Mercato immobiliare, Banca Italia chiede lumi agli Agenti Immobiliari
E’ il Sondaggio congiunturale pubblicato il 26 giugno 2009 su “Supplementi al Bollettino Statistico, Indagini campionarie“, Nuova serie, Anno XIX – 26 Giugno 2009, Numero 32.
Sono stati interpellati, con la collaborazione di Tecnoborsa, 929 Agenti Immobiliari che hanno risposto a un questionario tendente a reperire informazioni di prima mano sulle compravendite, sui prezzi degli immobili, sul volume di affari conclusi e sulle trattative portate a termine, e in quanto tempo, relativamente al periodo gennaio-marzo 2009.
Gli Agenti Immobiliari interpellati rientravano in un campione di 3.319 agenti, e di questi 929 hanno partecipato al sondaggio, con con un tasso di risposta del 30,9 per cento.
Quanto ai risultati principali, si tratta più di conferme che di smentite (sperate!) su quanto tutti continuano a ripetere: debolezza del mercato immobiliare, riduzione del numero di compravendite e conseguente abbassamento dei prezzi, anche se è invece complessivamente in crescita (ma ai livelli del periodo precedente) il dato relativo agli incarichi da evadere. Agli Agenti Immobiliari tuttavia la situazione non sembra essere peggiorata. Avvertono anzi qualche segno di miglioramento del mercato.
Al momento della rilevazione comunque prezzi degli immobili in calo, chi acquista lo fa in ogni caso quasi esclusivamente accedendo un mutuo.
Un dato che potrebbe risultare indicativo ed è quello relativo agli incarichi a vendere.
Da questo punto di vista “Il saldo tra le risposte in aumento e in diminuzione del numero di incarichi a vendere ancora da evadere alla fine del trimestre è rimasto pressoché invariato rispetto alla precedente rilevazione (32,6 punti percentuali contro 34,7; Tavola 4).”
Tuttavia qualcosa sembra essere cambiato o essere sul punto di cambiare: “La percentuale di agenti che indicano un aumento congiunturale del numero di nuovi incarichi è salita al 42 per cento (38,5 nel quarto trimestre del 2008) a fronte dell’invarianza (al 24 per cento) della quota di coloro che ne riportano una flessione.”
Ma allora dovrebbero essere almeno tendenzialmente in crescita anche le vendite o la conclusione della trattativa. Come mai non accade?
Secondo gli Agenti Immobiliari interpellati i prezzi a cui gli immobili vengono offerti sono troppo elevati, e per di più le banche non concedono facilmente un mutuo.
Conclusione: “L’assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi di offerta ritenuti troppo elevati rimane la motivazione principale di cessazione dell’incarico a vendere (per il 65,9 per cento delle agenzie; Tavola 5), seguita da proposte di acquisto a prezzi ritenuti troppo bassi dal venditore (53,4 per cento) e da difficoltà dell’acquirente a reperire il mutuo (50,3 per cento).”
vedi anche: INDAGINE BANCA D’ITALIA
Fonte: QuotidianoCasa.it
Pubblicato il 27 giugno 2009, in Stampa Italiana con tag 2009, acquista, acquisto, affari, agenti, aumento, banca, banche, bollettino, calo, casa, cessazione, compraendite, compravendite, conclusione, congiunturale, dato, debolezza, diminuzione, elevati, evadere, flessione, immobili, Immobiliare, immobiliari, incarichi, incarico, indagini, invariato, Italia, mercato, miglioramento, mutuo, numero, offerta, percentuale, prezzi, proposte, rilevazione, risposte, saldo, sondaggio, statistico, tempo, termine, trattative, trimestre, vendere, volume. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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