Milano? Costa il doppio di Palermo Ma per i giovani è dura al Nord e al Sud
Pubblicato da Andrea Russo
INDAGINE DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MONZA E BRIANZA
Un single che vive da solo al nord arriva a spendere 1.323 euro al mese, contro gli 860 dell’omologo siciliano
MILANO – Per un trentenne che va a vivere da solo, Milano costa solo in spese fisse il 53% in più di Bari e il 56% in più di Palermo e “solo” il 25% in più rispetto a Napoli. Sono i numeri di un’indagine fatta dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, basata su dati Ref, Fimaa Milano, Consulente Immobiliare, Mse, uffici comunali di statistica, Isae e Istat. Un single che lavora e vive da solo a Milano arriva a spendere in media mensilmente 1.323 euro, di cui più della metà solo per l’affitto. Per le stesse spese, che escludono quelle personali, per il tempo libero e la cultura, bastano a un giovane circa 860 euro se vive a Palermo e circa 870 a Bari. A Napoli ne servono 1.054, ma sotto il Vesuvio, secondo l’indagine, è molto più elevato l’aiuto delle famiglie: 424 euro medi mensili, contro i 267 elargiti a Milano, i 228 di Palermo e i 212 di Bari. Dalla ricerca, emerge che sarebbe comunque difficile usare questi parametri per studiare stipendi differenziati tra Nord e Sud (a proposito delle discusse gabbie salariali): a Monza e Bergamo, per esempio, i costi fissi mensili per un single trentenne sarebbero praticamente gli stessi di Napoli: rispettivamente 1.064 e 1.021 euro.
GLI AFFITTI – Insomma per i giovani italiani vivere al Nord o al Sud non fa molta differenza: da soli non ce la si fa, soprattutto se appartenenti alla famosa generazione mille euro. Basta guardare alla voce che pesa di più nel bilancio mensile: gli affitti. Chi va a vivere da solo in un monolocale a Milano paga mediamente circa 700 euro al mese, a Monza 500, a Napoli 470. Nel Sud ci sono anche i casi di Bari dove il canone medio di locazione per un monolocale scende a 378 euro o Palermo dove tocca i 333 euro. I redditi medi netti oscillano tra i 1.050 di Milano e i 630 di Napoli. Eppure i giovani sono una vera e propria risorsa: in Italia attualmente ci sono 215.991 le imprese individuali con titolare di età inferiore ai 30 anni pari al 6,4% del totale, distribuite soprattutto tra la Lombardia (13,5% del totale nazionale), la Campania (11,9%) e la Sicilia (10,6%). In provincia di Napoli sono 11.988 i titolari under 30 di una piccola impresa e rappresentano circa la metà (46,8%) del totale degli imprenditori under 30 della Campania.
IMPRESE – Un giovane imprenditore lombardo su 4 ha la propria impresa in provincia di Milano: sono 7.518 i titolari di impresa individuale under 30 nel capoluogo lombardo, 3477 a Bergamo, 2038 a Monza e Brianza. E in tempo di crisi i giovani imprenditori che hanno aperto una nuova attività nei primi sei mesi del 2009 sono in Lombardia 4772, in provincia di Milano 1319 e a Monza e Brianza 301. Questo spinge Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza a dire che «la vera priorità sono i giovani, a partire da quelli che fanno impresa e per i giovani imprenditori vanno previste specifiche e mirate iniziative di sostegno. Perché, in questo momento di crisi, non ci sono solo i giovani precari dipendenti ma anche i giovani precari imprenditori».
Fonte: Corriere della Sera
Pubblicato il 11 agosto 2009, in Post con tag affitti, affitto, Bari, Bergamo, Brianza, camera, Campania, commercio, Consulente, euro, Fimaa, gabbie salariali, Immobiliare, imprese, individuali, Isae, ISTAT, Italia, Lombardia, mese, Milano, monolocale, Monza, Napoli, nord, Palermo, Sicilia, single, statistica, sud. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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