che negli Usa fin dal 1930 hanno una norma del genere, ora questa dimenticanza rende tutto inutile. “Tutto da rifare”, come capita spesso nel Bel Paese. Dove la burocrazia che sbaglia molto spesso non paga. Per chiudere in bellezza, si fa per dire, da segnalare anche l’editoriale su “Libero” del neo direttore Maurizio Belpietro, che risponde per le rime a quello del “Sole 24 ore” di Gianni Riotta di due giorni orsono, a proposito del supposto servilismo di alcuni giornali a favore di casa Agnelli nei giorni scorsi quando sono apparse notizie sulla possibilità che l’Avvocato avesse nascosto al fisco italiano qualcosa come un miliardo di euro tondo tondo depositandolo nei famigerati paradisi fiscali di cui continuano a circolare liste sempre incomplete che non comprendono la banca dello Ior e lo stato Città del Vaticano. Infine, dalla prima pagina di “Repubblica” va segnalata la traduzione dell’articolo firmato dal presidente Usa Barack Hussein Obama sul “New York Times” di ieri in cui spiegava le buone ragioni del suo progetto di legge per riformare la sanità Usa. Altri giornali, tra cui il “Corriere” e la “Stampa” con visibili richiami in prima, oggi però parlano di una sua mezza marcia indietro rispetto al progetto originario  che ipotizzava una assicurazione medica garantita dal governo federale: ora già si parla di polizze garantite dal no profit. Vedremo come andrà a finire.

Fonte: Blognonomy.it

http://www.blogonomy.it/2009/08/17/il-bonus-casa-traina-la-ripresa/

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Pubblicato il 23 agosto 2009, in Post con tag , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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