I dati, relativi al primo semestre di quest’anno, indicano il proseguire della fase negativa del mercato. Dopo un 2010 ancora in flessione, sebbene con toni meno marcati rispetto al 2009, un’inversione di tendenza dovrebbe verificarsi a partire dal 2011, in corrispondenza della ripresa economica del paese.
L’analisi di Nomisma, a partire dalle interviste raccolte tra gli operatori immobiliari, reputa, che il punto più basso del mercato abitativo, sotto il profilo del numero di compravendite, sia stato ormai quasi raggiunto, semmai viene segnalato un certo ritorno di interesse all’acquisto, motivato anche dalla possibilità di pagare prezzi più bassi e scontati rispetto al passato. Tale valutazione influenza la previsione su volumi che, nel 2009, potrebbero attestarsi attorno alle 600 mila abitazioni compravendute, ovvero quasi 250 mila abitazioni in meno rispetto al livello raggiunto prima della crisi nel 2007. I prezzi delle abitazioni, già calati su base annua del 3,5% (e semestrale del 2,5%) a fine 2009, potrebbero quest’anno risultare più bassi, rispetto all’anno precedente, del 6-8%. Nel 2010, stante la previsione macroeconomica che pone la crescita solo alla fine di quell’anno, i prezzi potrebbero subire una ulteriore, contenuta, flessione nell’ordine del 2-3%. Dal 2011 l’intero mercato immobiliare potrà tornare a crescere, accompagnando la crescita prevista per l’economia del paese.
L’aggiustamento medio verso il basso dei prezzi degli immobili riflette, però, andamenti diversi per gli immobili di qualità rispetto agli altri; infatti la domanda rimane significativa per immobili a reddito e ben locati o per immobili con caratteristiche tipologiche, impiantistiche ed ubicazionali di qualità, mentre per quelli marginali si assiste alla più forte rarefazione della domanda. Le aspettative sono migliori per il settore residenziale rispetto a quelle riferite al non residenziale dove continua a pesare l’incertezza sui tempi, le modalità e l’intensità della possibile ripresa economica. L’evoluzione del mercato immobiliare attesa nei prossimi mesi è, infatti, in gran parte affidata a quella che sarà l’evoluzione generale del quadro economico, con crescenti aperture di credito all’ipotesi di avvio di un miglioramento.
Fonte: Newsletter Nomisma Luglio 2009
I dati, relativi al primo semestre di quest’anno, indicano il proseguire della fase negativa del mercato. Dopo un 2010 ancora in flessione, sebbene con toni meno marcati rispetto al 2009, un’inversione di tendenza dovrebbe verificarsi a partire dal 2011, in corrispondenza della ripresa economica del paese.
L’analisi di Nomisma, a partire dalle interviste raccolte tra gli operatori immobiliari, reputa, che il punto più basso del mercato abitativo, sotto il profilo del numero di compravendite, sia stato ormai quasi raggiunto, semmai viene segnalato un certo ritorno di interesse all’acquisto, motivato anche dalla possibilità di pagare prezzi più bassi e scontati rispetto al passato. Tale valutazione influenza la previsione su volumi che, nel 2009, potrebbero attestarsi attorno alle 600 mila abitazioni compravendute, ovvero quasi 250 mila abitazioni in meno rispetto al livello raggiunto prima della crisi nel 2007. I prezzi delle abitazioni, già calati su base annua del 3,5% (e semestrale del 2,5%) a fine 2009, potrebbero quest’anno risultare più bassi, rispetto all’anno precedente, del 6-8%. Nel 2010, stante la previsione macroeconomica che pone la crescita solo alla fine di quell’anno, i prezzi potrebbero subire una ulteriore, contenuta, flessione nell’ordine del 2-3%. Dal 2011 l’intero mercato immobiliare potrà tornare a crescere, accompagnando la crescita prevista per l’economia del paese.
L’aggiustamento medio verso il basso dei prezzi degli immobili riflette, però, andamenti diversi per gli immobili di qualità rispetto agli altri; infatti la domanda rimane significativa per immobili a reddito e ben locati o per immobili con caratteristiche tipologiche, impiantistiche ed ubicazionali di qualità, mentre per quelli marginali si assiste alla più forte rarefazione della domanda. Le aspettative sono migliori per il settore residenziale rispetto a quelle riferite al non residenziale dove continua a pesare l’incertezza sui tempi, le modalità e l’intensità della possibile ripresa economica. L’evoluzione del mercato immobiliare attesa nei prossimi mesi è, infatti, in gran parte affidata a quella che sarà l’evoluzione generale del quadro economico, con crescenti aperture di credito all’ipotesi di avvio di un miglioramento.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati
Lascia un commento
Comments 0