Mutui tasso variabile: attenzione alle condizioni di contratto
La rata per i mutui a tasso variabile può salire e scendere in funzione del periodo di indicizzazione; se ad esempio il finanziamento immobiliare prevede l’adeguamento ogni sei mesi, questo significa che, indipendentemente dall’andamento dei tassi nel semestre, la rata sarà sempre la stessa.
A ricordarlo è il Centro Tutela Consumatori Utenti che, di conseguenza, invita i potenziali nuovi mutuatari a fare attenzione alle condizioni ed alle clausole dei contratti che si sottoscrivono; ed a coloro che un mutuo a tasso variabile ce l’hanno già, l’Associazione invita comunque i mutuatari ad andarsi a rileggere il contratto anche per vedere se non siano presenti clausole e condizioni poco trasparenti e vessatorie.
In particolare, il CTCU, che riceve sempre numerose segnalazioni e richieste di aiuto e di consulenza da parte delle famiglie in materia di mutui, ha constatato l’esistenza di contratti con la clausola del cosiddetto “tasso soglia”, al di sotto del quale, indipendentemente dall’andamento del costo del denaro, il mutuo non può scendere.
Il Centro Tutela Consumatori Utenti ha non a caso raccolto segnalazioni di mutuatari con un tasso soglia al 4,50% per i mutui a tasso variabile; trattasi chiaramente di un tasso che attualmente è sia improponibile, sia fuori mercato, visto che nella realtà, considerando l’euribor più lo spread, il tasso sa applicare al mutuo non dovrebbe andare oltre un 2,50%!
Fonte: ivostrisoldi.it
Pubblicato il 12 agosto 2009, in Immobiliare con tag clausole, condizioni, contratti, contratto, finanziamento, Immobiliare, indicizzazione, mutuatari, mutui, periodo, rata, tasso, variabile, vessatorie. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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